PALERMO CAMBIA: 44 CHILOMETRI DI LINEE TRAM E L’AUTOSTRADA DEL MARE
Ventinove chilometri di nuove linee di tram a Palermo collegheranno la Stazione centrale a quella Notarbartolo, la stazione Notarbartolo a Mondello passando da via Libertà, e corso Calatafimi a Bonagia. L’annuncio è stato dato nel corso della conferenza stampa per la presentazione dello schema di massima del nuovo Prg, approvato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Leoluca Orlando. Alle tre linee già costruite e che saranno completate entro il 31 ottobre, se ne aggiungeranno altre tre che saranno elettrificate senza pali e, lì dove ci saranno isole pedonali, anche senza barriere. “In totale avremo 44 chilometri di binari, di cui 29 nuovi – ha detto l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Gini – una linea andrà dalla Stazione centrale a Notarbartolo passando dalla Cala; un’altra dalla Stazione a Mondello percorrendo via Roma, via Libertà, viale Strasburgo e Zen fino a Mondello; l’ultima da corso Calatafimi a Orleans, proseguendo poi per gli ospedali Civico e Policlinico fino a Bonagia”. Lo schema di massima prevede anche la pedonalizzazione della carreggiata centrale di via Libertà, con l’allargamento dei marciapiedi e il mantenimento delle corsie laterali, e un’autostrada del mare che colleghi Sferracavallo alla Bandita. “Le attuali tre linee del tram saranno ultimate entro il 31 ottobre e dal mese di novembre inizierà la messa in esercizio”, ha quindi confermato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando durante la conferenza stampa di presentazione dello schema di massima del nuovo piano regolatore della città.
 
CALTANISSETTA, L’AMMINISTRAZIONE ALL’ATTACCO: “MOZIONE DI SFIDUCIA NCD-FI, OPPOSIZIONE SOLO DI CHIACCHIERE E SCARSA MEMORIA”
 
CALTANISSETTA – In merito all’annuncio di presentazione di una “mozione di sfiducia” avanzata dai gruppi di Fi e Ndc, l’Amministrazione Comunale ha diffuso la seguente nota: “Ancora una volta parte dell’opposizione continua a fare chiacchiere, dimenticando l’interesse della Città forse per avere un briciolo di momentanea visibilità. I cittadini nisseni ben sanno il lavoro che viene quotidianamente svolto valorizzando la loro partecipazione e i loro suggerimenti per cambiare finalmente una città che per decenni è stata considerata un’appendice di gruppi di potere avulsi dalla Città. Il lungo elenco redatto dai consiglieri comunali è ben noto ai cittadini di Caltanissetta: sono le mancanze di chi fino a un anno fa governava maldestramente la città chiudendola in cappa di assoluto grigiore e di silenzio opprimente e che impegnano l’amministrazione a un serrato lavoro di recupero del lungo tempo perduto. Questo i nisseni lo sanno benissimo tanto che hanno ritrovato la voglia di sentirsi i veri padroni della città. Poco importa che taluni consiglieri abbiano invece perso la memoria: a Caltanissetta si è voltato pagina con un irreversibile processo di superamento dei vecchi metodi e di una vecchia politica finalmente rimasta ai margini della rinascita di una città che non vuole più saperne delle vecchie facce e delle solite inutili chiacchiere”. (fonte: www.ilfattonisseno.it)
 
MAZARA DEL VALLO ANNOVERATA FRA LE OTTO PERLE ITALIANE DA VISITARE SULLE PAGINE DEL DE TELEGRAAF
 
Il Giornalista Maarten van Aalderen, indica Mazara del Vallo come meta da scoprire Il giornalista olandese, Maarten van Aalderen, in un articolo pubblicato sul ‘De Telegraaf’, uno dei più importanti quotidiani dell’Olanda, e di cui è corrispondente per l’Italia, ha indicato la Città di Mazara del Vallo, una delle 8 perle da visitare in Italia. Van Aalderen è il Presidente dell´Associazione Stampa Estera in Italia ed è noto per aver scritto il libro “Il bello dell’Italia”, in collaborazione con altri corrispondenti esteri che lavorano nel nostro paese. Nell’articolo pubblicato sul ‘De Telegraaf’, quotidiano da 455 mila copie, il corrispondente olandese descrive brevemente otto perle italiane poco conosciute e da scoprire. Maarten van Aalderen consiglia di visitare Mazara del Vallo definita “… per secoli terra di frontiera del mondo cristiano al mondo musulmano”... apprezzando la bellezza della “Basilica Cattedrale” e sottolineando anche la bellezza del quartiere “della Kasbah”. Infine il presidente dell’associazione stampa estera in Italia fa un apprezzamento sull’ottima qualità del cibo servito dai nostri ristoranti e sulla splendida posizione geografica “… in riva al mare …”. Le altre sette perle italiane da scoprire secondo De Telegraaf sono Andora, Comelico Superiore, Piegaro, Lecce, Favignana, Matera e Monopoli. (fonte: trapaniOK)
 
