EVOLUZIONE ARCHITETTONICA E URBANA La città di Enna, avendo origini remotissime, ha avuto una interessante evoluzione architettonica. Poco o nulla si sa della struttura urbana originaria datale dai Sicani, che si arroccarono sulla montagna fuggendo dai Siculi che incalzavano da sud; il primo nucleo del Castello di Lombardia fu probabilmente eretto in questa epoca.

Sempre in questo periodo, sulla Rocca di Cerere venne eretto il prestigioso Tempio dedicato alla dea delle messi, pregevole edificio marmoreo di cui parlò Cicerone, che custodiva 4 preziose statue trafugate dal pretore Verre nel 77 d.C. e una scalinata ancora attraversabile che conduce ai resti dell'ara sacrificale. Il grande sviluppo che Henna conobbe coi Greci è corrisposto a uno sviluppo urbano-architettonico di cui rimane scarsa traccia, giacché i Romani, per prendere Henna (che definirono Urbs Inexpugnabilis) operarono stragi, incendi e devastazioni. Ancora visibili sono le antichissime mura di cinta su alcuni costoni del monte. Poche tracce rimangono dell'Alto Medioevo, mentre dopo il Mille, nel pieno della propizia dominazione araba, si costruì una splendida moschea su quella che è oggi la Chiesa di San Michele, innanzi al Duomo, e si verificò un boom edilizio. Presso i Normanni e poi oltre, Castrogiovanni si configurò come una deliziosa cittadina medievale, con uno splendido Duomo gotico, numerose e belle torri di difesa, casupole in pietra, viuzze strette e tortuose, un gigantesco Castello, la Torre di Federico, e alcune chiese; l'epoca rinascimentale e barocca, tra il XVI e il XVIII secolo, mutarono profondamente il volto della città: numerose, magnifiche chiese barocche vennero innalzate, e le antiche torri di difesa vennero trasformate in campanili, come ancor oggi si può vedere. Il Castello cadde in rovina mentre una fiorente e magnifica architettura religiosa impreziosiva d'arte la città. Vennero costruiti palazzi baronali e monastici, splendidi edifici barocchi, e la città si espanse considerevolmente in tutto il versante centrale e orientale dell'altipiano, mentre in quello occidentale, più aspro e climaticamente rigido, vennero confinati i contadini deportati dal feudo di Fundrisi. Intanto, nascevano, nel Settecento, le 7 porte romane per l'accesso alla città. Con l'Ottocento, moltissime torri, chiese, monumenti, porte e lo stesso Castello caddero in rovina e alcuni scomparvero, mentre i più poveri asportavano le loro pietre per costruire case ovunque ci fosse posto: tutto l'altipiano fu presto edificato con antiche casette caratteristiche. Tra gli edifici più pregevoli innalzati in quel periodo, figura il Palazzo dei Benedettini, monastero barocco che contiene elementi gotici. Il monastero, caduto in disuso negli ultimi anni, è stato oggetto di un finanziamento iniziale di 2,7 milioni di euro per consentirne il restauro, in modo da potere ospitare, in futuro, la sede del Rettorato dell'Università di Enna[5]. Dopo il 1927, con l'inattesa erezione a capoluogo di provincia e tutte le conseguenze del caso (crescente importanza economico-sociale, trasferimento di numerosi uffici, dipartimenti provinciali, aziende cui fa capo un vasto territorio, la visita di Re Vittorio Emanuele II e quelle del Duce Benito Mussolini), interi quartieri coi loro pregevoli edifici, chiese e beni, le viuzze medievali e le antiche porte vennero rasi al suolo per far posto a moderni palazzi, a strade rette e ampie, a piazze e così via. Enna perse così la sua essenza medievale, che conserva ancora solo in alcuni rioni estremamente suggestivi. L'area del Monte (versante ovest) venne in gran parte travolta da moderne costruzioni e condomini, nasceva il nucleo originale di Enna Bassa e Pergusa; frequentemente vecchi edifici furono abbattuti per tutto lo scorso secolo. Oggi, Enna si configura come una città che ha ancora notevolissime tracce del passato, che permangono nel centro storico, che segue il corso di Via Roma, già Strada Maggiore e poi Ferdinandea, nel quartiere di Fundrisi, di Valverde e Spirito Santo (quasi del tutto intatti, pittoreschi e suggestivi) anche se, nell'insieme, i quartieri propriamente "antichi" occupano circa due terzi della città alta.

TRADIZIONI E FOLCLORE

La patrona di Enna è Maria SS. della Visitazione che si festeggia il 2 luglio: in tale ricorrenza i membri scalzi della omonima confraternita portano, a spalla, la nave d'oro con la statua della Madonna per le vie della città. La statua della Madonna è adornata con gioielli d'oro offerti da persone devote nell'arco di secoli. Altro appuntamento è l'ultima domenica di agosto con la festa della Madonna di Valverde.

• Settimana Santa di Enna Importantissimo appuntamento sono i festeggiamenti della Settimana Santa di Enna che hanno come culmine la solenne processione del Venerdì Santo, unica in Italia, durante la quale migliaia di confratelli incappucciati percorrono le vie della città creando un'atmosfera suggestiva e irreale.

• Festeggiamenti del Signuruzzu du Lacu (Signore del Lago) sul Lago Pergusa: la festa si svolge durante la prima settimana di maggio,e ha il suo culmine la Prima domenica,con la benedizione delle Acque del Lago. Seguono i giochi pirotecnici e uno spettacolo di musica leggera o teatrale.

 • Festa del Beato Girolamo de Angelis sacerdote ennese e compatrono della città, dalla penultima domenica di novembre, 4 e 5 Dicembre, con processione e giochi pirotecnici.

• Festa della Madonna di Valverde. La festa della Madonna di Valverde ha origini molto antiche. La Vergine di Valverde fu la prima patrona del popolo Ennese, sino al 1412 (anno dell'arrivo del simulacro della Madonna della visitazione in città e attuale patrona). La festa ha il suo clou l'ultima domenica di agosto, tra processione, luminarie, fuochi pirotecnici e concerti. Da notare la netta somiglianza con la festa patronale.

• Festa della Madonna dei Carusi: quella della Madonna dei Carusi è una delle feste più sentite dal popolo ennese. La festa venne istituita per onorare i giovani operai delle miniere e metterli sotto la protezione di Maria. La festa culmina la prima domenica di settembre, con la processione, i giochi pirotecnici e il festival canoro dei bimbi, in piazza Sant'Agostino.

• Festa del SS. Crocifisso di Papardura: nello splendido santuario arroccato di Papardura si svolge il 13 e il 14 Settembre una delle feste più antiche della città, con la degustazione delle " Cudduredde", la benedizione con una reliquia della Santa Croce, la tradizionale fiera di Settembre in piazza Europa.

• Festa dell'Immacolata: Processione del Simulacro della Vergine sino al carcere, saluto dei detenuti, ritorno e giochi pirotecnici al Belvedere Marconi. (fine)