ma il rischio di un contenzioso è quanto mai concreto. Si tratta del documento che accompagna le modifiche al regolamento per l’affidamento dei lavori pubblici con il sistema del cottimo-appalto. L’atto d’indirizzo è stato predisposto dalla commissione Lavori Pubblici ed ha l’obiettivo di bloccare i subappalti. “A Trapani - ha sottolineato il capogruppo dell’Udc Fabio Bongiovanni - non si faranno subappaltiâ€. In gioco ci sono opere fino a 150 mila euro. “L’atto d’indirizzo - ha aggiunto Bongiovanni - esprime una volontà politica, non è un emendamento e di conseguenza lascia al dirigente dell’ufficio il potere di decidereâ€. L’ingegnere Eugenio Sardo - capo dell’ufficio tecnico - ha espresso notevoli perplessità nei confronti dell’atto d’indirizzo ed ha invitato il consiglio a specificare quale forma di subappalto veniva bocciata (noli a freddo, a caldo e posa in opera). L’ex presidente del consiglio Stefano Nola ha condiviso i dubbi di Sardo: “Così si mettono in crisi tante imprese. Non tutte sono nelle condizioni di definire i lavori con la propria struttura. Ci saranno tanti artigiani, tante imprese individuali che vedranno accrescere la loro crisi economica. Il consiglio ha commesso un grave errore. C’è anche il rischio di subire una serie di ricorsi se l’atto d’indirizzo troverà un ricoscontro realeâ€.