Il Senatore del Partito Democratico Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania-Antartide, ha partecipato a un incontro in Commissione Esteri del Senato, alla presenza dei componenti del consiglio di presidenza del CGIE, dedicato alle politiche per gli italiani all’estero e, in particolare, si è discusso anche di cittadinanza.

Nel suo intervento, il Senatore Giacobbe ha sottolineato la necessità di rivedere profondamente la legge approvata dal centrodestra per garantire, da un lato, la continuità della discendenza e dall’altro fermare gli abusi. Principi, questi, che secondo Giacobbe “non sono alla base della nuova norma che penalizza e, anzi, discrimina, i figli degli italiani all’estero”. Un altro punto centrale del discorso riguarda i servizi di cittadinanza forniti dai consolati ed in particolare l’organizzazione degli appuntamenti, speso molto difficile da prenotare: “Occorre o semplificare le procedure o mettere a disposizione le risorse necessarie per aumentare gli appuntamenti disponibili, in modo da non penalizzare le famiglie italiane all’estero.” Giacobbe ha inoltre ribadito l’importanza di procedure coerenti e uniformi: “Occorrono procedure consistenti ed uniformi, ma semplici, che garantiscano equità e trasparenza.” Infine, il Senatore ha criticato la tassa per la registrazione dei nati all’estero minorenni alla data di approvazione della nuova legge: “La tassa per registrare i minori nati all’estero è iniqua, sbagliata, discriminatoria e incostituzionale. È un ostacolo ingiustificato che va rimosso.” Giacobbe ha concluso con una riflessione sulla necessità di tempi più flessibili: “Il tempo vola, e potrebbe essere necessario estendere i termini per la registrazione dei figli minorenni all’entrata in vigore della nuova legge attualmente in scadenza il 31 maggio 2026. Occorrono tempi congrui, risorse adeguate e procedure semplificate per garantire il diritto alla cittadinanza.”