TERREMOTO, RIAPERTE LE SCUOLE A NORCIA. MARINI: SEGNO DI SPERANZA Roma - “La riapertura delle scuole, il 14 novembre a Norcia, rappresenta un importantissimo segno di normalità per le ragazze e i ragazzi ed un segno di speranza per la città e tutta la Valnerina. Un sentimento che spinge tutti a guardare al futuro”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, a Norcia per la riapertura delle scuole, insieme all’assessore regionale Antonio Bartolini che ha seguito per la Regione il “dossier” relativo alle scuole dopo gli eventi sismici. A Norcia sono giunti il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini e il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio; presenti la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno e la dirigente scolastica Rosella Tonti. “La scuola – ha detto la presidente Marini - rappresenta il punto principale di aggregazione di una comunità e della sua capacità di restare unita”. “Essere riusciti a realizzare questo obiettivo, riportare le ragazze ed i ragazzi di Norcia a scuola, ed in sicurezza – ha proseguito -, è inoltre il segno di un grande gioco di squadra di cui ciascuno deve andare orgoglioso. Un risultato – ha sottolineato - reso possibile innanzitutto grazie a chi ha finanziato questa struttura, la Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio umbre. Qui hanno lavorato gli operai della nostra Agenzia forestale regionale, che con grande abnegazione e professionalità hanno predisposto in tempi record l’area. Grazie anche all’Esercito, che ha fornito e portato gli arredi ed a tutti i dipendenti pubblici, comunali e regionali, che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato”. (NoveColonne ATG)
 
REFERENDUM, COMITES: IL SI’ E IL NO A CONFRONTO A MONACO DI BAVIERA
 
Monaco di Baviera - “Grande successo di pubblico alla prima iniziativa del Comites di Monaco di Baviera presso l’Istituto italiano di Cultura, con quasi un centinaio di persone”. Così fa sapere con una nota Daniela Di Benedetto, Presidente del Com.It.Es di Monaco di Baviera. “A dibattere sono stati invitati Roberto Serra per il No e Maurizio Chiocchetti per il Si, intervistati da Marco Montemarano che ha arricchito la serata con una approfondita introduzione sul Referendum stesso. Non solo la sala dell’Istituto era piena, anche di molti volti nuovi, ma anche il livello degli interventi e la qualità del dibattito sono stati molto elevati”. “Sono molto soddisfatta del dibattito animato e appassionato al quale abbiamo assistito questa sera – dice la Presidente del Comites, Daniela Di Benedetto – abbiamo dimostrato che si può entrare nel merito abbandonando posizioni populiste e preconfezionate, scontrarsi sui temi ma nel pieno rispetto dell’interlocutore e della diversità di opinione. Mi auguro che oltre questa aspra campagna referendaria, qualunque sarà l’esito della consultazione, si riesca a ricostruire un clima sereno e cooperativo nell’interesse del Paese. Dal canto nostro – continua la Presidente – riteniamo di stare facendo un buon lavoro per dare spazio a tutte le opinioni, all’approfondimento e alla partecipazione dei concittadini.” (NoveColonne ATG)
 
TUTTO PRONTO PER LA SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA, EVENTI IN CINA
 
Roma - Valorizzare la tradizione culinaria dell’Italia come parte integrante della cultura del Paese e segno distintivo del vivere all’italiana. Promuovere la qualità dei prodotti per diffondere i valori della sostenibilità ambientale, della lotta agli sprechi alimentari e del rispetto per il cibo. Far conoscere alla Cina, attraverso la cucina, la ricchezza del territorio italiano e del suo patrimonio di storia e tradizioni. E' quanto si propone la prima Settimana della Cucina Italiana in Cina, presentata nei giorni scorsi presso l’Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura, durante una conferenza stampa organizzata dall’Ambasciata d’Italia in Cina in collaborazione con lo stesso Istituto, ICE e Camera di Commercio Italiana. L'iniziativa si svolgerà dal 21 al 27 novembre, in contemporanea con oltre 100 Paesi al mondo. Oltre 70 gli eventi in calendario, in tutte le principali città del Paese: da Pechino a Shanghai, da Chongqing a Guangzhou, da Xi’an a Hong Kong. Un menu di eventi ampio e variegato, per rispondere ai gusti di tutti: dai laboratori di cucina, alle cene tematiche, dal food design alle proiezioni di film, dalle degustazioni di cibo e vino, alle presentazioni di libri e prodotti tipici, all’illustrazione delle certificazioni di origine. L'iniziativa, che prosegue l'esperienza di Expo Milano 2015, sarà sviluppata anche con la collaborazione degli chef italiani ed un testimonial speciale: lo Chef Carlo Cracco, a Pechino il 25 e 26 novembre. Tra i principali appuntamenti in calendario il Food design di Antonello Fusetti e Stefano Giovannoni che incontra la cucina di Carlo Cracco, un viaggio tra cucina e cinema con il film Caffe’ di Cristiano Bortone, i percorsi culinari tematici dei ristoranti del marchio “Ospitalità Italiana” e in chiusura la cena di Gala della Camera di Commercio Italiana in Cina, con il menu pensato da Carlo Cracco per valorizzare i prodotti delle regioni colpite dal terremoto. “La Settimana della Cucina Italiana è un appuntamento globale e uno strumento di promozione della qualità e dello stile di vita italiani all’estero. Nell’ambito di questa iniziativa la Cina riveste un ruolo speciale, per i valori legati al cibo che ci accomunano e per la diffusione globale delle nostre rispettive cucine” ha affermato l’Ambasciatore italiano in Cina, Ettore Sequi. “Sono quindi particolarmente orgoglioso di annunciare che in Cina, con l’azione di squadra che abbiamo portato avanti tra Ambasciata, Rete consolare, Istituto Italiano di Cultura, ICE e Camera di Commercio, saremo in grado di offrire uno dei più ricchi calendari di eventi al mondo”. La prima Settimana della cucina italiana racconterà alla Cina che la nostra cucina e’ amata e riconosciuta in tutto il mondo perché è buona ma soprattutto sana e di qualità” ha ricordato Sequi. (NoveColonne ATG)
 
