DALLE SLOT MACHINE AI PEZZI DI RICAMBIO PER VEICOLI, TUTTO RUBATO: UNA DENUNCIA
La Guardia di Finanza di Vittoria ha sottoposto a sequestro materiale di provenienza illecita, sicuramente furtiva, trovata nella disponibilità di un uomo di nazionalità tunisina: un fotocopiatore, una macchinetta da gioco e circa 500 chili di pezzi di ricambio per automobili e motoveicoli. La merce è stata rinvenuta a Marina di Acate, nell’abitazione dell’extracomunitario. I finanzieri, durante l’attività di perlustrazione del territorio, in Contrada Macconi, si sono appostati nei pressi dell’abitazione dell’uomo ed hanno notato dei movimenti sospetti. Pertanto sono intervenuti ed hanno effettuato una perquisizione nella casa e nel garage del soggetto, dove sono state rinvenute diverse decine di pezzi di ricambio, smontati e pronti per essere rivenduti sul mercato nero. È stata, altresì, rinvenuta una slot machine, di quelle cosiddette «mangiasoldi», spesso sequestrate dalla Guardia di Finanza in diverse attività commerciali, poiché non munite del collegamento alla rete dei Monopoli di Stato, avente la serratura forzata. Inoltre è stata recuperata una fotocopiatrice professionale e diverse decine di biglietti «gratta e vinci» ancora integri. Il 32enne tunisino non è stato in grado di giustificare la provenienza della merce, né di fornire ai militari alcuna documentazione circa il legittimo acquisto della stessa. I finanzieri, pertanto, avendo motivo di ritenere che la merce fosse oggetto di reato, lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria e hanno provveduto al sequestro della refurtiva. Il soggetto perquisito vanta precedenti penali per ricettazione, furto, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, minaccia e lesioni. Ora dovrà rispondere nuovamente del reato di ricettazione, nell’ambito delle indagini disposte dal Dott. Gaetano Scollo, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Ragusa. La merce rinvenuta è stata affidata ad una ditta specializzata nella custodia di beni sequestrati. (fonte: corriere di Ragusa.it)
 
CENTRO PER RIFUGIATI: SCICLI NON LO VUOLE
 
La Chiesa valdese ha approntato dei locali in corso Mazzini da adibire a centro di accoglienza per rifugiati politici. Si tratta di uno stabile in pieno centro storico con tre ampie stanze a disposizione più servizi preso in affitto e che grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero dell´Interno è stato adattato alle esigenze di un centro per l´accoglienza di immigrati. La notizia è rimbalzata anche in consiglio comunale dove il sindaco Franco Susino ad una precisa domanda ha ammesso di non saperne nulla e che avrebbe preso subito contatti con la Prefettura. In città l´apertura di un centro di accoglienza, seppur di modeste dimensioni, non è stata presa bene e sono scattate subito le proteste perchè l´ubicazione non è ritenuta compatibile con la sicurezza dei cittadini, la tutela della salute pubblica e lo sviluppo del turismo. Non a caso è stato costituito un comitato cittadino denominato "Stop immigrazione selvaggia a Scicli». I promotori denunciano l´ennesimo "atto di prevaricazione nei confronti di una cittadinanza oramai stanca della incapacità gestionale dell´emergenza immigrazione da parte delle istituzioni. La città qualche mese fa si espresse in maniera ferma e convinta contro l’assessorato ai servizi sociali quando ebbe a proporre, nei locali dell’ex Giudice di Pace adiacente ad un plesso scolastico, una ennesima improbabile struttura da adibire a casa di accoglienza per immigrati. Oggi, quasi in sordina e per mano della Chiesa Valdese, viene imposta alla cittadinanza la costituzione dell´ennesimo centro di accoglienza per immigrati nel pieno centro storico della città, in una collocazione che è ritenuta da tutti, tranne che dagli interessati organizzatori, inadatta ed inopportuna". Il comitato ha fatto appello a tutti i cittadini perchè manifestino il loro disagio e non restino assopiti. (fonte: corriere di Ragusa.it - Duccio Gennaro)
 
FINALMENTE AL COMPLETO IL CONSIGLIO COMUNALE DI SCICLI
 
Il consiglio comunale di Scicli torna a essere composto da venti consiglieri. Dopo l’accettazione alla carica di Alessandro Giannì, che segue quella di Salvatore Carbone e Antonino Castronuovo, il consiglio ha ripristinato la sua integrità. Giannì è stato eletto nella lista Udc con appena 15 voti e non ha al momento dichiarato con chi si schiererà in consiglio. Martedì sera sono stati eletti anche i nuovi vertici del consiglio comunale. Alla presidenza del consiglio è stato eletto Guglielmo Ferro di "Scicli Bene Comune" (nella foto), con 11 voti, al secondo scrutinio. Alla vicepresidenza è andato Antonino Castronuovo ("Gruppo dei responsabili"), con sette voti, al primo scrutinio. Ferro ha annunciato che rinuncerà all’indennità di carica. (fonte: corriere di Ragusa.it)