CRONACA DELLA VAL DI NOTO : UNO SGUARDO AD ORIENTE UTILIZZABILI I FONDI EX INSICEM DALLA SOACO COMMISSIONE EUROPEA VIA LIBERA AGLI INCENTIVI PER LE ROTTE - APPROVATO IL PROGETTO IDEATO DALL'EX PROVINCIA DI RAGUSA CHE DESTINA 1,6 MILIONI DI EURO
Dopo un non breve iter, la Commissione europea ha approvato il progetto ideato dell’ex Provincia regionale di Ragusa e dalla Soaco, la società di gestione dell’aeroporto di Comiso, per l’incentivazione delle rotte tramite un prelievo di 1,6 milioni di euro dai fondi ex Insicem. L’operazione, ora è ufficiale, non va a configurasi quale aiuto di Stato e può dunque passare alla sua fase operativa. «Questa è l’occasione per il definitivo cambio di passo per il “Pio La Torre”», hanno dichiarato Rosario Dibennardo ed Enzo Taverniti, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Soaco. Per i vertici della società, «non vi è dubbio sul fatto che questi incentivi si tradurranno in un netto aumento del traffico dello scalo, ossia in ricchezza diffusa per il territorio. Un territorio di per sé oltremodo attrattivo, che da oggi ha al suo arco anche la più che legittima freccia di uno stimolo importante, in grado di sostenere la già buona crescita dell’aeroporto. Un sentito grazie va al commissario straordinario dell’ex Provincia, Daria Cartabellotta, che molto ha lottato per tale risultato». «Un plauso all’ex Provincia, che ha mostrato una grande disponibilità», ha dal canto suo dichiarato il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, «ma anche alla Soaco, il cui management ha perseverato a lungo nel progetto, con lungimiranza, credendoci fortemente ed elaborando dati e studi che si sono rivelati fondamentali per convincere i componenti della Commissione europea della bontà dei nostri propositi e della conformità ai regolamenti comunitari. Ora non resta che procedere allo step successivo, nella piena consapevolezza che l’aeroporto di Comiso ormai ha davanti un futuro di costante espansione, di cui l’intero Sud Est siciliano beneficerà a tutti i livelli, a cominciare dal comparto turistico, centrale per la nostra economia». (fonte: ragusaoggi - c.l.)
 
TERRAZZA MONTALBANO. CROCETTA: "LA CASA NON SI TOCCA"
 
I sospetti su presunti abusi edilizi che riguardano la terrazza della Casa di Montalbano sono smentiti dal Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. in una intervista egli inatti dichiara che la casa di Montalbano non si tocca, metteremo un vincolo monumentale sull'immobile in considerazione del valore storico e culturale che ha acquisito in omaggio al commissario Montalbano, a Camilleri e all'intera Sicilia che non merita i chiacchiericci scandalistici, tentando di riproporre il preconcetto di una terra dove tutto è sbagliato e mentre tanti tacciono sulle vere speculazioni dei palazzinari. Per Crocetta "si vuole sollevare un moscerino su una vicenda senza alcun senso". "Ho visitato la casa di Montalbano la scorsa estate, mi sono affacciato sulla terrazza, una emozione grandissima" . (fonte: ragusaoggi) SIRACUSA. INDAGATO, SI DIMETTE GIANLUCA GEMELLI COMMISSARIO DI CONFINDUSTRIA Con una lettera inviata al segretario dei probiviri, Gianluca Gemelli si è dimesso da commissario di Confindustria Siracusa. L’imprenditore augustano è indagato dalla Procura di Potenza per corruzione e traffico illecito di influenze. Ricopriva l’incarico da dicembre, dopo le vicende giudiziarie che hanno interessato l’ex vertice dell’organizzazione siracusana. Gemelli, compagno dell’ex ministro Federica Guidi, ha già annunciato che chiederà di essere sentito dai magistrati, dichiarandosi estraneo ai fatti contestati. (fonte: siracusaoggi - Gianni Catania)
 
