E’ questo l’interrogativo dell’imprenditore Andrea Vecchio, dopo l’ennesimo furto nel suo cantiere. “Non so che fare: sono indeciso tra chiudere il cantiere

 e licenziare i 45 dipendenti che ci lavorano o fare arrivare altri due escavatori e munire gli operai di armi”. E’ la razione al quinto furto subito nell’arco di un mese, all’interno del proprio cantiere, quella espressa dal costruttore Andrea Vecchio, uno dei simboli della battaglia contro il pizzo ed il racket. La sconforto, lo ha portato anche ad ipotizzare l’idea di lasciare il cantiere per la realizzazione dell’autostrada Siracusa – Gela, dopo avere constatato la impossibilità financo di garantire la incolumità degli stessi addetti ai lavori. Intanto, la Prefettura ha indetto una riunione per oggi pomeriggio, del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, alla quale parteciperà anche l’imprenditore. Ogni decisione del Vecchio, come lo stesso ha dichiarato, è rinviata a dopo la riunione, dopo cioè avere capito se esistono margini di sicurezza sia per il personale che per il cantiere tutto e se esistono margini tali da consigliare la, prosecuzione dei lavori. (S.A.)