
“Era ora!”. E’ l’urlo di Silvestro Bonanno, portavoce del comitato RisaniAmo Casa Nostra, nel momento in cui la ruspa dà i primi colpi su una delle sette palazzine che saranno abbattute. Sullo sfondo, gli applausi degli abitanti che aspettavano questo momento da 22 anni, da quando furono sgomberate tredici palazzine interessate da dissesto idrogeologico, ad appena dieci anni dalla loro realizzazione. Le prime sei furono abbattute nel 2000, le altre sono rimaste in piedi fino ad oggi. La festa è iniziata proprio con la ruspa in azione per poi proseguire con le picconate simboliche date dal sindaco Accorinti e dagli altri componenti della giunta, gli assessori Ialacqua, De Cola e Pino, che si sono impegnati a vario titolo perché i lavori potessero iniziare. L’aggiudicazione risale allo scorso mese di aprile ma erano arrivati, immancabili, il ricorso al Tar e al Cga, entrambi respinti il 12 giugno e il 24 luglio scorsi. Poi gli ultimi passaggi: il 4 settembre la firma del contratto, il 22 settembre la consegna dei lavori e, infine, il 5 ottobre, tre giorni fa, l’avvio con la messa in sicurezza dell’area ed il distacco dei collegamenti di gas ed energia elettrica. Tempi previsti per il completamento 608 giorni, vale a dire un anno e otto mesi. Lì dove per anni ha regnato il malaffare nascerà un parco urbano. “E quella che è stata chiamata piazza della vergogna diventerà piazza della vittoria – ha detto l’assessore Daniele Ialacqua -. Vittoria dell’onestà, della trasparenza e dell’impegno che abbiamo preso due anni fa e adesso siamo riusciti a mantenere”. L’assessore De Cola ha partecipato alla cerimonia con un curioso caschetto giallo da operaio. “Mi è stato regalato dai sindacati in occasione della firma di un accordo a tutela dei livelli occupazionali del settore edilizio – ha spiegato – ed oggi sono particolarmente felice di poter dimostrare che il comparto può lavorare anche restituendo verde alla città, non solo cementificando. In passato è avvenuto raramente, oggi speriamo sia l’inizio di un nuovo corso”. Per il sindaco Accorinti “questa è la buona politica. Non potevamo ottenere risultati dal primo giorno, anche perché abbiamo trovato solo devastazione. La strada è difficile, forse non eravamo pronti a lottare contro tutta questa burocrazia ma ci siamo adeguati. Ci scusiamo per quanto non riusciamo a fare ma non c’è nessuna connivenza. Stiamo seminando e pian piano raccogliamo i frutti, anche grazie alla sinergia tra istituzioni. Questi ecomostri saranno trasformati in verde pubblico, è una svolta per un territorio che da città giardino è diventato città cemento. Finalmente la collina di ‘Cosa Nostra’ diventerà di ‘Casa Nostra’”. Il più felice di tutti, e con lui i componenti del comitato Casa Nostra, è il portavoce Silvestro Bonanno: “La politica aveva risolto tutto in quattro mesi ma la burocrazia ha fatto sì che di mesi ne siano trascorsi 21. In ogni caso adesso speriamo che le persone, soprattutto i giovani, si mobilitino e possano trovare unità attorno ad un bene comune, prendendosene cura e inaugurando un nuovo modo di vivere il territorio”. (fonte: yempostretto - Marco Ipsale)
SCUOLA, DOPO IL MALTEMPO: SOPRALLUOGHI E MESSA IN SICUREZZA DEI LICEI CATANESI
