Tradizioni e folclore con la solenne processione delle palme che, partita dalla Chiesa del Collegio, giunge in Chiesa Madre. La sera stessa i confratelli dell'arciconfraternita del Santissimo Sacramento iniziano l'adorazione delle quarantore e il giovedì Santo saranno in processione con la statua lignea del Cristo alla colonna e l'Addolorata. Il venerdì Santo nella chiesa Madre: al mattino viene rappresentata la crocefissione di Gesù, sulla croce dell'altare, e al tramonto i presenti assistono alla ascisa a cruci (discesa dalla croce). La resurrezione, il giorno di Pasqua, sempre nella chiesa Madre è celebrata con la caduta della tela, un drappo enorme che ricopre tutta l'abside con dipinta la scena della Deposizione.
  • Festa dei patroni Santa Rosalia e San Prospero da Centuripe: dal 15 al 19 settembre. Funzioni religiose, manifestazioni ricreative e culturali, concerti di musica classica, moderna e rock. Il 20 il mercato con bancarelle.
  • Rappresentazione della Pasqua di Gesù: il sabato precedente la domenica delle palme una suggestiva rappresentazione della passione, morte e risurrezione di Gesù.
  • Cultura

    Istruzione

    A Centuripe erano presenti: l'istituto comprensivo Filippo Ansaldi (scuola elementare, scuola materna) e le scuole medie di Carcaci (chiuse a fine anno scolastico 2011/2012). Le scuole medie in sede (che comprendono anche la scuola materna) e le scuole elementari a Carcaci. Esisteva anche un istituto classico e professionale riconvertito in istituto alberghiero (che ha sede in via Dante Alighieri). All'inizio dell'anno scolastico 2012/2013 avvenne l'accorpamento delle scuole elementari con la scuola media Giovanni Verga; l'istituto comprensivo fu ribattezzato con il nome della scuola elementare, Filippo Ansaldi, con sede in via Giacomo Leopardi.

    Musei

    Il Museo archeologico di Centuripe è regionale ed è ospitato in un edificio la cui costruzione ebbe inizio negli anni cinquanta poi venne sospesa e rimase abbandonata per vari decenni. Venne infine completato e infine inaugurato nel dicembre del 2000[47]. La sua posizione permette una vista panoramica verso l'Etna e la valle del Simeto.

    Le collezioni, che fin dagli anni venti erano custodite nella vecchia sede del palazzo comunale, sono state riordinate e integrate con i reperti degli scavi condotti sin dal 1968 dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali. Gli spazi utilizzati sono su livelli diversi[47]. Il museo presenta la storia e la topografia della città, i siti abitativi, le attività economiche, i ritrovamenti con significative sculture di età romana. Inoltre le terrecotte locali del periodo ellenistico con maschere e statue che esprimono l'alto livello tecnico raggiunto e l'originale tipologia di forme e soggetti che sono alla base della diffusione dei manufatti nei mercati più esigenti. Alcuni reperti:

    • Una raffinata statua ellenistica di Musa
    • Una colossale testa dell'imperatore Adriano (II secolo)
    • Sculture provenienti dall'edificio degli Augustali, che ritraggono membri della famiglia imperiale e imperatori.
    • Un eccezionale torso marmoreo loricato, probabilmente di Augusto
    • Statua femminile acefala con abbigliamento che avviluppa il corpo con artificiosi panneggi.
    • Preziosa collezione di ceramica preistorica, materiali da necropoli greche e iscrizioni funerarie latine.
    • Vasi di tipo centuripino prodotti da fabbriche locali fra III e II secolo a.C. decorati con motivi a rilievo e scene dipinte con tempere policrome; anche soggetti del culto dionisiaco.
    • Lastra fittile di un monumento funerario, con scena a rilievo.

     A Centuripe è presente anche un Museo Etnostorico in sede propria che amministrativamente è una sezione del Museo Archeologico Regionale di Centuripe[47]

    Arte

    La produzione ceramica di Centuripe affonda le sue radici nella Preistoria della Sicilia come dimostrano alcuni dei reperti del museo; molto rimane, tuttavia, ancora da studiare e catalogare dato che i reperti del territorio sono disseminati un po' dappertutto a causa del saccheggio, protratto nel tempo, a cui è andato incontro il territorio circostante. Il territorio circostante risulta essere stato intensamente abitato anche prima degli insediamenti greci; insistono infatti nell'area anche varie altre città, delle quasi si sono trovate le tracce come Mendolito ove sorgeva il famoso santuario del dio siculo Adranos e Inessa, con le quali si svilupparono certamente i commerci e gli scambi ma la mancanza di progetti finanziati di ricerca archeologica a vasto raggio non ne ha ancora evidenziato la reale portata.

    Centuripe raggiunse presto un primato nell'arte della ceramica. È del VI secolo a.C. un'erma di gusto ionizzante e a fine secolo una aruletta con un leone che assalta un toro dimostra un motivo decorativo orientaleggiante perfuso di una stilizzazione greco antica [48].

    È comunque in coincidenza con l'ellenizzazione di Centuripe che si evidenzia ancor più l'arte ceramica locale e se ne sviluppa il commercio per tutto il bacino del Mediterraneo centro orientale. Una serie di studi recenti ha permesso di censire un numero consistente di opifici di ceramisti omoepocali che costituivano un vero e proprio agglomerato industriale in area adiacente all'abitato. La consistenza delle attività individuata avvalora la tesi di un commercio su vasta scala e ultralocale[49].

    A partire dal III secolo a.C. la coroplastica espresse una ricchissima produzione di statuette fittili (in terracotta) che prendono il nome tipico di tanagrine perché simili a quelle già conosciute trovate nella necropoli di Tanagra in Beozia e di una qualità artistica tale da meritare alla città l'epiteto di Tanagra di Sicilia[50]. Si tratta di arte a chiara destinazione funeraria che raggiunge elevati livelli di esecuzione con leggiadre figurine femminili danzanti, di divinità di età ellenistica con predominanza di Afrodite, di genere idilliaco, caricature e figure comiche pervase dal gusto locale e ancora Eroti volanti, Psychài e fauni danzanti, vecchi e personaggi esotici o caricature femminili dai volti animaleschi. Le tematiche mostrano una inesauribile fantasia creativa anche se vengono prodotte in serie. Completano il tutto statuine di animali molto realistiche[48].

    La produzione ceramica di Centuripe risalta e si esprime in tutte le forme di anfore producendone di proprie che vengono dette appunto vasi centuripini. La produzione centuripina sembrerebbe aver influenzato quella di altri centri siciliani [51].

    La caratteristica decorazione è policroma con rilievo floreale ed architettonico. Si presenta come un dipinto a tempera ricco di sfumature raffinate le cui scene spesso richiamano il culto dionisiaco; a volte sono grandi teste o busti umani il cui viso è colorato di una tinta rossastra con ombreggiature. Spesso la colorazione veniva fatta a freddo con delicati colori a tempera[48]. Uno studioso, il Libertini, ne cataloga ben 39 modelli differenti.[52] Quattro pregevoli esemplari sono esposti dal 1929 al Metropolitan Museum di New York. Anche la decorazione parietale era molto praticata; nonostante le distruzioni della città nel periodo medioevale ne abbiano quasi disperso le tracce, ne è sopravvissuta una, probabilmente del III secolo a.C., trovata in una casa privata.

    Persone legate a Centuripe

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