CAMERA DI COMMERCIO: ISCRIZIONI FANTASMA, INDAGATI DOPO LA DENUNCIA DELLE ASSOCIAZIONI SIRACUSANE
 
Subito una grana per il commissario ad acta per l’unificazione delle Camere di Commercio di Siracusa, Catania e Ragusa. Alfio Pagliaro – segretario generale della struttura camerale di Catania – è indagato in una inchiesta sulle iscrizioni fantasma per il rinnovo delle Camere di commercio. L’accusa è di abuso d’ufficio. Sarebbero comunque diversi gli indagati. Si muove la Procura di Catania che ha ricevuto tempo addietro l’esposto di un cartello di associazioni siracusane, tra cui anche Confindustria. Con le iscrizioni fantasma – la denuncia – si “accresce” il peso delle associazioni rischiando così di falsare il risultato finale delle elezioni, per ora congelate. Quasi cento titolari di aziende, a Siracusa, hanno messo nero su bianco di non avere mai aderito ad associazioni che invece li avevano inseriti fra i propri iscritti. Sotto accusa sono finite due sigle in particolare: Fapi ed Euromed, due associazioni tradizionalmente non presenti nelle zone di Catania, Ragusa e Siracusa ma che tra il 2013 e il 2014 hanno fatto registrare un boom di iscrizioni. “E oltre la metà delle ditte iscritte alla Fapi sono state dichiarate anche dalla Euromed”, rivela il quotidiano La Repubblica. (fonte: siracusaoggi - Gianni Catania) (fonte: siracusaoggi - Gianni Catania)
 
CATANIA ED ACIREALE INSIEME A SOSTEGNO DI CITTADINI E IMPRESE SOVRAINDEBITATI
 
"Questo accordo tra le amministrazioni comunale di Catania e Acireale fornisce una risposta ai bisogni di imprese e cittadini sovraindebitati". Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha commentato l'approvazione da parte della Giunta Municipale, da lui stesso presieduta, della delibera di adesione da parte di Catania alla "Tutela degli onesti", in particolare verso numerosi tipologie di cittadini: le famiglie consumatrici, gli imprenditori commerciali sotto soglia di fallimento, l’imprenditore cessato da oltre un anno, l’imprenditore agricolo, l'erede dell'imprenditore defunto, le società tra professionisti, le associazioni professionali, gli enti privati non commerciali, i professionisti, gli artisti, i lavoratori autonomi, le start up innovative, le associazioni riconosciute e non riconosciute, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione Sociale, gli Enti lirici, le onlus, i centri di formazione, gli istituti di patronato, le imprese sociali. Un provvedimento gratuito per cittadini e imprese senza alcun onere per l'amministrazione comunale. "La crisi da sovra indebitamento - ha detto ancora il sindaco Bianco - è un fenomeno sociale e la Banca D’Italia ritiene che circa il 65% delle famiglie italiane siano a rischio. Catania, purtroppo, non è esente da questa problematica ed ecco il motivo per cui abbiamo scelto di aderire al progetto 'Tutela degli onesti'. Dobbiamo, come governo di questa città, combattere un fenomeno che lede la dignità umana, genera ritrosia e vergogna, se non affrontata conduce alla emarginazione ed alla povertà. Il sovra indebitamento è un contenitore di disperazione e, se non risolto può anche generare comportamenti illeciti. Il duplice obiettivo - conclude Bianco - è ridare alle famiglie un reddito necessario ad un dignitoso tenore di vita e non fare chiudere le attività commerciali sgravandoli di parte del debito a salvaguardia dei posti di lavoro". "Questo accordo tra le amministrazioni di Catania e Acireale - ha aggiunto l'assessore alle Politiche Sociali Angelo Villari, estensore del provvedimento - ha come obiettivo lo svolgimento attività di interesse comune per dare risposte appropriate ai bisogni di cittadini e imprese. Con questo atto Catania punta a costruire un sistema di welfare che guarda anche ai nuovi bisogni e alle nuove povertà, per tutelare i tanti che a causa della crisi che ha colpito l'economia, e che prima vivevano una condizione sociale dignitosa, sono adesso costretti a affrontare il grave problema del sovra indebitamento". "E' questo - conclude Villari - un provvedimento che ridà dignità e serenità alla Catania produttiva". Con l’adesione alla rete, della quale il Comune di Acireale è capofila, il Comune di Catania aprirà presto sportelli per dare risposte alle famiglie ed alle imprese in stato di sovra indebitamento. Gli sportelli saranno ospitati in locali che gli uffici comunali stanno identificando insieme al personale che dovrà svolgere il servizio. Verrà resa disponibile e gratuitamente una piattaforma informatica specifica per questo tipo di assistenza. I colloqui saranno gratuiti e le istanze ritenute idonee saranno inoltrare alla "Tutela degli onesti”. Le proposte di ristrutturazione del debito avranno almeno un abbattimento del 40%. Con l’adesione alla rete le famiglie e le imprese avranno la possibilità di rateizzare i compensi da un minimo di sei mesi ad un massimo di dodici mesi. (fonte: cataniatoday)
 
