Rientra l’allarme lanciato dal sindacato, per la paventata rimodulazione dell’impianto di polietilene di Syndial. Proprio nelle scorse ore l’Eni ha trasmesso alle organizzazioni

 sindacali una nota con la quale viene di fatto scongiurata la fernata di questa parte degli impianti della Syndial di Priolo. Una notizia che giunge in maniera tempestiva per fare trascorrere ai lavoratori di quel comparto un periodo di festività meno preoccupante. La prospettiva per loro, infatti, era quella delle ferie forzate, qualora fosse rimasta la decisione di ridurre la produzione all’impianto di polietilene. “In questi tempi di magra e di crisi, quando arrivano di queste notizie sono certamente da accogliere positivamente - afferma il segretario della Filcem, Emanuele Sorrentino - Il problema, però, non è da sottovalutare. Il fatto che l’azienda abbia deciso di rivedere l’impianto di polietilene è un fatto inoppugnabile, che potrebbe essere concretizzato in qualsiasi altro momento. Ecco perché continuiamo a rimanere con i fucili spianati non consentendoci alcun rilassamento di sorta. E’ davvero singolare che l’Eni abbia deciso di disfarsi di tutto il ciclo della chimica. Ed è per questo motivo che a distanza di tre anni chiediamo che la politica si faccia carico dell’accordo di programma e della sua attuazione. Non è possibile che a Porto Marghera si siano definite tutte le questioni relative agli investimenti e ai finanziamenti da parte dello Stato, mentre per Priolo, dopo una firma che è stata fatta passare per storica, ancora oggi non c’è nulla di concreto. In questo senso il mio appello va sia ai parlamentari siracusani nazionali che regionali, perché nessuno è esente da responsabilità”. (fonte libertà Sicilia)