SERATA INFORMATIVA PER NUOVI ARRIVATI AD ADELAIDE CON IL COMITES ED IL CONSOLATO ADELAIDE - Il Comites di Adelaide ha organizzato il 27 aprile scorso, presso l’Italian Centre, un seminario informativo a favore dei nuovi arrivati in Australia Meridionale. Al seminario sono intervenuti Phillip Grifoni, esperto di immigrazione dell’Immigration Department di Adelaide, il quale ha trattato tematiche legate a varie tipologie di visto, Romeo Caporaso, commercialista di Adelaide, il quale ha risposto alle varie richieste di delucidazioni su tasse e dichiarazione dei redditi, e la console Roberta Ronzitti, che ha fornito informazioni sull’assistenza consolare a favore dei nuovi arrivati. La serata si è conclusa con una carrellata di testimonianze portate da connazionali arrivati recentemente in Australia. (aise)
 
"PRIMO APPRODO": L’11 MAGGIO IN CONSOLATO A LONDRA SPECIALE FISCO E SANITÀ
 
LONDRA - Si avvicina il prossimo appuntamento con "Primo Approdo", il progetto di orientamento per giovani connazionali in Inghilterra, promosso dal Consolato Generale d'Italia a Londra. Dopo una pausa dovuta allo svolgimento delle operazioni di voto all'estero per il referendum "Trivelle", il prossimo incontro si terrà l’11 maggio, dalle 18.00 alle 20.00, presso la sede del Consolato stesso in Farringdon Street. Oltre ai temi cari a "Primo Approdo" (ricerca di una stanza/casa in affitto a Londra, stesura del CV secondo gli standard inglesi, ricerca di una prima occupazione, disciplina del lavoro dipendente), nell’occasione si affronteranno anche i temi del funzionamento del Sistema Sanitario britannico (NHS) e delle differenze tra sistema fiscale italiano e inglese, con particolare attenzione agli adempimenti e alle scadenze dell'anno fiscale britannico. L'evento è gratuito ed è aperto sino ad esaurimento posti. È richiesta l'iscrizione mediante un formulario reperibile on line. (aise)
 
"L’ITALIANO IN TASCA": ALL’IIC DI BELGRADO IL CORSO DI LINGUA DIVENTA CORSO "DI SOPRAVVIVENZA" BELGRADO -
 
"L’italiano in tasca. Cavarsela in Italia. Corso di sopravvivenza quotidiana nella realtà del belpaese": sono aperte le iscrizioni on line al nuovo corso di lingua italiana attivato dall’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. Il corso prevede un ciclo di 15 lezioni, tra incontri e simulazioni di conversazione sulle reali difficoltà e situazioni della vita di tutti i giorni in Italia per aiutare lo studente a cavarsela in ogni occasione. Il corso prevede dunque la presentazione della realtà italiana ed il confronto con quella serba, con simulazioni in classe di dialoghi, incontri, situazioni imbarazzanti quotidiane, nelle quali gli studenti saranno invitati a immedesimarsi e districarsi. In programma anche lo sviluppo di nuove formule/vocabolario/modi di dire/lingua viva. Accompagnerà i corsisti l’utilizzo della multimedialità e la visione aggiuntiva di materiale audio, video, siti internet utili e consigli vari. Il corso è rivolto soprattutto a studenti in procinto di trasferirsi in Italia per studiare, persone che vorrebbero vivere in Italia, viaggiatori e turisti che vogliono conoscere meglio la realtà del Paese e chiunque voglia conversare ed approfondire l’italiano su tematiche specifiche. (aise)
 
GLOBAL FORUM, DALL’ITALIA PROPOSTE PER IL DIALOGO TRA POPOLI
 
“Oggi (27 aprile, ndr) a Baku presentiamo le 3 proposte dell’Italia per rinnovare e rinvigorire il dialogo tra le culture e favorire l’osmosi tra i popoli. La conoscenza reciproca è il presupposto della tolleranza e del rispetto che sono alla base della democrazia e della civiltà. L’Italia ha una naturale vocazione al dialogo interculturale favorita anche dalla sua posizione geopolitica che l’ha resa nei secoli un crocevia culturale nel Mediterraneo”. Così Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con delega al Turismo, nel corso della seconda giornata della VII edizione del Global Forum delle Nazioni Unite “Alleanza delle Civiltà” (UNAOC) che è svolta a Baku in Azerbaijan. E aggiunge: “Le nostre 3 proposte riguardano: Il progetto dell’Albero della Vita, un film e un documentario che prende spunto dal mosaico della cattedrale di Otranto raffigurante le 3 grandi religioni monoteiste che sono 3 modi diversi di adorare un Dio comune; la mostra Bridge, in cui l’arte contemporanea fa da ponte tra le diverse culture con opere di artisti del calibro di Shirin Neshat, Ai Weiwei, William Kentridge e Michelangelo Pistoletto; infine, il Museo della Pace, il cui primo esempio è a Napoli e ora viene presentato per la prima volta a Baku e che possiede un sistema multimediale senza precedenti in tutto il mondo”. (NoveColonne ATG)
 
