CRONACA DELLA VAL DI NOTO : UNO SGUARDO AD ORIENTE
SIT IN VENERDI MATTINA DAVANTI ALLA SEDE CONSORTILE INCONTRO DEI LAVORATORI DEL CONSORZIO N. 8 DI RAGUSA
Giornata di lotta dei dipendenti del Consorzio di bonifica n 8 venerdi mattina a Ragusa. L'incontro, come è stato definito dal direttore Giovanni Cosentini nel suo intervento iniziale è stato presenziato di diversi parlamentari regionali e nazionali che hanno espresso solidarietà ai lavoratori in lotta promettendo nell'occasione di volersi interessare alla problematica non solo del Consorzio di Ragusa ma anche di quelli delle altre aree siciliane. Ma cosa hanno detto i labvoratori con l'incontro.? Tutta una serie di rvendicazioni alcune delle quali di facile attuazione mentre alcune altre di più difficile attuazione. In particolare la modifica di alcune leggi regionali al fine di reperire i fondi necessari all'attuazione dei compiti dei Consorzi stessi. altre rivendicazioini sono da ricercare nel ripristino delle competenze in tema di viabilità rurale, di gestione delle dighe e dei corsi d'acqua pubblica, delle spese di progettazione di opere a cura degli uffici tecnici dei Consorzi, attuazione delle legge di riforma dei Consorzi e il ripristino del tourn over del personale. Un documento di riassunto delle cose richieste ò stato fatto firmare ai presenti. (fonte: www.ragusaoggi.it - Franco Portelli)
 
06/05/2016 - 15:28 BEN 2,7 TRILIONI DI EURO ENTRO IL 2019. SONO ALCUNE DELLE CIFRE EMERSE QUESTA MATTINA IN OCCASIONE DEL WORKSHOP PROMOSSO A RAGUSA LA CERTIFICAZIONE HALAL CONSENTIRA’ ANCHE ALLE AZIENDE IBLE DI POTERE DIVENTARE PROTAGONISTE DEL MERCATO ARABO CHE RISULTA ESSERE IN FORTE CRESCITA
 