COSTRUIRE UN MURO CHE C’È GIÀ CITTÀ DEL MESSICO -
 
“Mentre continua l'ondata di proteste contro l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, il magnate ha confermato in un'intervista a “Sixty minutes”, popolare programma televisivo della CBS, la linea dura sugli immigrati irregolari promessa durante la campagna. Sotto lo slogan “Not my president” si sono svolte ancora ieri, per il quinto giorno consecutivo, altre marce, dopo quelle che hanno percorso diverse zone metropolitane degli Stati Uniti sabato, da New York a Los Angeles, con una ventina di arresti a Portland ed altri sette a Las Vegas. A far aumentare la tensione potrebbe essere l'intenzione del presidente eletto di fare un “tour della vittoria” in diversi Stati, come ha ventilato il suo staff, ed il suo impegno a costruire il muro al confine col Messico e ad espellere subito due-tre milioni di clandestini con precedenti penali, come ha ribadito”. È quanto si legge su “Punto d’incontro”, portale diretto a Città del Messico da Massimo Barzizza. “Si tratta di dichiarazioni forti, ma che secondo alcuni potrebbero anche celare un possibile compromesso. Il tycoon ha infatti precisato che in alcune aree non ci sarà muro, ma recinzione, come proposto al Congresso dai Repubblicani, che stanno cercando una mediazione su vari temi. E se promette di usare il pugno di ferro con 2-3 milioni di clandestini dalla fedina penale sporca, espellendo o incarcerando “i membri delle gang e i trafficanti di droga”, Trump si riserva di prendere una decisione sugli altri irregolari, che sono la maggioranza (circa dieci milioni), solo dopo aver messo in sicurezza la frontiera. Ci sono, poi, le opinioni di alcuni esperti, fra i quali Michael Dear, docente all'Università di Berkeley e autore di “Perché i muri non funzionano” (Why walls won't work), che sostiene che esiste già una recinzione che delimita tra 1.046 e 1.126 km dei 3.200 di lunghezza totale del confine. La parte non fortificata corrisponde a terreni troppo ripidi per la costruzione e al Rio Grande. In breve, sottolinea il professore, è già stato raggiunto il limite di fortificazione possibile e la parte che manca rappresenta alti livelli di difficoltà e costi elevatissimi”. (da punto d’incontro l’Italia e il Messico - aise)
 
NOVEMBRE: SECONDA EDIZIONE DEL JOHANNESBURG ITALIAN FILM FESTIVAL
 
JOHANNESBURG - Dopo il successo dell’edizione 2015 del Johannesburg Italian Film Festival (JIFF), il Centro Culturale Italo Sud Africano (CCIS) annuncia la seconda edizione della manifestazione che avrà luogo da venerdì 18 a domenica 20 novembre presso il Cinema Nouveau di Rosebank (Rosebank Mall, 50 Bath Ave, Johannesburg).Il festival - in collaborazione con la società Dante Alighieri di Johannesburg, l’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e il Consolato Generale d’Italia a Johannesburg - è gratuito,non è possibile prenotare in anticipo e i biglietti di ingresso saranno disponibili presso la biglietteria del cinema a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, fino ad esaurimento posti. Il JIFF sta diventando rapidamente un appuntamento saliente del calendario culturale della metropoli sudafricana. Curata dal Presidente del CCIS – Claudio Coci – l’edizione JIFF 2016 propone al pubblico sudafricano di entrare in contatto con il cinema contemporaneo italiano grazie a sei film pluripremiati realizzati dalla nuova generazione di registi italiani. Tra questi vi sono le commedie romantiche Tutta Colpa Di Freud e L’Ultimo Bacio, drammi mozzafiato come Mia Madre e Perfetti Sconosciuti, un documentario incentrato sulla crisi dei migranti in Europa - Fuocoammare, e infine una tragi-commedia sul papato - HabemusPapam. Calendario delle proiezioni L’Ultimo Bacio - 18 novembre alle 14:30 Mia Madre - 18 novembre alle 17:30 Tutta Colpa di Freud - 19 novembre alle 14:30 Habembus Papam - 19 novembre alle 17:30 Fuocoammare - 20 novembre alle 14:30 Perfetti Sconosciuti - 20 novembre alle 17:30. (aise)