Piccola, fragile e martoriata da lacune, ma nella delicatezza dei suoi pochi centimetri è tornata a risplendere, da autentico capolavoro qual è. Si tratta dell'"Annunciazione"

 di Antonello da Messina, che finalmente torna visibile al grande pubblico dopo il complesso intervento di restauro messo in campo dall'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma ex Istituto Centrale per il Restauro, e proprio a Roma, nell'aprile scorso, era stata offerta in tutto il suo rinato splendore ma solo per una manciata di giorni. A Siracusa, invece, nel cuore dell'incantevole Ortigia, l'evento viene consacrato da una vera mostra che dal 23 dicembre al 3 maggio offre la tavola del grande maestro del Quattrocento italiano, che nella sua breve vita (1430 circa-1479) di lavori ufficialmente riconosciuti ne ha dipinti solo 44. E la offre nella sua sede originaria, il siracusano Palazzo Bellomo, sede della Galleria regionale, dove dal 1940 veniva conservata, anche se fu commissionata all'artista siciliano nell'agosto del 1474 da Giuliano Maniuni per la chiesa della SS. Annunziata di Palazzolo Acreide.