Stefano Nola non ha dubbi in proposito: “Il sindaco Fazio ha aperto una crisi politica. Inutile negarlo. Mi auguro che l’Udc non sbagli come nel passato. Non mi fa piacere

 dire che i fatti mi stanno dando ragione. Qui a perdere è la politica e quando la politica è perdente non si fanno passi avanti nel governo di un territorio. Ancora peggio quando si parla di un capoluogo di provincia”. Il “dissidente” Nola può dunque cantare vittoria nel confronto interno al suo partito: “Dovevamo avere più carattere, più determinazione. La nostra posizione poteva essere più autonoma”. Nola, tuttavia, non punta alle barricate: “Siamo una forza politica responsabile. Guardiamo all’interesse generale della nostra città e non a quello di parte ,seppur legittimo. Con ogni probabilità dirò, compiutamente, ciò che penso alla prima seduta d’aula. Il consiglio tornerà a riunirsi lunedì pomeriggio”. Le dichiarazioni di Nola sono state affiancate da un documento ufficiale dell’Udc: “Le scelte operate dal primo cittadino manifestano una imconprensibile volontà penalizzatrice verso il partito ed il gruppo che invece si è sempre distinto per la sua lealtà, coerenza e serietà concretamente dimostrate ed hanno, nella sostanza premiato comportamenti spesso scomposti e non in linea con lo spirito di coalizione e di collaborazione richiesti nell’interesse superiore della città e dall’assunzione di responsabilità”. Nella sua nota ufficiale l’Udc abbozza anche una soluzione: “il sindaco avrebbe potuto sacrificare uno dei quattro assessori tecnici che fanno diiretto e spropositato riferimento alla sua persona. (fonte trapaniok)