Il mercato arabo è in forte crescita. Entro il 2019 le stime parlano di cifre straordinarie, pari a 2,7 trilioni di euro di fatturato. E, oltre al consumo alimentare, una grande attenzione è riservata all’incremento del turismo in Italia, in Francia e in Spagna. Sono le tre nazioni a cui il turista arabo volge con sempre maggiore attenzione lo sguardo. Ecco perché è indispensabile coltivare da subito gli strumenti adatti. E la certificazione Halal è uno tra questi. Non ha lasciato spazio a equivoci di sorta Mehar Muhammad Asquaf dell’Halal Research Council, professore universitario in Germania, originario del Pakistan, intervenendo questa mattina a Ragusa al workshop sulla certificazione Halal che attesta come i prodotti siano conformi alla dottrina islamica. Si tratta del primo evento del genere rivolto alla aziende dei settori agroalimentare, cosmetico, sanitario, farmaceutico e della logistica. La certificazione Halal dà vita a una vera e propria certificazione di qualità, di filiera e di prodotto. Il workshop, che proseguirà anche domani, fornirà delle nozioni base a chi è interessato a produrre secondo Halal. Ecco perché erano presenti responsabili di qualità, titolari di aziende, liberi professionisti che si occupano di consulenza nel mondo delle certificazioni e della ricerca e sviluppo. Ad aprire i lavori è stato Aldo Todaro, presidente dell’Ordine dei tecnologi alimentari Sicilia e Sardegna mentre Salvatore Baglieri, direttore del servizio Igiene alimenti origine animale dell’Asp 7, ha spiegato che “quella di oggi è una iniziativa molto interessante per un territorio a forte vocazione produttiva come il nostro. Tutto ciò in funzione di una popolazione islamica che ormai risulta essere sempre più radicata dalle nostre parti. Ci rendiamo conto, come operatori sanitari, che il consumo di carni e più in genere di alimenti Halal sta prendendo piede. Per quanto ci riguarda, effettuiamo controlli nelle strutture che producono Halal alla stessa stregua degli altri esercizi”. Anche se, al momento, sono soltanto due, nell’area iblea, le realtà che si occupano di produrre la suddetta certificazione, numero che, però, potrebbe essere notevolmente ampliato. “Abbiamo risposto – dice Danilo Scalone, tecnologo alimentare che si è occupato di promuovere l’appuntamento in questione in collaborazione, tra gli altri, con Mandarin e Cmc Laboratorio – a una esigenza specifica che ci arrivava da alcune aziende. E abbiamo voluto illustrare quali sono gli strumenti necessari per potere procedere alla suddetta certificazione”. Molto interessante anche l’intervento di Cinzia Caggia dell’Università degli studi di Catania, dipartimento DI3A, la quale ha sottolineato come “il consumo di questi prodotti trova, al giorno d’oggi, una maggiore attenzione anche nei soggetti particolarmente sensibili agli argomenti correlati al nutrirsi con qualità. Cioè, questi prodotti cominciano ad essere richiesti sempre di più da individui non islamici. Infatti, si realizza una certificazione che garantisce, al di là dei precetti religiosi, un livello di qualità e di salubrità che non si registra in altri alimenti. Per non dire che l’interesse verso questi aspetti apre la strada anche ad argomenti riguardanti le opportunità occupazionali”. Domani interverranno il tecnologo alimentare Syed Muhammad Ghufran Saeed che negli ultimi cinque anni è stato insegnante all’università Karachi, dipartimento di tecnologia e scienze alimentari, e Muhammad Zubair Mughal, funzionario del Consiglio di ricerca Halal, l’organizzazione, con sede in Pakistan, che lavora a livello globale sulle certificazioni per soddisfare le esigenze dell’alimentazione e della nutrizione Halal. All’appuntamento, promosso dall’Ordine dei tecnologi alimentari di Sicilia e Sardegna, dal dipartimento Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, dal dipartimento di Prevenzione del Servizio igiene alimentare dell’Asp di Ragusa, hanno forni la propria adesione le seguenti aziende: Gruppo ibleo trasporti, Salumificio il chiaramontano, Avimecc, Spadola, Pizzoli. (fonte: www.ragusaoggi.it - Giorgio Liuzzo)
 
SIRACUSA. NO ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA SUGLI ASILI NIDO, ZAPPULLA: “BRUTTO SEGNALE ALLA CITTÀ”
 
“Davvero un brutto segnale alla città quello dato dalla maggioranza del consiglio comunale, che ha votato contro l’istituzione di una commissione consiliare d’inchiesta sugli asili nido”. Questo il commento del parlamentare del Pd, Pippo Zappulla alla luce di quanto stabilito ieri dall’assise cittadine. “La commissione, prevista dal regolamento comunale, infatti, non ha tra i suoi compiti quello di sostituirsi alle azioni e alle iniziative della magistratura -ricorda il parlamentare del Partito Democratico- ma di alzare il livello di attenzione su una delle vicende più delicate della città. Una commissione consiliare è proprio l’opposto del giustizialismo, è la politica che riprende in mano le vicende amministrative della città”. Zappulla è convinto che “una commissione consiliare d’Inchiesta possa accompagnare l’azione dell’amministrazione comunale e sostenerla nell’alzare il livello di trasparenza e rigore, aprendo ulteriormente un canale di comunicazione importante con la città, le famiglie, gli operatori, l’opinione pubblica. Gli asili nido, inoltre, rappresentano uno dei parametri più rigorosi su cui si concentra la vigilanza dell’intera comunità, proprio perché hanno al centro la qualità del servizio per le fasce piu’ delicate dei bimbi e della sensibilità delle famiglie. Avere scelto, come maggioranza, di impedirne la costituzione -aggiunge Zappulla- rappresenta, quindi, un brutto segnale di timore e di opacità all’intera città, quanto grave tanto incomprensibile”.Il deputato non si riconosce nelle scelte del gruppo consiliare del Pd. Difende, invece, le scelte compiute da Simona Princiotta, “che pur in evidente minoranza-conclude- mantiene atti e comportamenti coerenti e rigorosi”. L’istituzione della commissione è stata bocciata con 9 voti contrari, 10 astenuti e 3 favorevoli. (fonte: www.siracusaoggi.it - Oriana Vella)
 