RUSPE CONTRO GLI ABUSI AD AGRIGENTO, LICATA E PALMA. IL PROCURATORE: «INTOLLERABILE RICHIESTA DI DENARO PER EVITARE DEMOLIZIONI»
 
Ruspe anti-abusivismo pronte a tornare ad Agrigento e ormai prossime a varcare anche gli ingressi di altri tre comuni della provincia: Licata, Palma di Montechiaro e Realmonte. Continua il pugno duro contro gli abusi edilizi in tutta la provincia di Agrigento e contro chi ha ricevuto l'ingiunzione di demolizione e non ha ancora abbattuto i fabbricati costruiti illegalmente. Stamani, negli uffici del Tribunale di Agrigento, è stato siglato il protocollo d'intesa tra la Procura della Repubblica di Agrigento e il Comune di Agrigento. Da una parte il procuratore capo Renato Di Natale e l'aggiunto Ignazio Fonzo, dall'altra il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, con i responsabili dell'Ufficio tecnico comunale. L'obiettivo è quello di «restituire la legalità tramite l’applicazione di regole e procedure certe in un settore particolarmente travagliato qual è quello dell'edilizia residenziale abusiva». Un documento che rafforza i rapporti tra l'autorità giudiziaria e l'amministrazione comunale per perseguire l'obiettivo delle demolizioni degli immobili abusivi. Una collaborazione che non riguarderà soltanto Agrigento: le ruspe sarebbero ormai prossime all'ingresso nelle città di Licata, Palma di Montechiaro e Realmonte. I sindaci di questi tre Comuni, infatti, hanno fatto sapere che vogliono perseguire chi ha costruito abusivamente, demolendo gli immobili fuori legge. Nei prossimi giorni, quindi, oltre a riprendere le demolizioni delle costruzioni abusive nell'area di inedificabilità assoluta ad Agrigento, le ruspe arriveranno anche a Licata, Palma di Montechiaro e Realmonte: nei tre Comuni (e in particolar modo a Realmonte, dove già due anni fa vennero abbattuti gli ecomostri sulla spiaggia della Scala dei Turchi) sarebbero già pronte le liste con i primi fabbricati da abbattere, ordinati secondo la cronologia delle sentenze. "
PRINCIPESSA ZAIRA" E «IL CASO INESISTENTE». Qualcuno aveva alzato la voce dicendo: «La Procura ha detto di aver demolito, ma in realtà l'immobile dell’ex ristorante "Principessa Zaira" è ancora qui». A far chiarezza è stato il Corpo forestale dello Stato che è stato delegato per l’esecuzione delle sentenze. «L’ex ristorante "Principessa Zaira" – è stato spiegato stamani durante la conferenza stampa in Procura da Francesco Di Giorgio, responsabile della Sezione di Pg del Corpo forestale – è destinatario di due sentenze: per una delle due ha demolito in autonomia, comunicando all'autorità giudiziaria l'avvenuta distruzione del fabbricato. Per l'altra, invece, ha chiesto il pronunciamento del giudice dell'esecuzione per capire se la responsabilità dell’abuso era da attribuire all'autore del reato o all'acquirente del bene». Una vicenda che ha dato vita a delle polemiche, ma che i magistrati hanno voluto chiarire una volta per tutte.
 
I SILENZI DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI E LE RICHIESTE DI SOLDI.
 
La presentazione del protocollo d'intesa è stata anche l'occasione per rispondere alle accuse dei giorni scorsi nei confronti della Procura da parte dell'avvocato Giuseppe Arnone. Il procuratore capo Renato Di Natale, nel suo intervento dinnanzi i giornalisti, non ha mai fatto il nome del legale (autore dello striscione che raffigurava il capo della procura e l'aggiunto Ignazio Fonzo con le vesti di Pinocchio), ma ha fatto indirettamente riferimento a quegli episodi. Di Natale e Fonzo hanno risposto all'accusa di aver proceduto per sorteggio («Corbellerie. Stiamo demolendo seguendo la cronologia delle sentenze»), a quella secondo cui non verrebbero demoliti i fabbricati più vicini alla Valle («Stiamo procedendo nei confronti degli immobili che hanno una sentenza definitiva, passata in giudicato. Per le altre costruzioni non ci sono ancora sentenze. In questa fase non possiamo interessare immobili per cui non c’è stato un ordine definitivo») e all'accusa di aver comunicato l'avvenuta demolizione di "Principessa Zaira" («Trovatemi una traccia di una nostra comunicazione in cui abbiamo parlato di avvenuta demolizione. Non esiste» ha detto il procuratore Di Natale). «Il Consiglio dell'ordine degli avvocato dovrebbe fare qualcosa – ha detto il capo della Procura - , quantomeno per restituire dignità alla loro professione». Poi una pesantissima accusa che i due magistrati alla guida della Procura hanno accennato ma che non hanno voluto approfondire più di tanto. «C'è chi chiede somme di denaro prospettando che attraverso il suo intervento possano evitarsi le demolizioni. Questi atteggiamenti non possono essere tollerati. "Dammi mille euro" inscenando manifestazioni…». (fonte: agrigentonotizie)