Laura GaraviniROMA - “Ringrazio i ricercatori italiani operanti in Europa che hanno lanciato un appello in favore della mia candidatura. Sono molto grata del sostegno alla mia persona e al mio progetto politico”. Così Laura Garavini, deputata uscente e ora candidata al Senato con il Pd nella ripartizione Europa, risponde all’appello pubblico lanciato in suo sostegno da 18 ricercatoriprovenienti da diversi atenei europei.

“Apprezzo di aver riconosciuto nel loro documento gli sforzi compiuti in questi anni in favore della ricerca e della scienza”, continua Garavini. “Ricordando, ad esempio, l' impegno per estendere i premi di studio del “Fondo per il merito” anche alle esperienze presso università e centri di ricerca all’estero. Come pure il mio contributo alla cosiddetta legge “Controesodo”, con la quale abbiamo introdotto sgravi fiscali per i ricercatori che rientrano in Italia. E ancora, la battaglia parlamentare per portare la media degli investimenti per la ricerca italiani al livello degli altri paesi europei. Una proposta centrale nel mio programma elettorale”. “Fa piacere sapere – commenta ancora la candidata al Senato – che questo appello raccoglie firme di ricercatori provenienti da diverse aree politiche. Che, nonostante questo, hanno deciso di superare la diversità di provenienze partitiche per unirsi in mio sostegno. Credo che questa sia il maggiore riconoscimento che un politico possa ricevere per il lavoro svolto”. Il testo dell’appello. “Appello del mondo della ricerca italiana in Europa per Laura Garavini. La presenza di cittadini italiani nel mondo della ricerca in Europa è oramai un dato di fatto. La mobilita? dei ricercatori rappresenta un asse fondamentale per la creazione di uno spazio europeo della ricerca. Alcuni hanno deciso di stabilirsi definitivamente all’estero, altri guardano alla mobilità come momento di formazione, altri ancora si sono proposti di valorizzare la mobilità transnazionale come strumento per la costruzione di solide collaborazioni scientifiche tra l’Italia e i paesi d’arrivo. Tutte queste diverse tipologie di mobilità scientifica si basano su un interesse di aspettative comuni e condivise: il ruolo della ricerca come motore di crescita economica e sociale, la sua internazionalizzazione come fattore per garantire pari opportunità e diritti, rispetto delle diversità ed inclusione. Rispetto alle esigenze e alle aspettative del mondo della ricerca italiana in Europa, gli eletti nella Circoscrizione Europa si sono dimostrati poco sensibili, se non addirittura assenti. In questo coro di miserevole disinteresse l’unica voce positiva è stata quella di Laura Garavini. Le problematiche dei ricercatori italiani all'estero sono state un punto fermo e importante della sua agenda politica e del suo operato istituzionale. Fra i parlamentari eletti all’estero Laura Garavini è stata l’unica che negli anni si è impegnata con continuità nel favorire lo scambio di idee e collaborazione scientifica tra Italia e l’Europa. È stata l’unica che si è fatta portavoce in sede legislativa e con grande continuità delle istanze del mondo della ricerca italiana in Europa affinché la mobilità dei ricercatori italiani non seguisse una direttrice unilaterale volta all’espatrio definitivo. Nel corso delle due ultime legislature ha lanciato, in collaborazione con diversi ricercatori italiani in Europa, la proposta di legge Prime che prevede l’introduzione di meccanismi meritocratici, snelli ed indipendenti, per l’assegnazione di finanziamenti alla ricerca in Italia. Si è battuta, con successo, per estendere i premi di studio del nuovo “Fondo per il merito” esplicitamente anche alle esperienze di formazione presso università e centri di ricerca all’estero. Ha contribuito alla cosiddetta legge “Controesodo” che cerca di valorizzare i giovani italiani all’estero consentendo loro di ottenere sgravi fiscali in caso di rientro in Italia. Nel dibattito sulla Legge di stabilità ha promosso un’iniziativa parlamentare per portare gli investimenti per la ricerca in Italia al livello della media degli altri paesi europei, una proposta che fa parte anche del suo personale programma elettorale. Un fondamentale contributo politico fornito da Laura Garavini nelle passate legislature è stata inoltre la sua lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, in Italia e all’estero. Laura Garavini è stata capogruppo del PD in Commissione Antimafia e ha contribuito a parti importanti delle nuove leggi contro la corruzione e sull’incandidabilità. Per tutte questa serie di ragioni, e pur nella diversità delle preferenze politiche in cui si riconoscono i firmatari, abbiamo deciso di sottoscrivere un appello comune di sostenitori indipendenti anche dal partito a supporto della sua candidatura e invitiamo tutti gli elettori della Circoscrizione Europa a votare Laura Garavini”. Le firme sono di Adriano Aguzzi (Universität Zürich), Francesco Aquilante (Université de Genève), Sabrina Asteriti (University of Cambridge), Cristina Besio (Helmut-Schmidt-Universität Hamburg), Sara Cavaliere (Université Montpellier 1), Jacopo Ciammariconi (Universität Trier), Elena Esposito (Universität Bielefeld), Carlo Gentile (Universität zu Köln), Vito Gironda (Universität Bielefeld), Maria Harvey (University of Cambridge), Massimiliano Livi (Universität Trier), Teresa Malice (Universität Bielefeld), Massimiliano Passerini (Universität Münster), Riccardo Spezia (Université Sorbonne), Lorenzo Stievano (Université Montpellier 1), Salvatore Tolone Azzarita (University of Oxford) e Daniele Toro (Universität Bielefeld). (aise)