La tutela della salute degli alunni e del personale nelle scuole di pertinenza della Città Metropolitana di Catania è stata messa a dura prova dalle recenti condizioni atmosferiche avverse che hanno procurato diversi danni alle strutture. Particolari criticità sono state riscontrate, a seguito di segnalazioni e a successivi sopralluoghi dei tecnici dell’ex Provincia, in diversi istituti superiori della città. Nello specifico stanno per essere completati i lavori di risanamento che interessano la succursale del Lombardo Radice (via Zangrì, Gravina) chiusa per un eccesso di acqua meteorica che ha interessato il cortile. Gli studenti, che proseguono le lezioni in doppio turno nella sede centrale, ricominceranno la normale attività il prossimo lunedì. Risolto il distacco dell’intonaco della pensilina dell’ingresso principale del Liceo Nicola Spedalieri e circoscritta la scala secondaria di servizio, che non incide sull’attività didattica, del Liceo Boggio Lera. Al Liceo Principe Umberto le infiltrazioni d’acqua hanno compromesso un pannello del controsoffitto e l’ex Provincia ne ha già previsto la sostituzione previa la pulizia delle grondaie. Aspetti di particolare criticità sono stati invece rilevati all’Istituto De Felice, chiuso su disposizione dei Vigili del fuoco, per infiltrazioni d’acqua che hanno compromesso alcuni soffitti sia del piano terra sia del primo piano. I lavori già avviati da giorni stanno proseguendo celermente per permettere quanto meno il recupero di un piano che consentirà il rientro parziale delle classi che effettuano il doppio turno. "La messa in sicurezza e l’agibilità dei locali scolastici oltre ad essere un obbligo dell’Ente è una priorità assoluta per rendere dignitosa l’attività didattica degli studenti e del corpo docente – ha affermato il commissario straordinario della Città metropolitana di Catania, Paola Gargano -. Il dirigente dell’Ufficio manutenzione scolastica ha già dato direttive alla partecipata Pubbliservizi per risolvere tempestivamente i danni procurati dalle incessanti precipitazioni dei giorni scorsi che hanno interessato diversi edifici. Alcune scuole avrebbero bisogno di interventi strutturali, al momento impossibili per i mancati trasferimenti statali e regionali. La situazione più grave è stata riscontrata al De Felice. Per consentire la regolare attività didattica, in accordo con l’assessore Scialfa del Comune di Catania, è stata individuata una soluzione temporanea che non può di certo prevedere il reperimento di 20 aule in unico plesso. Il Comune di Catania, in un clima di grande collaborazione e sensibilità, ha prontamente messo a disposizione della Città Metropolitana di Catania circa dodici aule dell’Istituto Vespucci, soluzione che eliminerebbe quasi del tutto il gravoso impegno dei doppi turni a cui sono sottoposti gli studenti". "E’ nostro desiderio agevolare, in tempi brevi, il rientro degli allievi del De Felice nella storica struttura e per questo ci siamo tempestivamente attivati – ha concluso la Gargano – così come sarebbe auspicabile trovare una migliore temporanea collocazione ma, purtroppo, la condizione finanziaria attuale dell’ex Provincia non consente interventi diversi da quelli prospettati al dirigente scolastico del De Felice». Altre segnalazioni di intervento riguardano gli Istituti: Ferrarin, Archimede, Duca degli Abruzzi, Galileo Galilei e Gemmellaro di Catania; Gulli e Pennisi e Archimede di Acireale; Amari e Guttuso di Giarre; Rizzo di Riposto; Polivalente di San Giovanni la Punta; Amari di Linguaglossa; Capizzi di Bronte; De Sanctis di Paternò. Per tutte le scuole indicate sono state immediatamente attivate le procedure di intervento che dovranno essere eseguite dalla partecipata Pubbliservizi". (fonte: cataniatoday)
SIRACUSA. STUDENTI IN PIAZZA PER LA PRIMA MOBILITAZIONE: “SCUOLA GRATUITA E DI QUALITÀ”
