VENETI NEL MONDO: LE RECENTI EMIGRAZIONI NEL NUOVO WEBINAR DELLA REGIONE

VENEZIA - In occasione della recente pubblicazione del nuovo report di ricerca “Le recenti emigrazioni dei veneti all’estero. Comprendere il fenomeno guardando al futuro”,

realizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Veneti nel Mondo, Veneto Lavoro e l’Unità Organizzativa dei Flussi Migratori di Regione Veneto, hanno organizzato per il prossimo 16 aprile alle ore 10.00 un webinar in cui verranno presentate e discusse le principali evidenze emerse dai percorsi di analisi intrapresi. Tre percorsi di ricerca che, con il minimo comun denominatore dell’intento di evidenziare le possibili ricadute dell’emigrazione sul territorio regionale, hanno portato l’attenzione su temi quali la natura delle relazioni familiari transnazionali, il ruolo delle imprese nei processi di espatrio e gli effetti della Brexit sui flussi migratori verso il Regno Unito. In un anno in cui i cambiamenti dovuti al Covid-19 hanno creato un nuovo contesto storico e scenari totalmente inediti rispetto al passato, l’obiettivo – e lo sforzo – dell’Osservatorio Veneti nel Mondo è stato quello di analizzare l’eterogeneità e stratificazione che il fenomeno dell’emigrazione ha assunto nella sua attuale configurazione, cercando di fornire delle chiavi di lettura utili a comprendere tale complessità, nell’ottica delle sfide che la regione – e il Paese in generale – dovrà affrontare nel prossimo futuro. Iscrizioni necessaria a questo link. (aise)

LAVORO - DECRETO SOSTEGNI - INDENNITA' STRAORDINARIA: DAL MIC 2.400 EURO AD 80.MILA FRA ARTISTI E MAESTRANZE CON REDDITO INFERIORE A 35.000 EURO ED A QUELLI CON REDDITO INFERIORE A 75.000 EURO

I lavoratori dello spettacolo stanno ricevendo da questa mattina i 2.400€ dell'indennità straordinaria introdotta dal ‘decreto sostegni’ su proposta del Ministro della cultura, Dario Franceschini. L’indennità pagata dall’Inps riguarda circa 80mila lavoratori dello spettacolo, con una platea di beneficiari allargata rispetto alle misure introdotte dal principio della pandemia. Oltre agli artisti e maestranze con almeno sette giornate lavorative e un reddito inferiore ai 35.000 euro, sono infatti interessati anche coloro che, con almeno trenta giornate lavorative, abbiano avuto un reddito inferiore ai 75.000 euro, a differenza delle precedenti erogazioni in cui il reddito massimo ammesso a contributo non doveva superare i 50.000 euro. Lo si apprende da una nota del Ministero della cultura. (09/04/2021-ITL/ITNET)

GIORNATA DELLA RICERCA ITALIANA IN SVIZZERA: AL VIA “I LUNEDÌ DI ARI”

ZURIGO - L'Associazione ARI@ch celebra la ricerca italiana nel mondo con la serie di incontri “I lunedì di ARI“, che inizieranno lunedì 12 aprile e proseguiranno sino al 15 maggio sulla piattaforma Zoom. Il primo ciclo proporrà delle riflessioni sulla pandemia, offrendo letture dal punto di vista della ricerca in varie discipline. Durante il primo incontro, che avrà inizio alle ore 18.30, verrà ricordata anche la Giornata della Ricerca italiana nel mondo. La stessa associazione ha organizzato una serie di letture e commenti della Divina Commedia, patrocinate dal Consolato Generale d'Italia a Ginevra, che si terranno durante i mesi di aprile e maggio. Il 15 aprile si terrà la lettura Di questa costa, là dov'ella frange più sua rattezza, nacque al mondo un sole: lettura e commento de canto XI del Paradiso. (aise)

