TASK FORCE CONTRO MANIFESTI ELETTORALI ABUSIVI. MODICA PRIMA IN PROVINCIA PER VIOLAZIONI

Sono oltre 700 le violazioni accertate dalle Forze dell’Ordine in tema affissioni elettorali. Modica è la città con il maggior numero di violazioni, 228, seguita a ruota da Vittoria, 216, e poi dal capoluogo, 200, e via via dagli altri comuni.

I candidati, o chi per loro, non resistono alla tentazione di andare ad occupare spazi non consentiti e sono inclini ad ogni possibile invasione di campo pur di far risaltare il loro nome nella convinzione che questo accresca il consenso da un lato e faccia scomparire gli altri competitors. Si tratta di manifestazioni di sottocultura, di malintenso senso della competizione, quando non sfocia addirittura nella prevaricazione. Un fenomeno che ad inizio di campagna elettorale ha portato proprio in provincia ad un grave fatto di cronaca con l’aggressione ad Angelo Pulino da parte di un altro attacchino. La Prefettura, i sindaci e le Forze dell’Ordine sono stati chiamati in causa in maniera anche decisa in questi giorni da parte di chi vuole che le regole siano rispettate e valgano per tutti e proprio per dare ulteriori risposte a questo grido di allarme il prefetto Giovanna Cagliostro ha convocato una riunione cui hanno partecipato i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, i sindaci, i segretari comunali e dei partiti politici impegnati nella competizione elettorale. Il Prefetto ha ribadito direttive precise perché dovranno essere i sindaci a liberare gli spazi occupati abusivamente mentre alla Questura è stato demandato il compito del coordinamento delle forze in campo per distogliere e prevenire quanti non rispettano le regole. Il prefetto ha chiamato in causa anche i delegati dei gruppi politici perché dovranno essere loro, oltre a denunciare ogni abuso, soprattutto a collaborare e a garantire il mantenimento della legalità negli ultimi giorni della campagna elettorale. Ed i candidati potrebbero già cominciare con la rimozione spontanea, ad esempio, di fotografie da balconi, sedi elettorali, negozi, incroci ed ogni luogo dove ciò non è consentito. (fonte: corriere di ragusa - Antonio Di Raimondo )

MAMME SCOPRONO SIRINGHE INFETTE DAVANTI ALLA SCUOLA

Vanno a drogarsi e gettano le siringhe davanti ai plessi scolastici. Amara quanto sconvolgente notizia per alcune mamme del quartiere Raganzino. Il plesso scolastico di via Isole Filippine dove studiano più di cento bambini è balzato agli onori della cronaca, ieri, per un sopralluogo dei carabinieri della Stazione di Pozzallo. Alcune mamme, che accompagnavano i propri figli a scuola, hanno fatto notare alle forze dell´Ordine come nei pressi dell´istituto scolastico erano ben visibili, due giorni fa, alcune siringhe lasciate per terra. Un numero imprecisato di siringhe che segnalano come sia preoccupante, ad oggi, nonostante il lavoro encomiabile di Carabinieri e Guardia di Finanza, il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in città. Dalla testimonianza di diverse mamme, pare che alcune siringhe fossero pure sporche di sangue. Una situazione incresciosa acuita anche dallo sciopero degli operatori ecologici che non hanno raccolto i rifiuti nella giornata di ieri. "Il motivo di questo profondo risentimento – hanno detto alcune mamme, ieri mattina - è dovuto dalla vergognosa condizione in cui versa il quartiere: degrado e incuria la fanno da padrone. Non ci sentiamo tutelate. Fatti e circostanze, che ci hanno terrorizzate come madri e indignate come cittadine, ma soprattutto che non possono non essere denunciate visto che il problema è ormai sotto gli occhi di tutti ma qualcuno è incapace di rispondervi efficacemente". Sono stati i vigili urbani del Comune a rimuovere le siringhe infette, nel tardo pomeriggio di mercoledì. Ieri, alcune mamme, non appena saputa la notizia, si sarebbero rifiutate di inviare i propri figli a scuola. Le stesse chiedono al sindaco Luigi Ammatuna e all´amministrazione comunale maggiore tutela e, secondo quanto riferito, alcune avrebbero pure l´intenzione di manifestare davanti al plesso scolastico, nei prossimi giorni, per denunciare la situazione di degrado che regna sovrano nel quartiere. Nessun bambino, stando alle informazioni raccolte presso l´istituto scolastico, ha avuto modo di entrare in contatto con le siringhe. (fonte: corriere di ragusa - Calogero Castaldo)

IN VENDITA IL CINETEATRO "AURORA" DI MODICA ALTA, CHIUSO DOPO MEZZO SECOLO

Cosa accomuna il glorioso cinema «Aurora» (nella foto di Maurizio Melia e Luca Migliore) con il «Nuovo cinema Paradiso» dell’omonimo film di Giuseppe Tornatore? Il triste destino della chiusura. Il cinematografo di Modica Alta, un’autentica istituzione da oltre mezzo secolo in città, soffre della crisi, e, praticamente dalla scorsa estate, ha chiuso i battenti, per non riaprirli più con la stagione autunnale, com’era da tradizione. Il cinema è in vendita, e, nel frattempo, resta chiuso, privando la città di uno degli svaghi per famiglie per eccellenza. I modicani dovranno recarsi fuori città per poter continuare a gustarsi una pellicola in sala. Il destino del cinema «Aurora» sembrava ormai segnato a tempo, ma i proprietari avevano stretto i denti nonostante tutto, tirando la cinghia e persino rimettendoci, negli ultimi tempi, pur di non privare la città di quello storico cinema, che, per coloro che lo hanno gestito e curato, ha rappresentato un’autentica passione. Il cinema «Aurora» è stato altresì un pezzo di vita per gli adulti di oggi e adolescenti di un tempo. Per loro costituiva difatti una tradizione irrinunciabile, quella di recarsi a piedi al mitico «Aurora» per vedere l’ultima pellicola di cui si leggeva sui giornali. Il cinema di Modica Alta fu il primo ad aprire i battenti: poi vennero il «Moderno» di piazza Matteotti, il «Garibaldi» di corso Umberto I, e il «Pluchino» di viale Medaglie d’Oro. Nell’epoca d’oro dei film nelle sale, quando la tv non la faceva da padrone ed internet apparteneva ancora ad un allora fantascientifico futuro, Modica arrivò quindi ad annoverare ben quattro cinematografi. Adesso la tecnologia che avanza, ma soprattutto la crisi, hanno «scippato» la città dell’ultimo baluardo di un passato non troppo remoto. Qualcuno acquisterà il cinema «Aurora» per proseguirne, e magari, rinverdirne i fasti? Chissà. Intanto si mormora della possibile apertura di un multiplex al centro commerciale «La Fortezza», tra qualche tempo. Ma non sarebbe la stessa cosa. E nel frattempo Modica è rimasta senza un posto dove poter sognare. (fonte: corriere di ragusa - Antonio Di Raimondo )