Con una lettera che riportiamo qui sotto, il parlamentare regionale del partito democratico, Roberto De Benedictis, affronta la situazione politica all’interno del suo partito,

 dopo le recenti polemiche. Ora basta con la farsa di Avola. Un partito che rispetto al PdL è opposizione a Siracusa e alleato ad Avola non è un partito ma un teatrino ambulante. Ed è inaccettabile che questo avvenga esclusivamente per interessi personali che nulla hanno a che vedere con la politica. Se le indicazioni di uscire da quella giunta, rivolte al gruppo di “Impegno Democratico” da parte del coordinatore provinciale Cafeo, hanno avuto l’esito di un loro ulteriore avvicendamento in giunta, le cose sono due: o contano poco quelle parole, perché di pura facciata, o conta poco quel coordinatore. La verità è che anche questa vicenda si iscrive nella gestione cinica che da tempo alcuni praticano nel PD di questa provincia e ad Avola in particolare, mirando a consolidare posizioni personali in danno degli interessi di tutti. Mentre, infatti, tanti aderenti al PD impegnati e coerenti, assistono allibiti di fronte a questo disfacimento della credibilità del proprio partito, altri ne lucrano vantaggi individuali ed elettorali. Noi non crediamo, dopo tanta evidenza dei fatti, che il coordinatore Cafeo voglia, e ancor meno sappia, far seguire i fatti alle parole. Se vuole riscattare un minimo di credibilità politica e recuperare un briciolo di coerenza alle sue stesse parole, non gli resta che dichiarare fuori dal PD il gruppo “Impegno democratico”. Avviare il tesseramento del PD ad Avola senza questo atto di elementare igiene politica dimostrerebbe che si vuole alimentare il conflitto nel partito, continuando a lavorare contro di esso ma usandolo per i propri fini. A questo ci opporremo, come ad ogni tentativo di avallare comportamenti contraddittori e complici con il centrodestra. on. Roberto De Benedictis