DOMANI L’ASSEMBLEA DEL COMITES DI ROSARIO ARCHIVIO DELLE STORIE DEGLI ITALO-AMERICANI IN FLORIDA: IL PROGETTO ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI NAPOLI - In occasione della Giornata Internazionale Per I Diritti Dei Migranti, lunedì prossimo, 18 dicembre, alle 16 alla Biblioteca Nazionale di Napoli (sala della sezione venezuelana) verrà presentato l'Italian American Oral History Archive creato presso la biblioteca della Florida Atlantic University. Il progetto di “Racconti italo americani: per una storia orale”, a cura di Vincenza Iadevaia, Viviana Pezzullo e Federico Tiberini, tre studenti italiani della Università della Florida, si propone di contribuire a preservare l'identità culturale degli italiani - e non solo - che si sono trasferiti negli Stati Uniti e, in particolare, nel sud della Florida. Si tratta di un archivio in espansione, costituito da contenuti audio, scritti e visivi, uno strumento che servirà a documentare la cultura italiana, offrendo anche uno spaccato della vita italo americana nella Florida del sud. Iadevaia, Pezzullo e Tiberini hanno iniziato ad intervistare italiani e italo-americani di più generazioni, raccogliendo storie, cimeli, ricordi e qualsiasi altra cosa colleghi i costumi e le tradizioni italiane degli studenti con la "Nuova Terra Nuova". Lo studio cerca anche di raccogliere ninne nanne, modi dire e parole nei dialetti italiani per ricostruire quel patrimonio di storie e usanze popolari, di stili di vita delle comunità di origine. Moltissimi sono gli italiani che vivono nella Florida del sud almeno da due generazioni, molti si sono adeguati ad un nuovo linguaggio, a nuovi valori e nuove norme fondendosi pienamente con la popolazione locale, ma indipendentemente dal fatto che gli italiani mantengano la loro eredità culturale o adottino un nuovo modo di vivere, il progetto intende mostrare i vissuti di ogni italo-americano, del tutto personali nelle vicende e nel modo di sentire, che Iadevaia, Pezzullo e Tiberini sperano possano essere condivisi dalla Florida Atlantic University con gli studenti e la comunità locale per gli anni a venire, componendo una storia collettiva della Florida del sud. (aise)
 
ITALIA – UK/ NOVITÀ FISCALI E LEGGI DI BILANCIO: AGGIORNAMENTO IN AMBASCIATA
 
LONDRA - L’Ambasciata d’Italia a Londra ha ospitato martedì scorso un seminario di aggiornamento, organizzato in collaborazione con lo studio legale Belluzzo & Partners, sulle più recenti novità normative in materia fiscale e sulla legge di bilancio britannica autunnale presentata lo scorso novembre e con un particolare focus al tema delle aziende familiari e alle implicazioni che la Brexit potrebbe avere su di esse. Ad aprire i lavori è stato l’Ambasciatore Pasquale Terracciano che – riporta la sede diplomatica – nel suo intervento ha passato in rassegna i dati che segnano nel 2017 un compiuto consolidamento della ripresa economica in Italia, enfatizzando come tale processo di ripresa debba essere analizzato in chiave prospettica, con una piena realizzazione nel medio termine degli effetti determinati dalle riforme strutturali realizzate. A seguire Flavio Mondello, economista presso il ministero del Tesoro britannico, ha illustrato le direttrici che hanno ispirato la strutturazione del budget autunnale presentato dal Cancelliere Hammond lo scorso 22 novembre. La seconda parte della mattinata di lavori ha invece visto gli avvocati Luigi e Alessandro Belluzzo, soci fondatori dello studio omonimo, passare in rassegna gli interventi normativi messi in campo nel 2017 in Italia al fine di favorire l’attrazione di investimenti e capitale umano con particolare attenzione per il nuovo regime fiscale forfettario per coloro che scelgano di risiedere fiscalmente in Italia (cosiddetto res non-dom), riduzione delle aliquote di tassazione per redditi d’impresa e per gli incentivi fiscali introdotti con il pacchetto “Industria 4.0” per gli investimenti in ricerca e sviluppo in settori ad alto contenuto tecnologico. Il panel conclusivo, dal titolo “Family business – navigating the age of Brexit”, moderato da Umberto Marengo, dell'Economist – Intelligence Unit, ha visto Alessio Rossi, presidente di Confindustria Giovani Imprenditori, Maurizio Bragagni, AD di Tratos e gli avvocati Belluzzo confrontarsi sulle opportunità per le aziende familiari nel contesto dell’attuale congiuntura, sottolineando l’importanza di una adeguata pianificazione del passaggio generazionale e di criteri di scelta ispirati a meritocrazia per garantire continuità operativa e successo imprenditoriale di impresa familiare. (aise)
 
NASCE L’ASSOCIAZIONE DEI RICERCATORI ITALIANI IN MESSICO (ARIM)
 
