VI CONGRESSO DELLA FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI SARDE IN ITALIA “CONTINENTE/SARDEGNA – LA RETE DEGLI EMIGRATI SARDI PATRIMONIO DELL’ISOLA. SOLIDARIETÀ, CULTURA, PROGETTUALITÀ: RISORSE PER UN NUOVO SVILUPPO” QUARTU SANT’ELENA (Cagliari) – Il 28 ottobre a Quartu Sant’ Elena – alle ore 16,30 presso il Centro Congressi dell’Hotel Setar – si è aperto la tre giorni dei lavori del VI Congresso della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia. Le tre giornate, hanno avuto come tema: “cutura, progettualità: risorse per un nuovo sviluppo”, e hanno visto i delegati dei circoli italiani, confrontarsi con gli ospiti delle Associazioni di tutela che operano nel settore e delle altre Associazioni dell’emigrazione organizzata provenienti da tutto il mondo, sulle diverse dinamiche da adottare per lo sviluppo di nuove e sempre più efficaci strategie di promozione della Sardegna in Italia e all’estero. Realtà diverse, con diversi sistemi di sviluppo socio economico, accomunate dall’interesse per la creazione di nuove sinergie, traguardi possibili grazie al lavoro reso in regime di volontariato dal mondo associazionistico che, da oltre trent’anni, persegue l’obiettivo di proporre una eclettica Sardegna ad una dinamica società globale. Durante i lavori si sono svolte anche le elezioni del nuovo Direttivo della Fasi che successivamente individuerà al suo interno, il nuovo presidente. (Inform-usef)
 
“LE SFIDE DEL MEDITERRANEO ALLARGATO”
 
GORIZIA – “Le sfide del Mediterraneo allargato” è il tema che esperti e studiosi affronteranno nel ciclo di 6 conferenze promosso dal Club per l’Unesco di Gorizia per approfondire in un’ottica transdisciplinare aspetti di rilevante attualità quali i fenomeni migratori che interessano l’Italia all’interno dell’area mediterranea. Il percorso tematico prenderà avvio il 31 ottobre alle ore 17 presso la “Sala della Torre” della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che sostiene l’iniziativa scientifico-culturale, con la giornalista Tiziana Grassi, direttore del “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo”(Ser ItaliAteneo-Fondazione Migrantes). L’excursus della studiosa di migrazioni, che nella mattinata del 31 incontrerà gli studenti del Polo Liceale di Gorizia, focalizzerà costanti e variabili della mobilità umana a partire dalla Grande Emigrazione italiana, fenomeno storico-sociale di dimensioni epocali – con 27 milioni di partenze – che tra Otto e Novecento ha interessato il nostro Paese. Un’epopea a cui le comunità friulane e dalmate hanno dato un importante contributo, registrando oggi la presenza di milioni di oriundi in tutti i continenti (www.friulinelmondo.com). L’idea di tematizzare i fenomeni migratori in un percorso di analisi diacronica e multidisciplinare nasce dalle riflessioni di Georg Meyr e Adriano Chinni, rispettivamente Presidente e Segretario del Club per l’UNESCO di Gorizia, sul significante preambolo dell’atto costitutivo dell’UNESCO, l’organizzazione delle Nazioni Unite fondata nel 1945 per promuovere la pace e il dialogo tra le nazioni. “Poiché le guerre hanno origine nell’animo degli uomini, è nello spirito degli uomini che debbono essere innalzate le difese della pace”, recita il principio sancito all’epoca e che, nel complesso panorama geopolitico internazionale di inizio terzo millennio, continua ad esprimere la sua stringente attualità e universale valenza morale. Il secondo intervento in programma, il 17 novembre, ospiterà l’atteso contributo di Antonino Gulletta, Viceprefetto Vicario della Prefettura di Gorizia, con introduzione epistemologica del Prof. Georg Meyr, Coordinatore dei Corsi di Laurea Magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso la sede di Gorizia dell’Università di Trieste. A conclusione della prima fase del ciclo di riflessioni degli esperti, il 16 dicembre, “Crisi siriana – Risposta umanitaria e sviluppi geopolitici nel percorso di pace”, sarà l’articolato focus dell’intervento di Rosaria Bruno, funzionaria internazionale presso UNOCHA (Office of the Coordination of Humanitarian Affairs), responsabile a Ginevra per gli aiuti umanitari in Siria. (Inform)
 