Gli studenti tornano in piazza, anche in provincia di Siracusa. Domani, prima data di mobilitazione studentesca nazionale, come nelle principali città italiane, anche nel capoluogo la Rete degli Studenti Medi ha organizzato una giornata di protesta contro la legge 107 sulla Buona Scuola. I giovani chiedono la possibilità di frequentare una scuola gratuita e di qualità, mentre accusa il Governo di essersi nascosto “dietro una falsa campagna di ascolto per mettere a tacere le proteste”. Appuntamento alle 9:00 al campo scuola Pippo di Natale. Il corteo si snoderà fino in piazza Pancali, dove si svolgerà successivamente un dibattito. (fonte: siracusaoggi.it)
SIRACUSA. VENTI NUOVI CHILOMETRI DI ASFALTO PER LA RETE VIARIA CITTADINA “STESI ENTRO L’ANNO”
Venti chilometri di nuovo asfalto da stendere sulle disastrate strade cittadine. Via Costanza Bruno rappresenta solo uno step, forse il più visibile data la centralità dell’arteria, di un programma che entro l’anno vuole concludersi con la posa di un nuovo tappeto su poco meno di 50 arterie cittadine. Lavori concentrati in gran parte alla Borgata, anche se non mancano eccezioni in lungo e in largo per Siracusa, dedicati principalmente alla posa all’asfalto per il resto dei servizi ci sarà tempo. Non è quell’ambizioso piano da 5,5 milioni di euro che era stato annunciato un anno fa ma è pur sempre un’opera di necessaria manutenzione per una rete viaria che sconta le poche attenzioni degli ultimi decenni e che si ammalora tra buche e avvallamenti. Alcuni interventi sono stati già avviati nei mesi scorsi, come in via Grotte e in via Filisto oppure il “rattoppo” di corso Gelone o la veloce sistemazione di via Puglia e via Nazionale a Cassibile. Nell’elenco ci sono poi via Bottaro, via Licata, via Cassaro, via Racalmuto, via San Sebastiano, via Di Natale, via Mauceri, via Testaferrata, via Monsignor Carabelli, via Bacchilide, via Antioco, via Epicarmo, via Agatocle, via Diaz, via Bainsizza, via Ibla, via Vermexio, via Fratelli Sollecito, via Premuda, Largo Gilippo. via Tevere, via SImeto, via Po, via Archia, via Plutarco, via Ierone I, viale Cadorna, via Diaz, via Montegrappa, via Gorizia, via Enna, via Ragusa, via Agrigento, via Caltanissetta, via Trapani, via Statella, via Piave, via Cuma, via Agatocle, via Molo, via Perasso, via Rizza, via Dante Alighieri. “Si tratta di interventi già avviati o prossimi alla partenza”, spiega il sindaco Giancarlo Garozzo. “Completeremo la gran parte entro l’anno. Ovviamente mi aspetto che ognuno guardi alla strada sotto casa per lamentarsi, ma voglio ricordare che Roma non si è fatta in un solo giorno e che bisognerebbe avere sempre chiara, la situazione che ha ereditato questa amministrazione”. (fonte: siracusaoggi.it)
CONVEGNO INTERNAZIONALE SUL POMODORO
Ha avuto inizio oggi nel PalAgrisicilia (presso il Consorzio Promoter Group) a Vittoria, il 1°International Symposium on Tomato Genetics for Mediterranean Region, organizzato dal mensile Agrisicilia. Il simposio, che ha inaugurato il primo Centro convegni in Italia dedicato all'agricoltura, ha messo a confronto ricercatori, esperti e professionisti sia italiani che esteri sui temi della genetica, della difesa fitosanitaria, della tracciabilità del pomodoro e della sicurezza alimentare. A caratterizzare la prima giornata di studi, dopo i saluti di apertura di Massimo Mirabella direttore di Agrisicilia, sono state le relazioni dei ricercatori israeliani Haim Rabinowitch (Hebrew University of Jerusalem) e Eytan Kachel sales manager della società Philoseed, specializzata nella produzione di sementi per pomodoro, e del francese Philippe Verschave, manager della Vilmorin, azienda storica, leader in Europa nella produzione di sementi per ortaggi. In particolare, Rabinowitch nella sua