"Chi controlla la Trapani Servizi?". La domanda è del consigliere di Italia dei Valori Nicolò Causi ed è stata riproposta al sindaco Mimmo Fazio a 24 ore dalla notizia

di un avviso di garanzia che ha raggiunto il primo cittadino, i vertici della società in questione (il presidente Pietro Bruno e l'amministratore delegato Pasquale Giardina) ed il responsabile dell'impianto di riciclaggio di contrada Belvedere Daniele Ceccotto. Causi è andato giù duro: "Da qualche tempo ogni controllo che viene fatto porta a provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Il nucleo specializzato dei carabinieri ha rilevato reati ambientali. Ritengo che sia arrivato il momento di fare chiarezza su questo versante. Le repliche rassicuranti del sindaco non valgono più. E' ormai chiaro che non ci possiamo fidare di chi fa questi controlli perché non sono efficaci. Ecco perché propongo d'istituire una commissione d'inchiesta sulla Trapani Servizi. Vogliamo verificare gli impianti, la gestione, le carte". Il primo cittadino ha provato a fare il punto della situazione: "Sì ho ricevuto un avviso di garanzia. I fatti risalgono al mese di settembre del 2007 ed sono relativi ad un sopralluogo dei carabinieri. Al loro arrivo era in atto la pulizia dei camion. L'acqua utilizzata veniva indirizzata in una fossa imhoff ritenuta abusiva. Ci confronteremo nella sede opportuna ma posso dire che mi è stato dimostrato che non è così. Comunque se ci sono responsabilità verranno accertate. Ho ricevuto l'avviso di garanzia perché considerato proprietario, come sindaco di Trapani, dell'impianto di riciclaggio. Ringrazio chi mi ritiene tale. Al diritto di proprietà si affianca il diritto di alienazione. Potrei vendere l'impianto?". (fonte trapaniok)