Biblioteche Biblioteca comunale Biblioteca e archivio parrocchiale "S. Luca evangelista" Manifestazioni religioseLe principali manifestazioni che si svolgono nel corso dell'anno sono:

 

  • Domenica delle Palme: benedizione e processione delle palme. SS.Messe
  • Venerdì Santo: Riti tradizionali nel corso della giornata. La sera via Crucis in chiesa e solenne processione per le vie del paese.
  • Pasqua: Veglia Pasquale e la mattina processione dell'incontro tra Gesù risorto e la Madonna.
  • 3 maggio: processione del Crocifisso e benedizione delle 4 croci.
  • Corpus Domini: la mattina si svolge la cerimonia del sacramento della Prima comunione ai bambini e la sera la processione solenne. Processioni nei quartieri durante la settimana e Ottava la domenica successiva.
  • 15 agosto: Madonna delle Grazie. Dal 31 luglio al 15 agosto presso la chiesa della Madonna delle grazie si celebra la Quindicina in onore della Madonna. La sera del giorno 14 si celebrano i primi vespri solenni. Nel giorno dell'Assunzione si inizia con le allegre note della banda musicale che compie il giro per le strade di prima mattina. Alle ore 9 e alle ore 11 si celebrano le SS. Messe. Nel pomeriggio in piazza San Luca, per la gioia di grandi e piccoli, si svolgono i giochi tradizionali tra cui "u iocu di pignati" (la cosiddetta pentolaccia), sempre apprezzati da tutti. Alle ore 19.30 nella chiesa Madre si celebra la Santa Messa, al termine della quale per le vie del paese si snoda la processione solenne in onore della Vergine SS. con la partecipazione anche delle confraternite e delle associazioni. La giornata si conclude con uno spettacolo in piazza San Rocco.
  • 16 agosto: San Rocco, protettore di Motta D'Affermo. La festa prende il via con la Novena composta da preghiere tradizionali e dalla celebrazione della S. Messa dal 7 al 15 agosto nella chiesa di San Rocco. La sera del 15 agosto dopo la processione in onore della Vergine SS. si svolgono solennemente i primi Vespri. Il 16 agosto, solennità liturgica, si inizia molto presto alle ore 6.30 quando si svolge la "Santa Messa del pellegrino", dedicata anche ai fedeli dei paesi vicini, al termine della quale vengono distribuiti i panini benedetti simili a quelli che porta in bocca il cane che accompagna la statua del Santo. Dopo lo sparo delle bombe inizia il giro della banda musicale per le vie principali del paese. In mattinata ha luogo la "processione dei miracoli" con la reliquia del Santo e i fedeli che recano in dono grandi torce votive (i cosiddetti "miraculi") oppure altre offerte in oro o denaro. Alle 11 nella chiesa di San Rocco si concelebra la S. Messa solenne. Nel pomeriggio per le vie della cittadina si snoda la "cavalcata storica", una sfilata di cavalli preceduta da uno stendardo con le offerte dei cavalieri che si conclude in piazza con la recita di un poema dialettale e con dei piccoli ricordi per i partecipanti. In serata dopo la S. Messa vespertina delle 19.30 è il momento della processione serale con l'imponente fercolo (vara) del santo addobbata con oro, ex voto ed offerte in denaro, molto partecipata dai cittadini, dagli emigranti e dagli abitanti dei paesi vicini. La manifestazione vede anche la partecipazione delle autorità civili e militari del paese e dei centri vicini. Spettacolare è durante questa manifestazione la corsa della vara nella ripida via San Carlo resa possibile da una vera e propria catena umana (su YouTube sono disponibili molti video). La giornata si conclude con concerti o spettacoli e gli immancabili fuochi d'artificio, attesi da tutti fino a tarda notte. È una festa da vedere ma soprattutto da vivere.
  • 19 agosto: San Sebastiano. La festa liturgica del Santo ricorre il 20 gennaio, ma per dare anche agli emigrati la possibilità di potervi partecipare e anche per avere un clima migliore si preferisce festeggiarlo in estate. La giornata è aperta dalle note della banda musicale che effettua il giro per le vie principali del paese. Nel corso della mattina si celebrano le SS. Messe, tra cui quella solenne delle ore 11. Nel primo pomeriggio alle ore 15 si svolge una caratteristica processione detta "processione della questua" in cui la Vara è sorretta da portatori vestiti di bianco con una fascia rossa alla vita (detti comunemente "i nuri"). La processione effettua un giro più lungo rispetto a quello normale ed è caratterizzata da numerose soste in cui si effettua la benedizione con la reliquia di San Sebastiano e si offre un rinfresco ai portanti ma anche ai fedeli. Inoltre la vara viene addobbata con moltissimi nastri di tanti colori diversi. La sera dopo la S. Messa vespertina si svolge una nuove processione più breve che tocca solo le vie principali. La giornata di festeggiamenti si conclude con uno spettacolo in piazza San Luca. Il 20 gennaio 2010 dopo ben 115 anni si è ripresa la consuetudine di effettuare la processione in onore di San Sebastiano anche nel giorno della festa liturgica.
  • 18 ottobre: San Luca, patrono di Motta D'Affermo. Nel giorno della festa nella chiesa del Convento si celebrano le SS. Messe. La sera si svolge la processione con l'imponente statua del Santo per le vie del paese e la benedizione con la reliquia.

