LA LETTERA DEL PRESIDENTE MATTARELLA A SUA SANTITÀ PAPA LEONE XIV

Di seguito il testo della lettera che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Sua Santità Papa Leone XIV «Nel partecipare al “gaudium magnum” annunziato pochi momenti fa alla cristianità e al mondo dal cardinale protodiacono, desidero far giungere, anche a nome del popolo italiano, fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato, oltre che per il benessere spirituale e personale di Vostra Santità.

Gli italiani hanno vissuto in spirito di spontanea e profonda adesione il dolore per la scomparsa di Papa Francesco. All’inizio di un nuovo cammino di servizio petrino all’unità della Chiesa, fin d’ora desideriamo accompagnare Vostra Santità, certi che a nessuna donna e a nessun uomo di buona volontà, mancheranno la preghiera e l’affettuosa vicinanza del Papa. Sono certo che la lunga esperienza nel sud del mondo che Vostra Santità ha maturato anche in veste di missionario manterrà acceso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall’inizio del proprio pontificato. In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarLe l’impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone. Quella pace che Vostra Santità ha evocato con forza nel Suo primo messaggio dalla loggia di San Pietro e che è la speranza dell’umanità intera. Vostra Santità è chiamata ad un compito imprescindibile e oggi ancor più necessario. Le giungano i più fervidi e sinceri voti augurali miei personali e dell’intera Nazione italiana affinché attraverso la Sua alta missione possano prevalere sempre dialogo, giustizia e pace». Roma, 08/05/2025 (II mandato)

IL PRESIDENTE MATTARELLA ALLA CELEBRAZIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA DEDICATO ALLE VITTIME DEL TERRORISMO E DELLE STRAGI DI TALE MATRICE

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto alla celebrazione del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, istituito con legge n. 56 del 4 maggio 2007, che si è svolta nell’Aula di Palazzo Montecitorio, a Roma. La cerimonia, moderata da Bruno Vespa, si è aperta con gli interventi del Presidente della Camera Lorenzo Fontana, del Presidente del Senato, Ignazio La Russa e di Virginia Fatima Bueti, studentessa del Liceo Statale “Tommaso Gulli” di Reggio Calabria. Nel corso dei lavori hanno portato le loro testimonianze: Bruno D’Alfonso, figlio di Giovanni D’Alfonso, Appuntato dell’Arma dei Carabinieri gravemente ferito in servizio; Ambra Minervini, figlia di Girolamo Minervini, Direttore generale degli Istituti di prevezione e pena, ucciso dalle Brigate Rosse; Luciana Milani, madre di Valeria Solesin, vittima della strage del Bataclan di Parigi. Al termine ha avuto luogo la premiazione delle scuole vincitrici del concorso nazionale “Tracce di memoria”, edizione 2024-2025. Roma, 09/05/2025 (II mandato)

MATTARELLA IN VIA CAETANI PER L’OMAGGIO AD ALDO MORO

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori in Via Caetani dove il 9 maggio 1978 venne ritrovato il corpo senza vita dell’Onorevole Aldo Moro, Statista e Presidente della Democrazia cristiana, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse. Alla commemorazione erano presenti anche i Presidenti delle Camere Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, il Presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, oltre a rappresentanti del Governo e delle Istituzioni locali. Un cuscino di fiori del Presidente della Repubblica è stato deposto dal Consigliere Francesco Saverio Garofani sulla tomba di Aldo Moro a Torrita Tiberina. Roma, 09/05/2025 (II mandato)