è stata donata all’ospedale di Luingia in Congo, grazie al contributo dell’assessorato provinciale alle Politiche Sociali e all’iniziativa solidale dei Frati Minori di Sicilia. «Sono felice di aver contribuito – chiarisce l’assessore Raffaele Monte - ad un progetto di successo che oggi raccoglie i suoi frutti: un mezzo di soccorso a disposizione di oltre 20.000 abitanti delle montagne del Kiwu, un luogo martoriato dalla guerra e afflitto spesso da eventi sismici, finora privo di qualche servizio sanitario ancor prima dell’acquisto dell’ambulanza». L’assessore Monte ha ricevuto nei giorni scorsi una lettera da parte del moderatore per l’evangelizzazione missionaria Silvio Boris, il quale ha avuto parole di gratitudine per gli amministratori provinciali che si sono intestati quest’iniziativa di solidarietà internazionale. «L’ambulanza che ci avete donato – ha scritto Boris - offre un aiuto quotidiano agli abitanti di Luingia e permette di riaccendere la speranza di molte persone malate. Attualmente assicuriamo diversi interventi medici a cominciare da almeno quattro parti cesarei al giorno. Questo vuol dire che la vita di tante mamme e bambini è salva; infatti molti di loro, tra cui anche malati gravi, erano impossibilitati a raggiungere l’ospedale proprio per la mancanza di un mezzo adeguatamente attrezzato». L’iniziativa solidale in favore dell’ospedale di Luingia è scattata lo scorso Natale quando i frati Vittorio, Massimo e Giuseppe (vicario provinciale Frati Minori di Sicilia) hanno deciso di promuovere a scopo benefico il loro cd «Kenosis», frutto delle loro doti canore e del loro amore per la musica. «Convinti della bontà dell’iniziativa – conclude Monte – durante il periodo natalizio abbiamo sostenuto tre concerti dei francescani a Comiso e un progetto di animazione nelle corsie degli ospedali del capoluogo ibleo che hanno favorito questo atto solidale. Spero che l’iniziativa abbia il prossimo anno un seguito in modo da favorire altri gesti di solidarietà nei confronti dei malati dell’ospedale di Luingia». (fonte corriere di Ragusa)