CITTÀ DEL MESSICO - Si è costituita a Città del Messico l’Associazione dei ricercatori italiani in Messico (ARIM). L'assemblea dei soci fondatori si è tenuta nei giorni scorsi nella sede dell'Istituto Italiano di Cultura, a margine della II riunione dei ricercatori italiani in Messico, convocata dall'Ufficio di Cooperazione Scientifica e Tecnologica dell'Ambasciata d'Italia. Nel corso dell'assemblea costitutiva – riporta l’Ambasciata – sono stati nominati gli organi direttivi dell’Associazione. Presidente è stato eletto Simone Lucatello, dell’Instituto Mora; membri del Consiglio Direttivo, Rosanna Bonasia (Instituto Politecnico Nacional), Riccardo Caffarella (ENCRyM), Marco Calò (Universidad Nacional Autonoma de Mexico) e Chiara Bertolazzi (Instituto Nacional de Rehabilitacion). “L’Ambasciata ha censito sino ad oggi 133 ricercatori italiani che operano a vario titolo in centri di ricerca e istituzioni accademiche messicane”, spiega l’Addetto Scientifico italiano, Emilia Giorgetti. “Di questi, 59 sono da ascrivere al settore scienze esatte e naturali (con prevalenza di fisici e geologi) e i restanti al settore scienze sociali e umane. In circa la metà dei casi, si tratta di figure inserite nei livelli apicali del sistema nazionale della ricerca (SNI), e ciò conferma l'eccellenza della presenza italiana nel mondo scientifico messicano”. (aise)
 
ALL’AMBASCIATORE D’ITALIA IN SPAGNA STEFANO SANNINO IL PREMIO SPECIALE ALL’ITALIANITÀ DEL COMITES DI MADRID
 
MADRID – L’ambasciatore d’Italia in Spagna Stefano Sannino ha ricevuto il Premio Speciale all’Italianità, in occasione della festa di Natale del Comites di Madrid, che si è tenuta presso la Cancelleria consolare il 13 dicembre 2017. Il riconoscimento gli è stato concesso dal Comites per l’impegno profuso a favore della collettività italiana e per le sue straordinarie qualità umane. (Inform)
 
L’EMILIA-ROMAGNA NELLA SILICON VALLEY, TRE NUOVI BANDI PER STARTUP E PMI
 
BOLOGNA – Andare in Silicon Valley per fare esperienza sul campo, lì dove si concentrano il maggior numero di opportunità e conoscenze nei settori più avanzati e innovativi, dall’Ict ai servizi web, tornare in Emilia-Romagna per crescere, sviluppando la propria idea d’impresa. A due anni dall’avvio dei progetti negli incubatori tecnologici dell’area californiana, la Regione Emilia-Romagna rilancia la sua presenza alle porte di San Francisco con tre nuovi bandi per startup e imprese innovative in collaborazione con Aster. L’obiettivo è offrire strumenti avanzati per internazionalizzarsi e riportare i frutti in Emilia-Romagna. Un modello che funziona, visto che fra le aziende coinvolte dal 2015 nei progetti regionali si registra chi ha trovato finanziatori e chi ha chiuso contratti, con la grande maggioranza che dice di aver modificato il proprio modello di business dopo il periodo in Silicon Valley. “In questa fase storica di sfide globali abbiamo fortemente voluto che le giovani imprese appena nate o con idee in via di sviluppo guardassero oltre i propri confini e si aprissero al mondo-afferma l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, che nella sede della Regione a Bologna ha presentato i bandi-.Da qui l’idea nata qualche anno fa della Regione Emilia-Romagna di avviare una serie di attività realizzate in Silicon Valley con un presidio stabile a San Francisco gestito da Aster. Lo scorso anno lo abbiamo allargato anche alle Pmi e nel 2018 offriamo l’opportunità a quattro imprese di una permanenza di tre mesi. La Silicon Valley è il centro nevralgico dell’ecosistema mondiale di startup e innovazione dove si concentrano risorse per investimenti, ricerca, partner strategici e contatti commerciali globali, ambiente nel quale le nostre startup possono rafforzarsi e crescere, per sviluppare poi in Emilia-Romagna con ancora maggiori prospettive le loro idee d’impresa”. Due i programmi a disposizione delle imprese: il Mindset per 9 startup innovative e l’International Accelerator destinato a 4 realtà di impresa, che potranno partecipare a un percorso di accelerazione presso Plug and Play, uno dei più importanti incubatori della Silicon Valley. Un altro bando offre invece la possibilità di usufruire di una postazione gratuita per un mese all’interno di due incubatori della Silicon Valley. Dal 2015 sono state 51 le aziende emiliano-romagnole che hanno preso parte ai progetti formativi e di sviluppo del business con un impegno finanziario della Regione di 270 mila euro per il biennio 2015-2017, cui si aggiungono i 140 mila euro per i bandi 2018. La presenza dell’Emilia-Romagna in Silicon Valley ha dato vita inoltre a due importanti iniziative: il Mentor Board, un network di imprenditori delle aziende regionali più attive nel campo dell’Open Innovation (come Barilla, Lamborghini, Carpigiani) per supportare la crescita degli startup innovative attraverso consulenze gratuite. Dalla volontà degli imprenditori beneficiari del programma in Silicon Valley è stata invece creata l’associazione MindsettER per diffondere nel territorio regionale prassi e mentalità imprenditoriali della Silicon Valley e sostenere le start up nell’approccio al mercato. Sono 43 le startup emiliano-romagnole che hanno partecipato, dal 2015 ad oggi, al Mindset Program, il programma della durata di due settimane che prevede incontri con imprenditori e investitori americani per conoscere dall’interno il mercato e le modalità di lavoro della Silicon Valley. Un terzo operano nell’Ict, con un 16% nel food e altrettante nell’health. Un’azienda su cinque ha trovato finanziamenti, anche consistenti, per sviluppare l’attività d’impresa, mentre un terzo degli imprenditori ha chiuso o sta chiudendo contratti con contatti aperti in Silicon Valley. Quasi tutti dichiarano di aver significativamente modificato il proprio modello di business in seguito al periodo in Silicon Valley (il report completo è su aster.it/en/pubblicazioni). Altre otto piccole e medie imprese innovative hanno invece preso parte al Business Match, un programma intensivo di formazione, con incontri con investitori e b2b. (Inform)