Altre manifestazioni:

  • 19 marzo: San Giuseppe. Tradizione dei "Virginieddi" e processione
  • Giovedì Santo: S. Messa in coena Domini e lavanda dei piedi. Riposizione del SS. Sacramento nella sua cappella riccamente addobbata.
  • 22 maggio: S. Rita e benedizione delle rose con processione
  • Settembre: Madonna del Tindari, processione
  • Settembre: S. Croce di "Cucciuni", processione fino alla chiesa rurale
  • I domenica di agosto: Festa di San Giuseppe a Torremuzza

Il paesaggio, la flora e la fauna

La Sicilia è un luogo a cui si associano, per identificarla, aggettivi come brulla e arida. Non è il caso del territorio mottese che si presenta come un territorio ricco di vegetazione di vario tipo e con ampia scelta di panorami cha vanno dal livello del mare fino ai 950 m di monte S. Cuono. Il centro abitato si trova ad un'altitudine di poco più di 600 metri.

La natura arenaceo-argillosa delle montagne ha consentito agli agenti erosivi il modellamento in forme morbide ed arrotondate, anche se interrotte da qualche affioramento calcareo. La costa del territorio comunale, formata prevalentemente da ciottoli di varia dimensione, è lunga circa 8 km e va dalla foce del fiume Tusa alla frazione Torremuzza.

Fino ad un'altitudine di 500 m domina la coltura dell'ulivo, spesso con maestosi alberi millenari, tra cui svettano anche castagni, pini e cipressi. Più in alto, all'altezza del centro abitato compaiono boschetti di nocciolo, querce e latifoglie fra ampi tappeti di felci, ginestre e fiori di campo. Ai bordi delle antiche Trazzere, compaiono file di auguzzi cipressi. Caratterizzano il paesaggio anche alberi da frutto e soprattutto fichi d'India. Vicino al paese è anche il bosco, di proprietà comunale, che è nato alcuni decenni fa grazie agli interventi di ripopolamento di alberi effettuati dal corpo Forestale, e che è caratterizzato soprattutto da conifere e latifoglie. Oltre gli 800 m sono zone utilizzate storicamente a pascolo.

Molti arbusti accompagnano con i loro colori e profumi i boschi e i pascoli; fra le specie arbustive spontanee sono presenti soprattutto il biancospino, la rosa canina, il pungitopo, la fillirea, la ginestra odorosa. La macchia mediterranea è presente sul versante nord, in prossimità del mare; è costituita da un insieme di piante cespugliose sempreverdi a foglie strette e da elementi arborei a portamento arbustivo. Fra questi ultimi con maggiore frequenza si riscontra il lentisco, la fillirea, il mirto, il corbezzolo, l'erica, l'oleastro, il citiso, i cisti. Altre piante mediterranee presenti sono lo smilace, il caprifoglio, la vitalba ed elementi arborei come la sughera, il leccio, l'alaterno e soprattutto il pino marittimo. tra le specie più importanti, non proprio tipiche della macchia mediterranea sono l'olmo, l'orniello, il sorbo, il perastro, la roverella, il rovo, la ginestra spinosa. Sulle rocce calcaree è presente l'Euforbia arborea accompagnata dall'olivastro, il bagolaro, il leccio, il lentisco e l'alaterno, mentre sulle rocce arenarie, dove l'aridità ed il surriscaldamento sono minori troviamo solitamente il buplero, la coronilla ed il sommaco. È da segnalare inoltre l'abbondanza nelle campagne dell'origano, molto ricercato per il suo profumo, delle verdure selvatiche, dei funghi (prevalentemente nella stagione autunnale).