LINGUA ITALIANA, CGIE: GRANDE STRUMENTO DI PROMOZIONE ALL’ESTERO

Roma - I Consiglieri del Comitato di presidenza e della commissione “Lingua e cultura” del Consiglio Generale degli Italiani all’estero hanno dialogato in videoconferenza con il nuovo direttore centrale per la promozione della lingua e della cultura italiane, Cecilia Piccioni, e i dirigenti degli uffici V, VII e VIII della Direzione Generale Sistema Paese (DGSP) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) per discutere: lo stato di avanzamento e l’applicazione della nuova circolare 3/2020, le attività e i programmi culturali nelle scuole pubbliche e paritarie all’estero e la promozione culturale programmata dalla direzione per l’anno corrente. “L’incontro - si legge in una nota del Cgie - è servito per chiarire i diversi aspetti legati alle criticità emerse in questa prima fase da quando è applicata la nuova circolare e si è convenuto di istituire un tavolo tecnico per individuare e apportare le necessarie modifiche alla normativa vigente. Intanto, gli uffici del MAECI si sono impegnati a assumere come metro di misura: maggiore flessibilità in merito alla tempistica per la presentazione dei progetti, di rispettare i tempi e di essere puntuali nell’erogazione dei finanziamenti agli enti gestori/promotori, nonché di seguire con accurata attenzione la comunicazione delle notifiche e delle informazioni al mondo della scuola e della formazione all’estero”. “In secondo luogo, l’interlocuzione è servita a chiarire che la diffusione della lingua e cultura italiane all'estero rappresenta un elevato strumento di promozione del nostro Paese sia per gli aspetti formativi, della conoscenza e del sapere, ma anche attraverso il rafforzamento della diplomazia diplomatica, che utilizza gli strumenti riconosciuti e consolidati quali gli istituti di cultura, le università, ma si esprime anche nella quotidianità degli italiani all’estero, degli italici e degli italodiscendenti attraverso la ricerca, l’arte e l’italianità interpretata con linguaggi e con forme derivate. Il Cgie - conclude la nota - è impegnato da tempo a promuovere l’integrazione di queste potenzialità nei programmi del sistema paese e sollecita con convinzione le istituzione italiane ad adoperarsi in questo senso”. (NoveColonneATG)

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ARCHEOLOGIA DI UN CONFLITTO - DOCUFILM SULLA GRANDE GUERRA REALIZZATO DA TRENTINO CULTURA- ON LINE

Dopo gli spettacoli dedicati alla Tridentum romana, da sabato 10 aprile sarà online sul portale Trentino Cultura il docufilm “Conflict archaeology: quel che resta della Grande Guerra“ (trailer: http://www.italiannetwork.it/video.aspx?id=2961). Realizzato con la regia di Marco Gobetti nell’originale ambientazione dello Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas a Trento, si ispira all'omonimo spettacolo teatrale e alla lezione recitata, scritta da Valentina Cabiale, autrice anche della sceneggiatura. È composto da tre parti: "Le scarpe", "I corpi" e "La memoria della materia" con brani recitati da Giuliano Comin e interventi scientifici di Franco Nicolis, direttore dell'Ufficio beni archeologici della Provincia autonoma di Trento. Il docufilm è un viaggio tra le tracce “tangibili” della Grande Guerra, a partire da un paio di soprascarponi in paglia usati un secolo fa a Punta Linke, nel gruppo Ortles-Cevedale a 3.629 metri di altitudine, sul fronte più alto della Prima guerra mondiale. Nella narrazione si avvicendano i corpi, gli oggetti, i vestiti dei soldati, in un appassionante equilibrio fra conoscenza emotiva e ricostruzione storica. Il filmato è visibile nella sezione “L’archeologia va in scena” sul portale www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia ed è sottotitolato per consentire una più ampia fruibilità nell’ottica dell’accessibilità. "Conflict archaeology: quel che resta della Grande Guerra” intende essere una riflessione divulgativa sul senso ultimo della "archeologia dei conflitti", che cerca di comprendere il rapporto tra le rimanenze di ciò che è stato e il modo in cui vogliamo - o non vogliamo - integrarle e riconoscerle nel presente. L'incontro delle arti con la disciplina dell'archeologia è anche un modo per contribuire a renderla - nel senso alto del termine - popolare, per svelarne aspetti inediti e contemporanei, insieme a funzioni ancora più complesse e affascinanti di quelle che solitamente le vengono attribuite. Qui, la sperimentazione di una nuova “tele-visione” (nel senso etimologico del termine) intende anche creare ponti - in vista di un auspicabile ritorno ai rapporti in presenza - per l'incontro fra nuovi pubblici e l'omonimo spettacolo teatrale cui, in questo caso, ci si ispira, "Conflict archaeology: quel che resta della Grande Guerra - lezione recitata". L’archeologia della Grande Guerra è una disciplina relativamente nuova e innovativa nel panorama italiano. Da alcuni anni il ritiro e lo scioglimento dei ghiacciai del Trentino causati dall’emergenza climatica, hanno portato gli archeologi su quello che era il fronte più alto della Prima guerra mondiale a oltre 3000 metri di altitudine. Gli interventi, condotti con metodo archeologico da équipe multidisciplinari composte da archeologi, geologi, guide alpine, restauratori, hanno riguardato il recupero di strutture, come la teleferica riemersa dai ghiacci di Punta Linke, e di oggetti, ma anche e soprattutto di resti di soldati affiorati dal ghiaccio e rinvenuti casualmente da escursionisti alle alte quote del ghiacciaio del Presena e alle pendici occidentali del Corno di Cavento nel Gruppo dell'Adamello. Un compito non facile e delicato per restituire alla memoria collettiva tasselli di storia e di micro-storie e per rendere omaggio a chi è stato suo malgrado protagonista di questi tragici eventi. (08/04/2021-ITL/ITNET)

