ANCHE PLATONE SE NE FUGGÌ DELUSO /6 In questo clima di grave incertezza, molti si chiedono dove stia andando la Sicilia. Verso quale approdo, quale futuro? La risposta non è facile, anche se l’interrogativo non è più eludibile. Il futuro è il grande assente nell’immaginario dei siciliani. Un po’ tutti ne avvertono la mancanza: chi parte e chi resta.
Diffondere e conservare la memoria dell’emigrazione italiana in quanto vicenda storica di grande importanza per il Paese inserendo il tema nelle attività curricolari delle scuole italiane: è ciò che si propone il progetto di legge presentato mercoledì dal Deputato Fabio Porta (PD) che nella Camera dei Deputati rappresenta gli italiani residenti all’estero, nella circoscrizione America Meridionale.
Avevo appena 13 o 14 anni quando ho visto un film che sebbene non ricordo in tutte le sue sfumature, mi lasciò un segno profondo nello spirito. Quel giorno ho capito che il tramonto delle civiltà , dei governi, degli imperi, avviene sempre dentro un contesto di spregiudicata allegria e feste. Si chiamava “Il Congresso si diverte†e si riferiva al congresso, o convegno ,convocato a Vienna nel 1814, dall’imperatore austro-ungarico.
Un progetto unico per lo sviluppo del settore agroalimentare, zootecnico e forestale tra le 4 Regioni dell’obiettivo Convergenza. E’ l’accordo raggiunto tra gli assessori all’Agricoltura di Sicilia, Calabria, Puglia e Campania, che è stato illustrato presso il Centro ricerca per l’agrumicoltura
 Nonostante questa specificità , la Sicilia non è una scheggia impazzita all’interno di un sistema sano. La sua condizione riflette l’andamento generale della situazione italiana. Esiste, infatti, un legame forte fra l’isola e la penisola, di scambio e di reciproca influenza colto a più riprese anche dalla letteratura, soprattutto straniera. Alcuni esempi. Goethe, nel 1787, addirittura sentenziò: