Anche ad Adrano, in provincia di Catania, la Domenica di Pasqua, si effettua "La diavolata", una rappresentazione sacra d'origine medievale. Essa si effettua nei pressi della piazza cittadina principale sfruttando come scenario ideale il Castello-Museo cittadino. In questa zona e' costruito un palco che ospitera' cinque diavoli vestiti di rosso che escono da una botola accompagnati da fiammate e fumo,

Lucifero, la Morte - indossa un abito raffigurante uno scheletro - ed un angelo - e' rappresentato da un bambino -. L'evento e' costituito da una serie di discussioni sul bene e sul male e si conclude quando l'Angelo costringe i diavoli a pronunciare la frase "Viva". Costumanze analoghe sono diffuse in tutta Europa; basti pensare che addirittura in Polonia esiste una diavolata simile a quella di Prizzi. A Kolednicy la morte, armata di falce è seguita da due esseri infernali chiamati orsi, tuttavia simili nella foggia del vestire e nelle mansioni ai diavuli dell’abballu sicilianu. Ad Elzach (Selva Nera) compaiono le maschere infernali degli Schuddingen, mentre in Austria (zona del Salisburghese) nelle celebrazioni del solstizio invernale si ha una contesa tra i puri e gli impuri. Anche nelle nazioni extraeuropee di cultura latina esistono simili rituali. La chiesa veniva a proiettarsi nell’America Latina attraverso la Spagna e mescolava alle antiche tradizioni locali usi e costumi cristiani, modificati in funzione delle arcaiche credenze politeistiche. Da qui le numerose fiestas de los diablos (diablade), feste del male celebrate nel periodo di Pasqua. Ad Oruro (Bolivia) si svolge la più suggestiva ed impressionante di queste fiestas dove comunque sono sempre protagonisti i diavoli.