“Il prossimo anno terremo il congresso anche a Trapani. Assumo io l’incarico di commissario provinciale del Partito Socialista. Avrò al mio fianco tanti bravi compagni”.

 Bobo Craxi torna in città. Dovrà mediare tra due anime del partito che hanno litigato e continuano a litigare sulla linea politica da tenere nei confronti del sindaco di Erice Giacomo Tranchida. Una parte è alleata del primo cittadino ed è rappresentata in Giunta dall’assessore Nino Brillante ed in aula consiliare da Salvatore Cusenza. L’altra parte, quella vicina all’ex deputato regionale Nino Oddo, non ha mai rotto con Tranchida, ma si è posta in una posizione critica. Craxi dà la sua spiegazione dello strappo interno al PS trapanese: “Le frizioni delle ultime settimane sono frutto delle difficoltà che abbiamo incontrato dopo la fase post-elettorale. Ma qui ci sono le condizioni per rilanciare il partito. Ci sono straordinarie radici che si faranno sentire alle prossime elezioni Europee e poi per le amministrative”. Il neo commissario provinciale del PS non nasconde le insidie del sistema elettorale: “Le attuali leggi elettorali non aiutano le piccole formazioni politiche. Ma non sono immanenti. In Sicilia bisogna fare i conti con lo sbarramento del 5 per cento. Dovremo lavorare in questi anni per superarlo”. Craxi chiude alla prospettiva di una futura adesione al Partito Democratico: “Non vedo come. Non ci si può fare assorbire da una forza politica che non ha un’identità, che rifiuta l’adesione al Partito Socialista Europeo, che è attraversata da profonde crisi interne. Sono condizioni politiche che incoraggiano tanti socialisti a rimanere nel Partito Socialista e tanti elettori a guardare al PS, come prospettiva politica nella sinistra riformista”. Craxi ritiene di ricucire lo strappo interno con il dialogo ed il confronto: “Ho da fare con bravi dirigenti che sapranno anteporre gli interessi generali del partito rispetto anche a posizioni legittime. Troveremo una sintesi virtuosa per il bene di tutti i socialisti”. (fonte trapaniok)