BOLOGNETTA LA STORIA

Il 12 settembre 1600, Vincenzo Beccadelli di Bologna vendette il feudo di Casaca a Marco Mancini, barone di Tumminii. Quest'ultimo si impegnava qualora si fosse formato un comune a dare il nome di Bolognetta,

ma così non accadde e il paese che si formò prese il nome di Santa Maria d'Ogliastro. Al predetto Marco Mancini succedette la famiglia Parisi con l'obbligo di prendere il nome ed il cognome Mancini.

Il nome del comune prese spunto da una cappella votiva in onore della Madonna, nelle cui vicinanze si trovava un albero di oleastro (olivo selvatico, Olea europaea var. sylvestris).

Le prime notizie della presenza di un fondaco si hanno a partire dal 1714, dove Santa Maria d'Ogliastro viene citata come luogo di sosta nella regia trazzera per Agrigento.

La famiglia Monachelli

Famiglia di notabili e proprietari terrieri di cui si ha notizia fin dal 1714, quando Lorenzo Monachelli dichiara il possesso di terreni in contrada Giampaolo e Casaga. Un Monachelli sposò all'inizio dell'800 una figlia di Marco Mancino VII, principe di Torrebruna. Alla scomparsa dei Mancino la loro enorme proprietà in terreni e case passò al partito-famiglia Monachelli, che dominò la vita economica, politica e religiosa del paese e si scontrò con il ceto medio e i contadini, cui davano in affitto i fondi. Tra i sindaci che si opposero alla famiglia si ricordano nel primo ottocento Stefano Campo e Antonio Zerilli e nel secondo '800, il notaio Vincenzo Benanti. Altre famiglie notabili furono i Di Salvo, baroni di Tumminia, i Benanti, i Malleo, i Bongiorno, gli Orobello, i Lo Brutto, i Romano.

La rivolta del sette e mezzo

Dal 15 al 22 settembre 1866 scoppiò a Palermo e dintorni una rivolta popolare anti-governativa chiamata, per la sua durata, del "sette e mezzo", come il famoso gioco di carte. Tra i motivi l'istituzione del servizio militare obbligatorio, la delusione per la mancata distribuzione delle terre promesse da Garibaldi, l'esproprio dei beni ecclesiastici. In contrada Roccabianca, il 19 settembre, una pattuglia di 10 carabinieri guidati dal brigadiere Remigio Taroni, si scontrò con una banda di "briganti e rivoluzionari". Due militi si dispersero e uno, gravemente ferito, morì subito dopo. La folla insorta assaltò la caserma sita in Piazza Matrice, dove si erano ritirati i carabinieri.. Nello scontro, due di essi furono uccisi e i cadaveri trascinati per le vie del paese, mentre tra i ribelli cadde Matteo Lo Piccolo. Per non cadere in mano agli insorti i carabinieri si suicidarono, solo il brigadiere Panizza si salvò per l'esaurimento delle munizioni. Al brigadiere Taroni è oggi intitolata la caserma di Corleone. La repressione portò a diversi arresti e colpì i fratelli Cosimo e Francesco Lo Bue, provenienti da Misilmeri, che furono condannati ai lavori forzati.

Il cambiamento di nome

Dal 1º febbraio 1883 il paese Santa Maria d'Ogliastro cambiò nome in Bolognetta. La decisione fu presa dal consiglio comunale riunito l'8 ottobre 1882, presieduto dal notaio Vincenzo Benanti,facente funzioni di sindaco. I motivi da lui illustrati furono due:

  • la scelta di rispettare la volontà di Vincenzo Beccadelli-Bologni nell'atto di compravendita del feudo stipulato con Marco mancino nel 1600;
  • la necessità di evitare che, essendo presenti in Italia diversi luoghi con la denominazione Ogliastro, si verificassero equivoci e malintesi burocratici nelle comunicazioni pubbliche e private.

Secondo la tradizione orale, invece, il cambiamento derivava dalla volontà di cancellare il ricordo della strage di carabinieri verificatisi nella rivolta del 1866. Negli anni precedenti al 1882 si erano verificati altri clamorosi delitti in paese tra cui l'assassinio della moglie del possidente Giovanni Leopoldo Monachelli, del sacerdote Francesco Orobello, dell'ex frate Spinnato. L'ex sindaco Giorgio Verdura, ferito in un agguato aveva denunziato, prima di morire, gli esecutori e i mandanti, tra cui il notaio Vincenzo Benanti, ma l'inchiesta si concluse con un nulla di fatto (1879).[4]

Quartieri

Il centro abitato di Bolognetta è suddiviso in diversi quartieri, alcuni dei quali formatisi a partire dal 1980.

