ARCHEOLOGIA: SCOPERTO VELIERO DEL XV SECOLO

(ANSA) - Un veliero del XV secolo e' stato scoperto a un centinaio di metri dalla spiaggia di Castellammare del Golfo, fra Trapani e Palermo. Il relitto giaceva su un fondale non molto profondo. Punto di partenza della ricerca e' un documento del 1481 che parla di una nave 'perduta' mentre trasportava un carico di grano. L'indicazione traccia la rotta e riferisce che il veliero aveva caricato il grano a Balestrate e prima di prendere il largo aveva fatto sosta a Castellammare, per poi naufragare.

IL CONSIGLIO TRA PARERI E PROPOSTE POLITICHE L'UFFICIO LEGALE DELLA PROVINCIA NON HA DUBBI. IL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI CINZIA PUMA PUÃ’ RIMANERE AL SUO POSTO

Cinzia Puma può rimanere al suo posto. Nessuno può chiederle di lasciare la presidenza del collegio dei revisori dei conti della Provincia. E' questa la sintesi del parere espresso dall'ufficio legale dell'amministrazione Turano. Ed è quello che emerge da una nota del prefetto Stefano Trotta che condivide il contenuto della nota firmata dall'avvocato Diego Maggio. Il parere è stato richiesto dal presidente del consiglio Peppe Poma che ha assecondato la richiesta dell'aula per un ulteriore chiarimento sul caso Puma. Il presidente del collegio dei revisori dei conti è stato invitato a dimettersi. Il consiglio ha avviato una vera e propria campagna politica nei suoi confronti dopo avere letto sulle pagine dei giornali che Cinzia Puma ha fatto parte del collegio sindacale della società "Calcestruzzi Mazara spa", impresa prima coinvolta nell'operazione antimafia "Eolo" e poi sottoposta a sequestro dopo una nuova fase d'indagine da parte delle forze dell'ordine e della magistratura. L'avvocato Maggio non lascia scampo ad interpretazioni "estensive". Non ci sono i presupposti giuridici per una revoca dall'incarico. Per quanto riguarda la vicenda legata alla "Calcestruzzi Mazara" la nota di Maggio è quanto mai chiara: "La circostanza secondo la quale la dottoressa Puma abbia svolto funzioni professionali di revisore dei conti per una società sottoposta a sequestro giudiziario, provvedimento adottato dall'Autorità Giudiziaria peraltro in epoca successiva alle dimissioni formulate dalla stessa professionista, di per sé soltanto, non integra gli estremi di presupposto giuridico da porre a base motivazionale per una revoca dalla nomina al compito professionale ed istituzionale cui è stata da codesto consiglio eletta". Maggio dà un solo spiraglio a chi chiede la "testa" della Puma: "Tutto ciò non esclude la podestà in capo all'organo consiliare di revocare una nomina se ritiene fondatamente, avendone gli elementi o, meglio, per giusta causa, giustificato il conferimento collegiale della nomina stessa. Ma ciò va ricompresso nella sfera opzionale dell'opportunità. Non del diritto". C'è anche una nota del prefetto che conferma la situazione di stallo che si è determinata tra la richiesta di dimissioni del consiglio e la volontà della Puma di rimanere al suo posto. Ecco cosa scrive il prefetto al presidente Poma: "La questione ha formato oggetto di approfondimento da parte dei competenti uffici di questa Prefettura. Da tali attività istruttorie non sono allo stato emersi elementi che possano in qualche modo supportare l'adozione di eventuali provvedimenti di natura amministrativa da parte del mio ufficio nei confronti dei componenti del collegio sindacale. Con l'occasione esprimo piena condivisione del parere reso dal settore Legale della Provincia". (fonte: trapaniok)

CANTIERE AGITATO I SETTANTA LAVORATORI DEL CANTIERE NAVALE DI TRAPANI SONO IN STATO DI AGITAZIONE.

I settanta lavoratori del Cantiere navale di Trapani sono, dal primo luglio scorso, nuovamente in stato di agitazione per protestare contro le difficili condizioni in cui sono costretti ad operare. I segretari provinciali della Fiom-Cgil, della Fim-Cisl e della Uilm-Uil hanno chiesto ai rappresentanti dell'azienda di avviare un confronto sui temi che riguardano l'ammodernamento delle strutture e dei macchinari e le prospettive per il futuro occupazionale degli operai. Da anni l'azienda, in sede di trattativa con le organizzazioni sindacali, annuncia nuovi investimenti in realtà mai realizzati. "Ad oggi - spiegano i rappresentanti sindacali - abbiamo assistito solo a false promesse e non a fatti concreti".L’azienda si dichiara sorpresa e risponde con i numeri: un aumento dei dipendenti nell’ultimo quadriennio del 250 per cento ed investimenti strutturali per ben sette milioni di euro. “Non si vede, pertando - si legge in una nota - quali siano le garanzie che oggi possono essere richieste all’azienda (fonte: trapaniok)