relazione, dal titolo "Red Revolution - the tomato’s future”, dopo un excursus sulla storia del pomodoro, ha illustrato gli scenari futuri per ciò che riguarda la sostenibilità delle coltivazioni di pomodoro, l'organizzazione economica sottostante, le possibilità di incrementare lo sviluppo della pianta e la qualità del frutto e l'automazione. Ricerca scientifica, migliore qualità, resa maggiore a costi minori, diversificazione e resistenza genetica alle malattie: sono queste le chiavi del successo per il pomodoro del futuro. Per questo, si prevede l'aumento delle coltivazioni in serra rispetto a quelle in pieno campo e l'aggregazione delle piccole aziende in organismi più ampi, in grado di sostenere i costi della ricerca e dell'innovazione. Eytan Kachel, considerato il padre del ciliegino, nel suo intervento “From an idea to Innovation” ha raccontato come è nato un prodotto che ha spopolato sui mercati italiani ed europei. Dopo un confronto tra la ricerca varietale israeliana e le abitudini alimentari dei consumatori italiani, attenti al gusto, ai colori e alla bellezza estetica del prodotto, nel 1988 è stato sperimentato il “Naomi”, la prima varietà a grappolo piccolo, la cui produzione è stata avviata proprio nel sud est siciliano, con il nome di “pomodorino di Pachino”. Nella sessione pomeridiana Philippe Verschave ha tracciato una panoramica sulla propria azienda, Vilmorin, la più antica che si conosca nel settore della vendita di sementi (oltre 270 anni). Oggi l'azienda ha 9 mila dipendenti e sedi in tutto il mondo. L'Italia, dove Vilmorin è presente da 28 anni, rappresenta il principale mercato dell'azienda per ciò che riguarda il pomodoro. Verschave ha presentato i prodotti di punta e il terreno su cui i ricercatori si stanno misurando già da alcuni anni. Andrea Restuccia della Med Hermes, società sementiera internazionale che ha la sua sede centrale a Ragusa, ha presentato le attività del gruppo nel campo della ricerca indipendente, della produzione e commercializzazione di sementi da orto ibride professionali. L'azienda conta 41 varietà registrate in Europa, di cui 29 di pomodoro. Alcune di queste sono resistenti alle principali malattie virali veicolate da insetti come il Tylcv (nota come "mosca bianca") di cui si parlerà nella giornata di domani. Restuccia ha presentato anche Tomato Cult, una piattaforma ispirata al mondo dei social network, attualmente dedicata al pomodoro e il cui obiettivo è mettere in comunicazione produttori e consumatori finali. (fonte: ragusaoggi)
DAL 2016 CHIUDE LA PREFETTURA DI ENNA ACCORPATA CON CALTANISSETTA
La prefettura di Enna sarà accorpata a quella di Caltanissetta. Questa la svolta dopo che è stato approvato il decreto che riorganizza il ministero dell’Interno e che è stato inviato ai sindacati e che riguarda il taglio di ben 23 prefetture. Queste le prefetture entro il 31 dicembre 2016, con conseguenti accorpamenti: Teramo (accorpata a L’Aquila), Chieti (accorpata a Pescara), Vibo Valentia (accorpata a Catanzaro), Benevento (Avellino), Piacenza (Parma), Pordenone (Udine), Rieti (Viterbo), Savona (Imperia), Sondrio (Bergamo), Lecco (Como), Cremona (Mantova), Lodi (Pavia), Fermo (Ascoli Piceno), Isernia (Campobasso), Asti (Alessandria), Verbano-Cusio-Ossola (Novara), Biella (Vercelli), Oristano (Nuoro), Enna (Caltanissetta), Massa-Carrara (Lucca), Prato (Pistoia), Rovigo (Padova), Belluno (Treviso). I tagli riguarderanno anche le Questure ed i comandi dei Vigili del Fuoco delle sedi interessate. n.d.r.: La levata di scudi sul più volte annunciato accorpamento della Prefettura di Enna, ancorchè necessaria, ci