C'era chi offriva soldi. C'era chi prometteva posti di lavoro. In occasione delle ultime elezioni amministrative di Erice, diversi esponenti politici avrebbero violato la legge

 per conquistare una poltrona in consiglio. A denunciarlo è il sindaco Giacomo Tranchida. "Nel corso della campagna elettorale ho avuto modo di constatare che vi era un chiaro tentativo di condizionare la libera espressione del voto", ha dichiarato ieri l'esponente del centrosinistra deponendo nell'ambito del processo a carico di Concetta Montalto, candidata alle ultime elezioni amministrative, ed il marito, Luigi Manuguerra, chiamati a rispondere dell'accusa di voto di scambio. "Durante gli incontri con gli elettori ho sentito le storie più disparate", dice Giacomo Tranchida. L'esponente del centrosinistra apprese, nel corso di uno dei tanti appuntamenti elettorali, che Luigi Manuguerra offriva posti di lavoro in cambio di voti in favore della moglie. Tranchida denunciò pubblicamente questo ed altri episodi. "Non è certo l'unico accaduto nel corso della campagna elettorale. C'erano politici vicini alla criminalità che offrivano soldi in cambio di voti. Ho puntualmente denunciato tutto ciò che sapevo alla polizia". Concetta Montalto e Luigi Manuguerra sono però gli unici, fino a questo momento, ad essere finiti alla sbarra. Secondo gli inquirenti, sarebbero stati numerosi i disoccupati ai quali l'uomo avrebbe offerto un posto di lavoro in cambio di voti. "Eravamo una cinquantina", ha raccontato ieri Roberto Sardo, giovane di ventitré anni di Trapani. "Manuguerra mi disse che se avessi votato per sua moglie mi avrebbe assunto presso una cooperativa che sarebbe stata costituita dopo le elezioni". Giuseppe Tranchida, fruttivendolo di trentaquattro anni, nega invece di avere ricevuto una richiesta di voto. "Manuguerra mi ha detto soltanto che mi avrebbe assunto", ha dichiarato ieri, rispondendo alle domande del pubblico ministero Donatella Santo. "Non mi ha parlato mai di voti". Nel corso delle indagini aveva invece riferito che Manuguerra gli aveva detto che per avere il lavoro avrebbe dovuto prima votare per sua moglie. Il processo proseguirà il prossimo 23 febbraio con le audizioni di altri testimoni.(fonte trapaniok)