Lo sciopero dei lavoratori della società “FuniErice Service” Srl, proclamato dalle segreterie provinciali della Filcams - Cgil e dell'Ugl per il 18 aprile prossimo, è stato revocato a seguito

di una nota inviata ai sindacati dalla “Commissione nazionale di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali” che, sulla base della valutazione della normativa vigente, non consente, tra gli altri aspetti, la possibilità di effettuare più scioperi nella stessa giornata, seppur proclamati da altre sigle sindacali, organizzati in città diverse e per ragioni differenti. Le segreterie della Filcams – Cgil e dell'Ugl interpretando il forte disagio dei lavoratori, da mesi senza retribuzione, e ritenendo che tale situazione ha la priorità sugli aspetti formali di una regolamentazione che non consente più ai lavoratori di scioperare e di rivendicare con tempestività i loro diritti, hanno deciso di mantenere lo stato di agitazione dei lavoratori e attivare altre forme di lotta. Da oggi, infatti, partirà la distribuzione di volantini, che illustreranno le ragioni dei lavoratori, mentre il 19 aprile, giorno effettivo della “Cronoscalata del Monte Erice”, sarà organizzato, davanti l'impianto a valle della funivia, un sit-in con bandiere, striscioni e distribuzione di volantini. “I due soci pubblici della FuniErice (Provincia Regionale di Trapani e Comune di Erice) – dichiarano i segretari della Filcams Cgil, Vito Gancitano e dell'Ugl, Giuseppe Monaco – continuano a litigare e scambiarsi accuse, non curanti del fatto che ci sono quattordici lavoratori che, ad oggi, attendono il restante 50 per cento dello stipendio di dicembre, la 13esima mensilità e il pagamento delle retribuzioni di gennaio, febbraio e marzo”. I rappresentanti delle due sigle sindacali precisano, inoltre, che “i cittadini e gli utenti possono ancora usufruire del servizio funivia solo ed esclusivamente per l'abnegazione, la professionalità e l'alto senso civico dei lavoratori che continuano a svolgere la propria attività nonostante da quattro mesi non percepiscano lo stipendio”. La Filcams – Cgil e l'Ugl hanno chiesto, infine, al Consiglio provinciale, al Consiglio comunale di Erice e all'intera collettività di intervenire per sollecitare l'adozione delle misure necessarie a tutela dell'occupazione, per difendere un investimento di circa 12 milioni di euro e per mantenere un importate servizio che garantisce il collegamento tra Erice valle ed Erice vetta. (fonte: www.siciliainformazioni.it )