DIPARTIMENTO POLITICHE EUROPEE: CIRCA CENTO CITTÀ ITALIANE ADERISCONO ALLA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ

ROMA – Il Dipartimento delle Politiche Europee segnala in una nota, che fino al 22 settembre 2025 si terrà la Settimana europea della mobilità, la campagna di sensibilizzazione sui temi della mobilità urbana sostenibile promossa dalla Commissione europea. “Mobilità per tutti” è il tema scelto quest’anno: un invito a costruire

insieme una mobilità accessibile, sostenibile, sicura ed equa per tutte e tutti, indipendentemente da reddito, genere, età, abilità o provenienza. Una sfida che tutti i territori sono chiamati a cogliere per agevolare il più possibile gli spostamenti nella vita quotidiana, senza dover affrontare barriere e ostacoli. Tanti gli eventi e le iniziative promossi per coinvolgere cittadine e cittadini, aziende, istituzioni, scuole e università nel promuovere uno stile di vita attivo adottando comportamenti virtuosi in tema di mobilità sostenibile. Un centinaio le città che in Italia aderiscono alla Settimana, con programmi ricchi di attività e iniziative: convegni, incontri, momenti di approfondimento, punti informativi, laboratori, attività ludico-educative e formative, camminate, pedalate e percorsi casa-scuola-lavoro, visite guidate, performance artistiche e altro ancora. (Inform 17 Settembre, 2025)

INCONTRO DEL PRESIDENTE GIORGIA MELONI CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO COSTA

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Europeo, António Costa, in occasione del suo giro di visite nelle capitali europee avviato lo scorso 27 agosto. L’incontro ha consentito di fare il punto sui principali dossier dell’attualità internazionale, con particolare riferimento alla situazione in Ucraina e in Medio Oriente, e di preparare i prossimi appuntamenti europei, a partire dal Consiglio Europeo informale e dal Vertice della Comunità Politica Europea, in programma a Copenaghen dei prossimi 1 e 2 ottobre.(FONTE: sito istituzionale)

BARACCOPOLI MESSINA, ALLE FAMIGLIE PER LA PRIMA VOLTA IMMOBILI CONFISCATI

Per la prima volta i beni tolti alla mafia contribuiranno al risanamento delle baraccopoli di Messina. L'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) ha assegnato sei immobili all'Agenzia per il risanamento e la riqualificazione della Città di Messina (Arisme), soggetto attuatore del Commissario straordinario di governo per il risanamento della baraccopoli, per destinarli ad altrettanti nuclei familiari con bisogno abitativo. Si tratta di abitazioni situate nella zona tra le vie Carrubbara, Palamara e Comunale Santo, che saranno affidate in tempi brevi alla Struttura commissariale per procedere con le fasi successive. Un importante risultato per la struttura commissariale guidata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nell'ambito di un protocollo d'intesa siglato nei mesi scorsi con l'Agenzia per i beni confiscati e la Patrimonio spa del Comune di Messina. «Il risanamento delle baraccopoli non è più un'utopia - afferma il presidente Schifani - ma sta gradualmente diventando realtà grazie a un lavoro interistituzionale che pone al primo posto la ricollocazione abitativa dei cittadini che ancora vi risiedono. I risultati sono stati importanti, sul fronte delle operazioni di demolizione, dell’avvio di cantieri per le nuove abitazioni e per la riqualificazione del territorio, ma anche del reperimento di adeguate soluzioni abitative alternative. La destinazione degli immobili confiscati alla criminalità è un segnale concreto e di alto valore sociale che si colloca in questo percorso». «Continuiamo a operare per eliminare le baracche e promuovere il piano di rigenerazione urbana – sottolinea il sub commissario Santi Trovato – Per la prima volta saranno utilizzati immobili sottratti alla mafia per restituirli alla comunità in un circuito virtuoso e di cambiamento. Un lavoro sinergico tra le istituzioni comporterà la riconversione degli appartamenti confiscati in alloggi per le famiglie che vivono in estreme condizioni di disagio». (FONTE: sito istituzionale 18 Set 2025)