Novanta giorni di tempo. Gli uffici competenti della Provincia non hanno dubbi. In tre mesi è possibile concludere l’iter burocratico dell’affidamento del servizio idrico integrato.

 Ecco che la legge che propone il commissariamento degli ATO di Trapani e Messina viene letta con una dimensione non più coercitiva e di mera sostituzione ma di sostegno alla fine di un percorso che si è dimostrato difficile. Il presidente della Provincia Mimmo Turano ha voluto sottolineare che i ritardi accumulati dall’ATO idrico “non sono dovuti a responsabilità tecniche o politiche. Fanno invece parte del primo tentativo di affidamento del servizio che ha portato, successivamente, ad un atto di coraggio della conferenza dei sindaci”. Il riferimento di Turano è alle vicende legate alla società “De Vincenzo”, unica impresa che ha partecipato alla gara e che non ha mai avuto l’affidamento dei lavori a causa delle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto la proprietà dell’azienda. Turano ha confermato che è tuttora in atto “un contenzioso con la De Vincenzo”. Ma anche aggiunto che “l’avvio delle nuove procedure di gara ed il successivo affidamento del servizio finiranno per svelenire anche l’attuale clima di tensione che si può ancora registrare su tutta questa storia”. L’assessorato regionale ai Lavori Pubblici ha confermano con uno dei suoi dirigenti, Fazio, che la Regione non ha alcun intento punitivo, ma soltanto l’esigenza di arrivare ad un completo avvio degli ATO idrici per non perdere finanziamenti ed opportunità economiche. Presidente soddisfatto anche per il nuovo finanziamento di 15 milioni e 500 mila euro per il porto di Castellammare del Golfo: “Si tratta di una occasione storica. Il nuovo porto deve inserirsi immediatamente nel confronto sull’Autorità di Sistema. Può essere un tassello importante e decisivo per aprire una fase virtuosa della portualità della provincia di Trapani”. (fonte trapaniok)