A URBINO ERASMUS INTERNATIONAL WEEK
 
Urbino - Dal 2 al 6 maggio la sala del Consiglio di Palazzo Battiferri, a Urbino, ospita la terza edizione di Erasmus Interational Week, evento organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Carlo Bo. Una settimana densa di incontri e iniziative legate ai programmi Erasmus+ e Erasmus Traineeship. Oltre alla Commissione Erasmus del Distum, all’Ufficio Erasmus, agli studenti Erasmus italiani e stranieri e ai docenti urbinati, partecipano anche i docenti e il personale amministrativo di tre istituzioni europee con cui l’Università di Urbino ha in attivo da anni proficui scambi Erasmus: l’Università di Szegéd in Ungheria, rappresentata dalle docenti Zsuzsanna Gal e Edina Dumbi e dall’amministrativo Peter Nagy Zoltan; l’Università di Lublino in Polonia, con Barbara Bilewicz-Kunia; l’Università della Finlandia, con la dottoranda italiana Chiara Galletti e la Nursery School and Children’s Centre di Winchester, in Inghilterra, con Lydia Dutter e Lyndsay Falkingham. Prevista una serie di lezioni, tenute da docenti italiani e stranieri, su temi di carattere pedagogico e psicologico e seminari, workshop e round table, finalizzate a fare il punto della situazione sui programmi Erasmus+ e Erasmus Traineeship e a ideare possibili sviluppi futuri, anche in vista di una auspicabile collaborazione nel campo della ricerca. Realizzata con il sostegno del Distum e della Commissione Erasmus dipartimentale, l’iniziativa è stata ideata, organizzata e fortemente voluta da Rowena Coles, già docente e ricercatrice di lingua inglese ed ex delegato Erasmus. (NoveColonne ATG)
 
PISA DIVENTA CAPITALE EUROPEA DELLE SCIENZE POLITICHE
 
Pisa - Trasformazioni delle istituzioni nazionali e globali, questione democratica con particolare attenzione ai diritti di cittadinanza e all'integrazione dei cittadini stranieri, rapporto tra cittadini ed élite che può sfociare in varie forme di populismo, ma anche problematiche legate alla tutela ambientale e alla “questione gender”. I politologi dello European Consortium Political Research (Ecpr) riuniti nel convegno annuale che si conclude venerdì 29 aprile a Pisa provano a fare la diagnosi al mondo. Gli “stati generali” delle scienze politiche e delle relazioni internazionali hanno richiamato in Italia oltre 500 tra docenti, ricercatori, studenti, esperti che hanno preparato i lavori secondo una formula consolidata ma originale, che premia criteri meritocratici per la scelta degli argomenti, non ha carattere gerarchico e soprattutto garantisce una visione sovra nazionale. Per la prima volta in 44 anni questa formula si è tradotta nel convegno promosso e ospitato non da una soltanto ma da tutte e tre le istituzioni universitarie di Pisa: Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa con il suo Dipartimento di Scienza Politica, Scuola Normale Superiore. Il convegno è stato preceduto da una lunga fase di preparazione secondo questa formula che prevede la costituzione di gruppi di lavoro composti da circa venti esperti che si confrontano su vari temi, selezionati fra oltre cento suggeriti dalla comunità scientifica secondo un sistema meritocratico (vincono le proposte giudicate migliori), non gerarchico (le proposte arrivano da professori all'inizio della carriera o da giovani, talvolta ancora dottorandi) e non-nazionale. Nella fase successiva i due co-direttori di origine e nazionalità differenti hanno selezionato i “papers” migliori (tra i 20 e i 25) per il convegno che, nell'edizione 2016, è ospitato a Pisa. Le tematiche scelte per la discussione a Pisa appaiono un riflesso preciso delle evoluzioni negli studi di scienze politiche ma anche dello “stato del mondo”. Si intravedono infatti almeno quattro filoni principali che caratterizzano la discussione. Il primo si concentra sulle trasformazioni delle istituzioni nazionali, europee e globali, dedicando attenzione alla creazione e alla decadenza delle organizzazioni politiche ( a cominciare dai partiti), all’efficienza dei governi e delle loro politiche, alla trasformazione della deliberazione pubblica e all’impatto di internet, all'emergere di un “governo globale”. Una seconda area d’interesse si organizza sulla questione democratica, sulla cittadinanza, sull'integrazione dei cittadini di origine straniera. Il terzo nucleo tematico affronta la questione cruciale del rapporto fra élite e popolo attraverso problemi “caldi” come la leadership politica, la comunicazione (in particolare attraverso i social networks), il populismo dirompente che si manifesta. Emergono infine i problemi che sono al centro delle preoccupazioni odierne legati all'ambiente, alle cosiddette 'questioni gemder', alla violenza, alla protesta, alla legittimità, alla democraticità. “Di fronte al mondo nuovo che sta nascendo, i politologi propongono spiegazioni ed interpretazioni spesso divergenti - sintetizza Yves Mèny, presidente della Scuola Superiore Sant’Anna e uno degli artefici del convegno che termina venerdì 29 aprile - rispetto all’immagine delle contraddizioni che attraversano le nostre società. Ma è da questo dibattito e queste controversie che si capisce meglio le trasformazioni che stiamo vivendo e alle quali noi politologi vogliamo dare un contributo per renderle più evidenti, nell'interesse collettivo”. (NoveColonne ATG)