"C'è troppa disinformazione. C'è la tendenza a ridurre le vicende emerse nel corso dell'ultima inchiesta di mafia a delle piccole truffe. Ma non è così. La mafia si è ingegnata.

 Ieri imponeva la forza con l'uso delle armi. Oggi s'è fatta più intelligente. Utilizza un po' meno le armi e più i colletti bianchi ma impone ugualmente la sua legge". Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida invita la gente ad aprire gli occhi. A non lasciarsi ingannare da quanti vogliono sminuire la portata degli episodi emersi nel corso dell'inchiesta che ha portato, nei giorni scorsi, all'arresto di nove persone. Tranchida ha incontrato ieri gli studenti delle scuole ai quali ha consegnato le agende antimafia. "I nostri giovani - dice - sono oggi frastornati ma un giorno capiranno meglio Trapani e la storia della città". Ed intanto prosegue la polemica a distanza con il sindaco di Valderice Camillo Iovino, attaccato, dopo la recente operazione, da Giacomo Tranchida. I due amministratori raccontano, in due interviste esclusive pubblicate sul settimanale "Il Quarto Potere", da oggi in edicola, gli anni trascorsi assieme alla guida del territorio di Valderice e forniscono le loro versioni dei fatti. Intanto proseguono gli interrogatori degli indagati. Ieri è stato sentito l'imprenditore Vito Virgilio. (fonte trapaniok)