BASILEA, CONVENZIONE DI ASSISTENZA TRA CONSOLATO E COMITES

Roma - Il Consolato d’Italia in Basilea ha firmato venerdì 26 marzo una convenzione con il Comites di Basilea e circoscrizione Consolare per garantire e potenziare l’assistenza emergenziale ai connazionali in situazione di difficoltà sociale ed economica a causa dell’emergenza sanitaria da covid-19. Avvalendosi del finanziamento dedicato da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, il Consolato d’Italia in Basilea, di concerto al Comites, ha disposto un sostegno alle attività assistenziali delle Associazioni, Enti e Patronati riconosciuti sul territorio di riferimento e anche dei singoli connazionali in comprovata situazione di necessità, al fine di potenziare l’assistenza in questa fase emergenziale. Le attività e situazioni che saranno supportate, tra le atre, saranno la distribuzione di buoni pasto in collaborazione con Enti e Associazioni che abbiano già in attivo tale servizio, il sostegno al pagamento di un alloggio temporaneo per chi ne fosse sprovvisto e un ulteriore sostegno per situazioni emergenziali quali il rientro in Italia di cittadini iscritti all’AIRE consolare di Basilea e aiuti per particolari situazioni COVID relate. “Nel momento storico di importante difficoltà in cui ci troviamo” afferma il Console Paolucci “il fondo per il sostegno ai nostri connazionali in difficoltà, reso disponibile dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, dimostra la vicinanza delle Istituzioni Italiane ai nostri cittadini all’estero colpiti anch’essi dalle gravi ripercussioni sociali ed economiche della pandemia. Il Comites di Basilea e circoscrizione consolare, che ha dimostrato sin dalle prime fasi della crisi sanitaria vicinanza e attivazione nell’assistenza ai nostri connazionali, rappresenta il soggetto più adatto a coordinare le richieste delle Associazioni e dei singoli connazionali”. Il Comites di Basilea si impegnerà, infatti, a svolgere attività di collettore rispetto alle Associazioni, Enti e Patronati, riconosciuti e attivi sul territorio di competenza, per accogliere e valutare tutte le richieste di sostegno. Si impegna, altresì, ad attivare un servizio di sportello in presenza nel pieno rispetto delle norme anti-contagio e telefonico e mail al fine di valutare e accogliere le richieste provenienti anche dai singoli connazionali. Il servizio di sportello, sarà attivato da martedì 13 aprile 2021, e si terrà, nel pieno rispetto delle misure anti contagio da COVID, presso i locali del Comites in Nauenstrasse 71, 4052 Basilea il martedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle 17.00. Uno sportello telefonico e mail sarà reso disponibile invece ai seguenti recapiti telefonici 076/432 34 66 e 076/441 29 53 e mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. “Un atto importante da parte del nostro Consolato e delle Istituzioni Italiane” afferma la Presidente del Comites di Basilea Nella Sempio, “che conferma l’attenzione e la sensibilità verso i problemi sociali ed economici della nostra comunità, particolarmente segnata dall’emergenza sanitaria da COVID-19. Una strada virtuosa quella intrapresa dal Console Paolucci che auspichiamo ispiri degna emulazione”. (NoveColonneATG)