intristisce ancor di più, soprattutto se proviene da quei Rappresentanti istituzionali che non solo fanno parte integrante del partito di governo guidato da Renzi, ma rappresentano anche ciò che resta della provincia di Enna sia all’ARS che al Parlamento italiano. Sorridere a Roma, ammiccare a Palermo e piangere solo a Enna (o ad Agira) è uno spettacolo indecoroso che non possiamo più sopportare. Ma vi è di più, la perdita di un importante presìdio istituzionale qual’è la Prefettura, altro non è che l’effetto domino di un processo involutivo iniziato negli anni ’90, allorquando il territorio della provincia di Enna sperimentò quel “modello Enna” capace di inanellare dannosi e fallimentari progetti di sviluppo locale. Al netto dell’Università Kore e del restauro della Villa Romana di Piazza Armerina, tra le politiche pubbliche locali degli ultimi 30 anni non si registra alcuna iniziativa propulsiva per lo sviluppo del territorio. Mentre la classe politica dominante ragionava sui patti territoriali, sulle scale mobili, sui parchi-gioco internazionali, sugli aereoporti intercontinentali, il territorio della provincia di Enna perdeva progressivamente consistenza demografica ed economica. Oggi però, se non possiamo meravigliarci più di tanto di questo programmato ed ennesimo scippo, preferiremmo assistere a vere proteste politiche, magari con qualche dimissione. Aspettiamo con ansia che qualcuno batta un colpo in questa direzione! (fonte: vivienna.it)
CATENANUOVA, PRESENTATO IL PROGETTO “EFFICIENZA FISICA DELL’ANZIANO”
Catenanuova. Il centro anziani di via Gen Passalacqua, diretto da Antonietta Cuocina, riapre l’attività per i 140 iscritti, con una pregevole iniziativa della Polisportiva Catenanovese, che ha presentato il progetto: “Efficienza fisica dell’anziano”. A parlare dell’argomento, sono stati: Eleonora Caramanna responsabile Asp-U.O. Educazione e promozione alla salute, il psicologo-clinico Maria Tiziana Milazzo, Roberto Pregadio, presidente provinciale del Coni ennese ed il professore di educazione fisica, istruttore Coni, Paolo Lo Presti. Se da un lato era presente un folto uditorio, di riflesso pochi i medici presenti sicuramente per la concomitanza di altri eventi. Continua così l’impegno di coinvolgimento degli anziani locali in convegni sull’alimentazione e nutrizione mirata, ginnastica, realizzazione di oggetti posti in vendita ed il cui ricavato va a supporto come donazione ad enti assistenziali ed umanitari. Il progetto“Promozione dell’ efficienza fisica nell’anziano”, a Valguarnera, come gruppo sportivo pilota del metodo AFA, è già attivo dall’inizio del 2015. L’esigenza di sentirsi in forma non diminuisce con l’età, anzi è proprio il contrario e si avverte il bisogno di mantenersi in salute per essere più a lungo possibile autosufficienti. La vita sedentaria non aiuta, mentre una attività fisica adattata è il metodo più giusto per prolungare la giovinezza di muscoli, ossa e articolazioni. L’obiettivo generale è migliorare la qualità della vita con questo semplice strumento, quindi basta essere realmente motivati e consapevoli dei risultati che si possono ottenere con un costante impegno personale. La ginnastica per anziani comprende esercizi che migliorano le capacità di equilibrio, agilità, forza, ma anche abilità cognitive , sociali. Il gruppo di partecipanti a base volontaria, e sono stati tanti ad iscriversi, dopo le visite mediche potrà iniziare il percorso ginnico con la consapevolezza che bisogna cambiare il proprio stile di vita per raggiungere o mantenere proficui risultati di salute. (fonte: vivienna.it - Carmelo Di Marco)