PULITA LA SPIAGGIA DEL LUNGOMARE DANTE ALIGHIERI

Sono iniziati questa mattina i lavori di “spianamento” della spiaggia del lungomare Dante Alighieri. L’amministrazione comunale ha dato il via libera in anticipo agli interventi considerato il gran numero di turisti presenti in città e il caldo delle ultime ore che invoglia a trascorrere qualche ora in riva al mare.

La parte di spiaggia che sarà pulita dai rifiuti portati dalle maree è quella compresa tra piazza Vittorio Emanuele e l’hotel “Cavallino Bianco” dove la presenza di alghe è limitata. Si sta intervenendo sia manualmente sia con l’ausilio di un mezzo meccanico. Per le altre spiagge di pertinenza comunale dove sono presenti grandi quantità di posidonia, si procederà a breve alla bonifica avendo ottenuto l’autorizzazione necessaria dall’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente. Gli interventi riguarderanno la spiaggia a ridosso delle Mura di Tramontana, da Porta Botteghelle fino all’ex Mercato del Pesce. I mezzi meccanici si sposteranno successivamente sul litorale di Marausa. Le alghe saranno rimosse,trasbordate sui camion e trasferite in discarica. (fonte: trapani oggi)

MARETTIMO: L’ISOLA RICORDA MAURO ROSTAGNO

Domenica scorsa a Marettimo si è svolta una giornata dedicata alla memoria del sociologo e giornalista Mauro Rostagno. All’interno del giardino dell’asilo parrocchiale i soci di Legambiente Egadi e dell’associazione “Marettimo” hanno messo a dimora un alberello di carrubo e scoperto una targa che reca incisa una frase di Rostagno: “Noi non vogliamo trovare un posto in questa società ma creare una società in cui valga la pena trovare un posto”. L’iniziativa giunge in occasione del 25° anniversario della morte del sociologo. L’associazione “Marettimo” insieme a Rostagno aveva organizzato giornate ecologiche e manifestazioni in favore dell’istituzione dell’Area marina protetta “Isole Egadi” e per i diritti dei cittadini delle isole Egadi. (fonte: trapani oggi)

MAXI SEQUESTRO DI BENI A DUE IMPRENDITORI

 Beni del valore di oltre 2 milioni e 550 mila euro sono stati sequestrati dagli uomini della Guardia di Finanza di Trapania due imprenditori di Alcamo e Trapani ritenuti responsabili di un’evasione fiscale di pari importo accertata dopo una serie di attività ispettive. Al rappresentante legale della società alcamese era stata contestata l’omessa presentazione delle dichiarazioni annuali 2008 relative sia all’imposta sul reddito delle società, per oltre 314 mila euro, sia all’IVA per oltre 162 mila euro. Il Tribunale di Trapani ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di cinque abitazioni, due negozi, un ufficio, 1 autorimessa e sei appezzamenti di terreno. Nel secondo caso, all’imprenditore trapanese il Gip del Tribunale di Marsala ha disposto il sequestro di beni per 2 milioni e 80 mila euro. I fatti risalgono al periodo 2006-2009, quando l’imprenditore operava al Nord Italia con una cooperativa nel settore della logistica per le imprese. Nel dicembre 2009 la cooperativa era stata posta in liquidazione e come liquidatore era stato nominato un extracomunitario nullatenente, di origine marocchina. Contemporaneamente era stato disposto il trasferimento della sede dell’impresa da Paderno Dugnano, in provincia di Milano, a Trapani. Questa operazione non ha, però, impedito ai finanzieri di ricostruire, a ritroso, le manovre elusive messe in atto: l’irreperibilità del liquidatore e l’occultamento dei documenti fiscali. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno calcolato un’evasione di IVA pari ad oltre 1,5 milioni di euro ed un omesso versamento di ritenute per ulteriori 500 mila euro. Dalle indagini è emersa anche l’appropriazione indebita, in concorso con altre quattro persone, di 3 milioni di euro distratti dalla cooperativa. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala per i reati di omessa dichiarazione dei redditi, omesso versamento delle ritenute operate, omesso versamento dell’IVA, occultamento di scritture contabili e di appropriazione indebita hanno consentito di individuare elementi inequivocabili sullo stile di vita agiato dell’imprenditore trapanese, che possedeva diverse autovetture, tra le quali una Ferrari F131. A lui sono state ricondotte anche altre tre società, attive nel settore della caffetteria e ristorazione a Trapani. Sulla base del quadro investigativo emerso, il Tribunale di Marsala ha, quindi, disposto il sequestro preventivo per equivalente di quote societarie delle imprese riconducibili all’imprenditore, di tre autovetture e delle sue disponibilità finanziarie. (fonte: trapani oggi)