In questi habitat vivono numerosi piccoli mammiferi, roditori e volatili. Sono ancora abbondanti la volpe, la donnola e il furetto e poi la lepre, il coniglio selvatico, l'istrice e il porcospino. In zona sono presenti anche il ghiro, il topo guercino, il moscardino, fra cui il topo campagnolo, endemico della regione. I chirotteri (pipistrelli), pur in forte diminuzione, sono presenti con svariate specie. Tra i volatili, nelle radure e nei boschetti è possibile incontrare con maggiore frequenza il nibbio reale, lo sparviere, la poiana, il falco pellegrino, il lanario, il gufo, il greppio, il barbagianni, la civetta, l'assiolo, il cuculo, il rondone, i corallini. Sulla costa si possono osservare frequentemente gruppi di uccelli pescatori, specie nel tratto che va da Villapiana alla foce del fiume. Intorno ai luoghi umidi e agli stagni si possono scorgere bisce d'acqua, rane, rospi e raganelle, mentre le tartarughe terrestri sono frequenti nelle zone più fresche ed ombrose. Infine tra le specie animali per l'allevamento e la pastorizia ricordiamo le pecore, le capre, i bovini e i cavalli, tra cui anche il "Cavallo Sanfratellano".

Prodotti tipici

A Motta le principali occupazioni risultano essere l'artigianato, l'agricoltura e in modo minore la pastorizia. I principali prodotti tipici del mondo agricolo sono l'ulivo, da cui si ricava un ottimo olio, le nocciole, le noci, le castagne, i fichi d'India. Motta fa parte della strada dell'olio "Valdemone DOP". Alcuni campioni di olio analizzati dal Prof. G. Dugo dell'Università di Messina, provenienti dalle coltivazioni di Santagatese di Motta d'Affermo, sono risultati di ottima qualità. In questi campioni è stata riscontrata un'elevata percentuale di "polifenoli", antiossidanti per eccellenza, che hanno effetti benefici sulla salute, oltre a conferire un particolare sapore all'olio[senza fonte]. Inoltre è stata rilevata la presenza di "tocoferoli", vitamine del gruppo E, che svolgono un'efficiente azione nella prevenzione tumorale. Tra le produzioni artigianali si ricordano i manufatti in ferro battuto, le coperte ed i tappeti lavorati al telaio e i ricami. Resiste ancora la lavorazione artigianale di ceste, panieri ed altri oggetti realizzati in giunco o canna. Un'attività in passato molto fiorente ma oggi scomparsa è la scultura della locale pietra arenaria, presente nelle antiche abitazioni, nelle chiese, nei palazzi e nei portali. In molte famiglie è ancora in uso la tradizione di realizzare in proprio e in modo tradizionale il sapone, ottenuto con olio extravergine di oliva.

La gastronomia tradizionale fa uso dei prodotti genuini della terra. Preparazioni tipiche sono le frittate con i "sciuri l'ovu", un tipo di fiore spontaneo di colore ciclamino che nasce in tarda primavera ed in estate, la cosiddetta "cassata" che non è un dolce ma una sorta di calzone ripieno di verdura ("geri"), la farinata con i finocchi selvatici, la salsiccia. Altri prodotti che si preparano nelle case mottesi seguomo il ritmo delle festività religiose. A Pasqua si preparano i "varati" con le uova e i "cassateddi" con ripieno di fichi secchi. Per S. Lucia è immancabile la "cuccia" a base di grano e legumi. A Natale si preparano i "rametti" a base di nocciole e il "torrone". I prodotti alimentari trovano inoltre una grande espressione in quelli caseari: il dolce o piccante canestrato, il pecorino, la provola e la ricotta, vengono ancora oggi lavorate dai pastori. In passato era fiorente la produzione della manna, prodotta dagli alberi di frassino, attività che però oggi è del tutto scomparsa. Anche il pane casereccio viene realizzato in molti forni presenti nelle case dei mottesi.

Nel mese di agosto si svolge la sagra delle nocciole, con degustazione dei prodotti tipici e del vino locale.

Origano di Motta d'Affermo

L'origano è una pianta perenne, appartenente alla famiglia delle labiche, che cresce facilmente nei luoghi incolti nelle regioni temperate come Motta e i comuni circostanti. Generalmente viene raccolto all'inizio dell'estate ancora verde e fatto essiccare all'ombra e a temperatura ambiente. Dopo di che si può conservare a mazzetti o sbriciolato. Conosciuto dall'antichità, l'origano era molto usato nella cucina romana; con il passare del tempo il suo uso si è esteso al resto dell'Italia. L'aroma leggermente piccante ben si sposa con l'olio d'oliva del territorio di Motta ed in molti piatti tipici. I mottesi sono grandi consumatori di origano. La caratteristica di questo tipo di origano è l'aroma intenso che lo rende unico e proprio per questo molto ricercato dai veri intenditori. Dal punto di vista sanitario, aiuta la digestione, è un sedativo per la tosse, purifica la bocca e la gola ed ha proprietà cicatrizzanti.