  • Piazza
  • Piano Castello
  • Strata Nova
  • Ultima Strada (Via Bellini)
  • Bivio
  • Oliveri
  • Pirainazzo
  • Scuole
  • Variante (Via Luigi Sturzo)
  • Campo Sportivo

Dal 1980, molti abitanti risiedono nelle diverse contrade presenti nel territorio. Le più popolate sono:

  • Lordica
  • Scozzari
  • Cozzo Napolitano
  • Roccabianca
  • Grassurelli - Catalano
  • Casachella
  • Filaccina

Nuclei abitati sono presenti anche in contrada: Dagariato, Liberto, Testa Montata, Passo di fico, Bosco.

Monumenti e luoghi d'interesse

Bolognetta ha una discreta presenza di monumenti che rende piacevole una visita al paese.

  • Chiesa del SS. Sacramento, restaurata di recente.
  • Museo della casa contadina
  • Biblioteca comunale "Tommaso Bordonaro", istituita nel 1978.
  • Piazza Palma de Gandía, inaugurata nel 1989.
  • Piazza dei Caduti in Guerra, risalente alla fine del '700 a forma quadrangolare. Ex Piazza Fontana e Giolitti. Al centro si trova una fontana moderna che ha sostituito l'antico abbeveratoio. Nel 2013 è stato inaugurato il Muro dell'Antimafia, raffigurante le immagini di Placido Rizzotto, Padre Pino Puglisi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato.

  Piazza Caduti in Guerra

  Piazza Giovanni Paolo II

  Piazza dei Mille in cui è presente una statua in bronzo, il Monumento all' Emigrante, del 1987.

  Piazza Garfield (New Jersey) - Lodi (New Jersey)

  Piazza Giuseppe Castelbuono

 

  • Piazza Castelbuono
  • Parco Robinson (oggi Parco Unità d'Italia)
  • Palazzo Mancino
  • U' Malasenu , magazzino della famiglia Monachelli
  • Palazzo Monachelli

Economia e folklore

L'economia si basa prevalentemente sul settore terziario e dei servizi. La ricezione turistica è uno dei punti di forza dell'economia bolognettese. Nel proprio territorio, si trovano 2 hotel, 2 bed&breakfast. Numerosa è la presenza di agriturismi, ristoranti e pub/bar, che fanno di Bolognetta uno dei centri più rinomati della città metropolitana di Palermo per la degustazione di prodotti tipici durante le festività pasquali e natalizie.

Bolognetta è anche conosciuta per trascorrere le gite fuoriporta nei giorni di Pasquetta, 1º maggio, 25 aprile e 2 giugno. In queste date infatti la popolazione presente aumenta notevolmente, in quanto molti turisti si recano nei propri "Villini", così chiamati dagli abitanti di Bolognetta le case costruite nelle contrade.

Il santo patrono Sant'Antonio da Padova viene festeggiato il 13 giugno, con la processione che percorre: C.so Vittorio Emanuele, Via Romano, Via Diaz e Via Roma. Il santo viene festeggiato anche la 2ª domenica di Agosto con i festeggiamenti dell'"Estate Bolognettese", in questa occasione durante la processione al Santo, si compie la "Vulata di L'Ancili", in cui due bambine di circa 9 anni, cantano l'inno al Santo Patrono, appese su due fili che vengono fatti scorrere da due balconi frontali in Via Roma.

Altre ricorrenze molto sentite sono la festa di San Giuseppe il 19 marzo, con la caratteristica Tavolata di San Giuseppe, il Corpus Domini, il Venerdì santo e la festa dell'Immacolata.

L'Epifania nella casa contadina (Presepe vivente) si svolge il 6 gennaio, e rievoca l'arrivo dei Re Magi in un contesto di vita contadina di inizio '900. Il tutto è accompagnato con degustazione di prodotti tipici locali come la salsiccia, la ricotta, il vino rosso, formaggio caciocavallo e pane caldo fatto a legna.

Un importante momento di aggregazione sociale è l'OPEN TRIP FEST. Evento pensato e realizzato dall'associazione "Open Trip", con concerti dal vivo, dj set e performance artistiche, che si svolge il 1º maggio presso il Parco Robinson. Esso vede coinvolti nell'organizzazione decine di giovani bolognettesi e mira a promuovere realtà artistiche emergenti e affermate del circondario e non solo. Nell'ultima edizione del 2015 gli spettatori presenti sono stati 7.000 circa. Caratteristica peculiare dell'Open Trip Fest è quella di essere realizzata in base a principi di ecosostenibilità, attraverso il riuso e il riciclo.

Il reddito imponibile medio pro-capite dichiarato nel 2014 è stato di euro 13059,27 con un incremento dell'1,9% rispetto al 2013, posizionandosi tra i comuni italiani al 6490º posto. (da vikipedia)