AEROPORTO, BIANCO RILANCIA IL COLLEGAMENTO VELOCE CON LA RETE FERROVIARIA
 
"Si punta alla primavera del 2018 per vedere realizzata la fermata ferroviaria nell'area dell'aeroporto di Catania che consentirà di raggiungere l'aerostazione con il treno da tutta la Sicilia". Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco riferendo le considerazioni emerse nel corso di una riunione operativa svoltasi nella sede dell'assessorato ai Lavori pubblici. "Catania - ha ricordato Bianco - aveva presentato nel giugno dello scorso anno, al termine della Conferenza nazionale di Catania sulla Mobilità sostenibile, al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio un piano per lo sviluppo del trasporto integrato anche del Distretto della Sicilia del Sud-Est, con il Comune di Catania a fare da cabina di regia coinvolgendo i vertici di Rfi Ferrovie dello Stato, dell'Autorità portuale, della Sac, parlando in particolare della seconda pista e della stazione ferroviaria all'interno dell'area dello scalo aeroportuale". Nel corso dell'incontro sono state esaminate tutte le opportunità che potrebbero consentire di realizzare la stazione ferroviaria al più presto. Sono stati inoltre valutati gli aspetti relativi alla conformità urbanistica e analizzate le procedure necessarie per la subconcessione dall'Enac a Rfi dei terreni demaniali dell'aeroporto. E' stato inoltre accertato che, per realizzare la fermata, non sarà necessario ricorrere a espropri. Gli assessori Bosco e Di Salvo hanno poi confermato che Rfi presenterà al comune il progetto ferroviario e un inquadramento complessivo dell'opera. Il comune ha inoltre chiesto alle parti uno studio attento per l'ottimizzazione delle attività di progettazione, autorizzazione e appalto delle opere con il relativo cronoprogramma. (fonte: cataniatoday)
 
SBARCO DI MIGRANTI, A MESSINA ARRIVA LA NAVE UMANITARIA AQUARIUS
 
Aquarius non è il nome di un migrante, di uno dei tanti sopravvissuti sbarcati questa mattina al Molo Marconi di Messina. E, Aquarius, non è neanche il nome di uno dei medici, o dei volontari, o dei poliziotti che fin dalle prime luci dell’alba hanno affollato il Porto in attesa del “carico” di quasi quattrocento tra uomini, donne e bambini. Aquarius è una nave “vecchia” poco più di sette giorni, lunga settantasette metri e con una capienza di cinquecento persone. E’ la “new entry” nelle acque mediterranee, la novità che da oggi farà la spola nel Canale di Sicilia tra le sponde della Libia e quelle italiane per salvare i profughi in difficoltà. Una missione, quella di Aquarius, che è targata SOS Méditerranée, l’associazione nata in Germania ma attiva sia in Francia che nel nostro Paese, e che andrà avanti ancora per mesi e mesi. Il popolo che anima lo spirito di questa nave è un popolo di volontari, con in prima fila i medici di primo soccorso dell’organizzazione Medicins Du Monde, e indirettamente è il popolo della società civile europea che vuole concretamente far qualcosa, al di là dei tavoli istituzionali di Bruxelles. L’aria che si respirava stamattina al Molo di Messina era esattamente l’aria invasa da questo spirito umanitario. Tutti i migranti sono stati aiutati a scendere dalla nave, per poi esser accolti come di consueto dall’intera macchina messa in piedi dalla Prefettura. I 356 uomini, le 19 donne (tra cui due incinta) ed i 4 bambini, tutti di origine subsahariana, sono stati visitati dal personale medico dell’Asp, della Croce Rossa Italiana e dell’USMAFF. Poi le associazione di volontariato hanno provveduto a rendere l’accoglienza il più confortevole possibile, mentre le Forze dell’Ordine garantivano sicurezza, il personale dell’Ufficio Immigrazione iniziava le pratiche di fotosegnalamento ed i Servizi Sociali del Comune gestivano la collocazione dei minori non accompagnati. Una volta terminato tutto, i profughi sono stati fatti salire sui vari pullman e condotti nei centri di prima accoglienza del PalaNebiolo, all’Annunziata, e dell’ex Caserma di Bisconte, a Camaro. (fonte: tempostretto -Veronica Crocitti)