MIGRANTI: SONO 244 MILIONI NEL MONDO, 65,3 QUELLI FORZATI
 
Roma - I migranti nel mondo sono ulteriormente aumentati, salendo a 244 milioni, spostatisi volontariamente (in prevalenza per ragioni di lavoro e di famiglia) o meno. Secondo i dati del Dossier immigrazione pubblicati il 27 ottobre, i migranti forzati nel 2015 sono risultati essere ben 65,3 milioni tra richiedenti asilo, rifugiati e profughi, un picco mai raggiunto in precedenza: tra costoro sono 21,3 milioni i rifugiati e 3,2 milioni i richiedenti asilo in attesa di una decisione sulla loro domanda. Ogni minuto, secondo una stima dell'Unhcr, 24 persone nel mondo sono costrette a lasciare la propria casa per sfuggire a una situazione insostenibile di bisogno o per evitare il pericolo di morte o di privazione della libertà. Nelle attuali situazioni questi flussi sono in larga misura ineliminabili perché, allo strascico lasciato dal passato coloniale, si aggiungono pesanti fattori strutturali: guerre, scontri politici interni, autoritarismi dei dirigenti locali, corruzione e condizionamenti dall' esterno, dissesti finanziari, disastri naturali e persecuzioni di varia natura. I paesi di origine hanno in parte bisogno della valvola dell'emigrazione, anche perchè lo slogan "aiutiamoli a casa loro", un ottimo proposito, resta non realizzato. Serve, dunque, una visione più globale nel mondo della politica, come anche in quello culturale, sociale e religioso. (NoveColonne ATG)
 
LIBRI, “UN ITALIANO VERO”: LA LINGUA SECONDO ANTONELLI
 
Roma – “Un Italiano vero. La lingua in cui viviamo” (Rizzoli 2016), è il nuovo volume di Giuseppe Antonelli che costituisce una sorta di breve compendio dell’evoluzione dell’italiano nell’era di WhatsApp, delle e-pistole, delle chat e dei social. Un testo agile e godibile dove si discorre di emoji, dialettismi, anglismi, espressioni alla moda. Al vaglio delle riflessioni la storia della nostra lingua, e in particolare quel momento di svolta nel primo Cinquecento dove si fondò la “Volgar lingua”, ovvero l’italiano corrente. Nel 1525, infatti, si dettarono le prime regole nel più celebre dei manuali sulla lingua italiana, le Prose della Volgar lingua di Pietro Bembo. Di recente è stato ritrovato l’esemplare con correzioni di mano dell’autore, testimone dei dubbi e delle riflessioni del nostro primo linguista; in questa occasione verrà presentata e illustrata la scoperta. L’italiano non è solamente la lingua che “parliamo”, ma è la lingua in cui viviamo, ogni giorno, ogni momento. E’ come l’aria che ci circonda: non ne siamo consapevoli fintanto che crediamo di conoscerla e utilizzarla al meglio. Ma non sempre è così. Giuseppe Antonelli, docente all’Università di Cassino e voce radiofonica del più riuscito programma sulla Lingua italiana (La lingua batte – Rai3) ci guiderà a capire come e perché è doveroso un uso più consapevole, maturo e divertente dell’italiano. Partendo dal presente, da quella grammatica d’uso che si è imposta sulle tante grammatiche di studio: perché la lingua è materia viva, in continua evoluzione e involuzione. (NoveColonne ATG)
 
IMMIGRAZIONE, PIU’ ITALIANI ALL'ESTERO CHE STRANIERI IN ITALIA
 
Roma – Sullo scenario internazionale l'Italia si distingue non solo per i 5.026.153 cittadini stranieri residenti sul suo territorio (Istat), ma anche per i 5.202.000 italiani residenti all'estero (dato delle anagrafi consolari, superiore a quello dell'archivio Aire del Ministero dell'Interno), e anzi questi ultimi hanno conosciuto nel 2015 un aumento di circa 200mila unità. Sono i dati del Dossier immigrazione di Idos, presentato il 27 ottobre. Per quanto riguarda l'entità complessiva della presenza straniera in Italia, tenendo conto, oltre al numero dei soli residenti registrati dall' Istat, anche dei soggiornanti non (ancora) iscritti all' anagrafe, Idos stima che a fine 2015 sfiorino i 5 milioni e mezzo di persone (5.498.000), cui se ne affiancano 1.150.000 che hanno complessivamente acquisito la cittadinanza italiana (con un recente incremento delle donne al loro interno). (NoveColonne ATG)