Se qualcuno pensasse di istituire il premio "Ponzio Pilato", il nostro presidente della Provincia non avrebbe concorrenti. E' questa la riflessione

 che si ricava dall'avere assistito all'ultima performance di Turano nella seduta del consiglio provinciale dedicata al caso "Belice Ambiente". E oggi non bastano nemmeno le giustificazioni addotte in merito ai suoi silenzi sulle esternazioni di Sgarbi ("la mafia non esiste") o della Maglie sul caso Denise di Mazara. Qui non si trattava di argomenti estranei alla competenza della Provincia, ma di prendere posizione sul ruolo dell'ente in seno alla società Belice Ambiente dopo le dichiarazioni dell'assessore Pipitone ed il suo attacco gravissimo alla gestione politica ed amministrativa dell'ATO TP 2. La seduta ha registrato le pressanti richieste di tutti i sindaci del Belice, ed in particolare di Gianni Pompeo, sindaco di Castelvetrano e compagno di partito di Turano, che con veemenza ha chiesto al presidente della Provincia di "licenziare" l'assessore Pipitone per chiarire in maniera inequivocabile che le posizioni dallo stesso assunte non rappresentavano la Provincia. In risposta all'unanime appello dei sindaci, Turano non ha difeso il suo assessore ma non lo ha neppure smentito, permanendo in quella ambiguità che continua a caratterizzare la sua azione di governo. E' questo l'ennesimo frutto di una coalizione estremamente litigiosa, esclusivamente attenta ad equilibri e giochi di potere e quanto mai lontana dai reali interessi dei cittadini di questa provincia. (fonte trapaniok)