Sono 357 le segnalazioni ai carabinieri in sei mesi, per inosservanza degli obblighi derivanti dagli arresti domiciliari. Una media di due volte al giorno, resasi necessaria

 per il boss quarantenne Innocenzio Pandolfo, che pur dagli arresti domiciliari, riusciva ancor non solo a dirigere la sua struttura delittuosa, ma anche ad ingrandirla, reclutando nuovi adepti, aspiranti luogotenenti, che utilizzava anche per commissionare loro attentati ed atti intimidatori vari. I Carabinieri, nel corso dei loro accertamenti, hanno scoperto che il Pandolfo, continuare ad intrattenere rapporti con parecchie persone, tra cui due agenti della polizia municipale, alcuni candidati alle ultime elezioni amministrative ed altri cittadini del luogo. Davvero un bel record per uno che in passato è stato parecchie volte condannato, per attentati dinamitardi ed incendiari, estorsione, detenzione di armi, droga e tuttora in attesa di altri processi e che dalla sua residenza dove aveva l’obbligo dei domiciliari, continuava imperterrito, non solo a violare tale obbligo, ma anche a dirigere on successo i propri loschi affari. A quando la certezza della pena per uno che anche come esempio per gli altri e come risarcimento per le persone oneste, dovrebbe stare in carcere? (S.A.)