Sambuca di Sicilia (Sammuca in siciliano) è un comune italiano di 6.017 abitanti della provincia di Agrigento in Sicilia. Di origini arabe, per distinguerla dal comune omonimo toscano, prese nel 1863 l'aggiuntivo di Zabut dal nome dell'antico castello così denominato dall'emiro Zabut; ma nel 1923 assunse la denominazione attuale.

La cittadina, che fa parte dell'Associazione Nazionale Città del Vino e dell'Unione dei comuni "Terre Sicane", è inclusa nel club de “I borghi più belli d'Italia”, l'associazione dei piccoli centri italiani che si distinguono per la grande rilevanza artistica, culturale e storica, per l'armonia del tessuto urbano, la vivibilità e i servizi ai cittadini.

Geografia fisica

Territorio

Adagiata su una collina, Sambuca di Sicilia dista 89 km da Agrigento e 78 km da Palermo, si trova nella Valle del Belice a 350 m s.l.m. Sambuca è circondata a nord-est da boschi e colline, tra le quali svetta la cima di Monte Adranone (889 m), il versante sud del Monte Genuardo, il Pizzo del Corvo e la Montagna Grande; a sud-ovest dalle valli del fiume Carboj e del torrente Rincione che formano il bacino artificiale del Lago Arancio.

Il territorio di Sambuca confina con i comuni di Contessa Entellina, Giuliana, Caltabellotta, Sciacca, Menfi e Santa Margherita di Belice e presenta un'enclave rappresentata da una parte del territorio di Bisacquino.

Clima

La costante di Sambuca di Sicilia è il clima di tipo Mediterraneo con temperatura media di 24 - 26 °C in luglio ed agosto e con punte massime di 40 - 43 °C e con temperatura media di 10 - 12 °C in gennaio e febbraio e con punte minime di 0 - 2 °C. Il clima è caratterizzato da lunghe siccità estive ed inverni miti e piovosi, con gelate sporadiche.

STORIA

L'origine di Sambuca è incerta, così come l'origine del nome è incerto. Le principali ipotesi per il nome sono:

  • Sambuca potrebbe essere il nome di uno strumento musicale greco, simile all'arpa, che ricorda l'impianto del centro storico del paese e che è raffigurato sullo stemma del comune.
  • Sambuca dalle piante di sambuco, diffuse in antichità nella valle del lago Arancio. In età antica l'area era abitata dagli Elimi e dai Sicani. Questi edificarono una città nell'altopiano di Adranon già nel IV secolo a.C. del quale rimane un sito archeologico e numerosi reperti di particolare valore.
  • Sambuca dal nome dell'antico casale di La Chabuca, che probabilmente prendeva il nome dal leggendario emiro che costruì il castello, Al Zabut.

Inizialmente costituito da un Castello, ceduto prima alla famiglia Barberini di Monreale (1185) e poi alla famiglia Beccadelli di Bologna (1570), nel 1666 il Casale assunse piena indipendenza. Intorno al 1800 a Sambuca si forma un gruppo di intellettuali, tra cui Emanuele Navarro della Miraglia. Il salotto letterario di questo piccolo centro dà origini a discussioni sull'arte e sulla letteratura: dal carteggio tra Navarro e Luigi Capuana sembra che qui sia nato il verismo. Oggi a testimonianza della fervente e vivace borghesia del tempo rimane il teatro dell'800: gioiello in miniatura ancora attivo e funzionante. Il nome Sambuca Zabut fu cambiato in Sambuca di Sicilia nel 1923, e con questo nome oggi è conosciuta.

Risale al 15 gennaio 1968 il terremoto del Belice, a causa del quale Sambuca subì moderati danni. Da quella data, oltre alle ricostruzioni del centro storico della città, fu costruita una nuova area abitata nella zona denominata Pìgnolo.

Simboli

La descrizione araldica dello stemma di Sambuca di Sicilia è:

un'arpa e una stella racchiusa tra due ali con sopra una corona a sette punte e con in basso la scritta "Volat ad Aethera Virtus".

La blasonatura del gonfalone è uno stendardo di colore azzurro e di forma rettangolare.

Il simbolo del Comune è una stella a cinque punte.

Monumenti e luoghi d'interesse

Tanti stili si sono intrecciati e di tante epoche Sambuca è testimone e conserva i segni. Sul monte Adranone sorge il complesso archeologico del IV secolo a.C. e l'antico casale arabo nell'area di villeggiatura. Facciate barocche e palazzi dell'Ottocento si mescolano ad una centro storico di origine araba le cui espressioni più vive sono li setti vaneddi (sette vicoli saraceni), la chiesa della Matrice e il terrazzo Belvedere, resti dell'antico castello dell'Emiro. Importanti anche il seicentesco palazzo Panitteri (nei pressi del Museo etno-antropologico), il palazzo dell'Arpa (sede del Municipio) e il palazzo Ciaccio, la chiesa del Carmine con la statua marmorea di scuola gaginiana della Madonna dell'Udienza, Patrona di Sambuca di Sicilia, e la chiesa di San Michele Arcangelo con il fercolo equestre in legno di San Giorgio che trafigge il drago. Segno di una popolazione attenta alla cultura è il teatro comunale "L'Idea" e l'Istituzione Gianbecchina.

Fuori dal centro storico, rimangono le antiche torri di Pandolfina e Cellaro e il fortino di Mazzallakkar del quale emergono le torri nei soli mesi estivi quando il livello del Lago Arancio si abbassa.

 

Chiese

  • Santuario di Maria SS. dell'Udienza
  • Chiesa Madre
  • Chiesa di San Michele Arcangelo
  • Chiesa del Rosario
  • Chiesa della Madonna dei Vassalli
  • Chiesa del Purgatorio
  • Chiesa di Santa Caterina da Siena
  • Chiesa della Concezione
  • Chiesa di Gesù e Maria
  • Chiesa di San Giuseppe
  • Chiesa di San Calogero
  • Chiesa di Santa Lucia
  • Chiesa di Sant'Antonino
  • Chiesa della Bammina
  • Chiesa di San Giuseppe del Serrone
  • Chiesa di San Giovanni Battista (continua/1)