SIRACUSA. “OGGETTO VOLANTE IN VIALE TUNISI”, INDAGA IL CENTRO UFOLOGICO SICILIANO
 
Una nuova segnalazione. Dopo quella dello scorso 16 marzo, con delle luci singolari notate in cielo, nella zona di viale Zecchino, lo stesso tipo di avvistamento si sarebbe verificato nell’area di viale Tunisi, la sera dello scorso mercoledì. A renderlo noto è il Centro Ufologico Siciliano, che con il suo presidente, Salvatore Giusa ha visionato il filmato sottoposto all’attenzione della struttura da una famiglia. L’episodio si sarebbe verificato intorno alle 20,30. Con un telefonino le luci sono state immortalate. Uno “strano fenomeno”, lo hanno descritto i testimoni. “In un primo momento le luci erano ferme, sospese. Si sarebbero poi spostate, lentamente, per scomparire, infine, dietro alcuni palazzi. Tre luci, due bianche, una di colore rosso, parti di un unico oggetto, sembrava. Un oggetto volante che non avrebbe, comunque, emesso alcun tipo di rumore”. Del caso si sta occupando la responsabile del Centro ufologico siciliano per la zona di Siracusa Katia Platino. “Invitiamo chiunque avesse assistito allo stesso fenomeno- conclude Giusa- a contattarci. Bisogna prendere tutto con le pinze. Non tutto quello che vola è Ufo-Et. Possono esserci centinaia di spiegazioni. In alcuni casi anche davvero banali”. (fonte: www.siracusaoggi.it)
 
ACCIAIERIE DI SICILIA, DECRETO DELLA REGIONE ACCENDE UNO SPIRAGLIO PER I 400 LAVORATORI
 
"Dopo anni di battaglie dei lavoratori di Acciaierie di Sicilia, finalmente qualcosa di concreto si muove per il futuro di questo sito produttivo catanese". Lo affermano i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm e Uglm al termine della riunione sul futuro dello stabilimento che s'è tenuta in Prefettura. All'incontro con Rosamaria Monea, delegata del prefetto, hanno preso parte pure i rappresentanti di azienda, comune e Regione. "Abbiamo avuto conferma che lunedì sarà alla firma del presidente della Regione il decreto attuativo del protocollo-spiegano gli esponenti sindacali- grazie al quale sarà regolata la filiera del rottame in Sicilia. Siamo convinti che il provvedimento possa introdurre nel settore fattori di razionalizzazione e di legalità, più volte sollecitati dalle organizzazioni sindacali. Abbiamo anche rilanciato - aggiungono Fim, Fiom, Uilm e Uglm - le denunce su anomalie nella commercializzazione di rottame che passa per il porto di Augusta, suscitando preoccupazioni sotto il profilo dell'impatto ambientale e della concorrenza leale. Su questo punto è massima l'attenzione della Prefettura di Catania che, peraltro, ha trasmesso nota alla Prefettura di Siracusa per le iniziative del caso". E' stata anche ribadita la questione del caro-energia che penalizza Acciaierie di Sicilia e le altre aziende locali con tariffe di un terzo superiori al resto d'Italia. Il vicesindaco Marco Consoli ha ricordato come in occasione della recente visita del premier Matteo Renzi fosse stata annunciata per giugno la presenza dello stesso presidente del Consiglio a Catania assieme all'amministratore delegato di Terna col quale sarà affrontato il problema. In difesa dei quattrocento posti di lavoro che Acciaierie garantisce, tra diretto e indotto, gli esponenti di Fim, Fiom, Uilm e Uglm concludono: "Siamo soddisfatti per le notizie ricevute, ma continueremo a seguire passo per passo l'evolversi della vertenza. Ribadiamo, intanto, la nostra ferma convinzione sulle prospettive di Acciaierie di Sicilia che può certamente aspirare a divenire polo di esportazione del gruppo Alfa Acciai nel bacino del Mediterraneo espandendosi nel mercato e creando nuova occupazione".(fonte: www.cataniatoday.it)
 
AD ACIREALE UNA MINI PALESTRA A CIELO APERTO IN LARGO FRANCESCO VECCHIO
 
Largo Francesco Vecchio, recentemente rinnovato con il campo da calcetto 3 vs 3 e il campo da mini-basket, sarà dotato anche di attrezzature per lo svolgimento di attività sportive all’ aperto. L’area sarà inaugurata domani alle 11.00 con una mattinata all’insegna del fitness. I quattro attrezzi sono stati donati al Comune di Acireale dalla Scandura Fitness S.S.D., e lo spazio sarà dotato di due panchine e due cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti. "Vogliamo ringraziare la Scandura Fitness per la donazione. Le attrezzature saranno inaugurate domani mattina e arricchiremo l'area intorno con del verde. È un segnale bellissimo -ha dichiarato il sindaco Roberto Barbagallo- che ci siamo interventi a beneficio della comunità da parte di chi si è scommesso all'interno del territorio creando un'attività e lavoro per tanti giovani. Speriamo di riuscire a tenerlo a riparo dai vandali con il sistema di video sorveglianza e speriamo che ci siano altri imprenditori che colgano l'importanza della collaborazione tra pubblico e privato". (fonte: www.cataniatoday.it)
 
INSEDIATA LA CONFERENZA INTERREGIONALE, LIMOSANI: "PIETRA MILIARE DELL'INTEGRAZIONE NELLO STRETTO"
 
Si è insediata ieri a Reggio Calabria la "Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell'area dello Stretto", una sorta di Parlamento che unisce le due Regioni ed è la prima pietra miliare dell'integrazione, come sottolinea in questa riflessione Michele Limosani Il ministro francese Robert Shuman nella sua dichiarazione del 9 maggio 1950 a Parigi proponeva l’integrazione delle industrie del carbone e dell’acciaio di Francia e Germania come primo atto nella graduale realizzazione del progetto di un’unione federativa fra gli stati europei. Un salto nel buio per molti osservatori e uomini politici del tempo, una scelta coraggiosa e un’adesione convinta ad una visione strategica, per molti altri, scelta che segnò la nascita della nuova Europa. Analogamente, anche se ovviamente su scala diversa, si può dire che l’istituzione di un’autorità portuale di sistema nello stretto costituisce una pietra miliare nella realizzazione del progetto di integrazione economica e sociale di quest’area. La realizzazione di un nuovo spazio europeo, in cui potranno prendere forma progetti comuni nel campo della mobilità, logistica, ricerca e innovazione, infrastrutture, sviluppo economico. Ora, un altro passo decisivo in questo processo di integrazione è stato compiuto. Si è insediata ieri nel Consiglio Regionale della Calabria la Conferenza Permanente Interregionale per il Coordinamento delle Politiche nell’Area dello Stretto. Una sorta di “parlamento” di quella che i geografi definiscono la “Regione dello Stretto”; un’istituzione che, a mia memoria, non ha precedenti nella storia dell’Italia repubblicana. La Conferenza prevede, infatti, la partecipazione del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, dei consiglieri regionali eletti nei collegi delle Città metropolitane di Messina e Reggio Calabria, dei Sindaci delle due Città metropolitane, delle Autorità di Gestione dei fondi POR della Regione Sicilia e della Regione Calabria. Alla conferenza interregionale è affidato il compito di elaborare proposte di legge e accordi di programma da sottoporre alla discussione e approvazione del Consiglio Regionale della Calabria e dell’Assemblea Regionale Siciliana; proposte finalizzate all’integrazione dei servizi e delle attività ritenute strategiche per lo sviluppo economico e sociale dell’area dello stretto. Tutto ciò coerentemente con quanto stabilito nell’articolo 117 della nostra Costituzione dove si prevede che le singole regioni possono ratificare intese al fine di migliorare l’esercizio delle proprie funzioni, anche con l’individuazione di organi comuni. La classe politica non ha più alibi. Superate dunque le obiezioni di coloro che hanno sostenuto in questi anni che la diversa natura degli statuti regionali costituiva impedimento verso i necessari ed inevitabili processi di integrazione delle due aree, il nuovo spazio europeo necessita ora di essere riempito di contenuti attraverso proposte concrete e condivise. (fonte: www.tempostretto.it - Michele Limosani)