FLOP SALDI ESTIVI, STIMATO CALO VOLUME AFFARI DEL 7%

Fredda l´accoglienza riservata ai saldi estivi. Il primo giorno di sconti, almeno secondo la data ufficiale, è stato floscio ed i consumatori hanno preferito andare al mare; per chi si è recato nei centri commerciali molti hanno guardato e una minoranza ha comprato. La crisi e l´Imu soffiano su un flop abbondantemente annunciato, con i negozi che sono tutt´altro che presi d´assalto.

Numerosi i curiosi tra le vetrine, ma pochi gli acquisti, almeno nel primo giorno di sconti Solo una famiglia su tre nell´Isola, secondo un´indagine su campione compiuta da Federconsumatori, e´ pronta a spendere; e, comunque, la spesa media per ciascun nucleo non supererà i 130 euro. Tra marzo e giugno i consumi sono calati del 20 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. E anche in tempi di saldi, ci si attende una flessione degli acquisti del 7 per cento: un po´ meglio rispetto all´andamento degli sconti estivi dell´anno scorso, quando il calo era stato del 9,5 per cento, ma non in misura tale da invertire un trend considerato al momento compromesso. La tendenza si era già avvertita nei saldi invernali che avevano fatto registrare un – 30 di affari. «La verità - dice Cesare Sorbo , presidente Ascom di Ragusa- è che nelle tasche dei cittadini ci sono sempre meno soldi. E’ una situazione disastrosa che riguarda tutte le realtà». A Ragusa c’è poi il caso di Via Roma e degli esercizi commerciali penalizzati dalla chiusura della strada e dai lavori incorso che tengono lontana buona parte della clientela. (fonte: corriere di ragusa – Nuccio Degennaro)

SE RAGUSA SCOMPARE COME PROVINCIA, CHE FUTURO SARÀ PER IL TERRITORIO IBLEO?

Cosa resterà di quella che per 60 anni è stata conosciuta come provincia di Ragusa? E’ caduto già il tribunale di Modica, la sorte della provincia è praticamente segnata ed entro l’anno il progetto si concretizzerà. Il governo Monti ha confermato che sopprimerà 50 provincie procedendo ad accorpamenti ed in Sicilia saranno almeno tre le provincie a saltare: Ragusa, Caltanissetta e Trapani. Saranno accorpate rispettivamente a Siracusa, Enna ed Agrigento. Chiaro il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi: «Per quanto riguarda le province si delinea un processo che porterà alla soppressione, o all´accorpamento delle province esistenti entro la fine dell´anno. Se gli enti non rispetteranno le scadenze e non decideranno autonomamente interverrà per legge lo Stato. Questo processo porterà a circa 50 province in tutto. Alle nuove province spetterà solo più la gestione della pianificazione territoriale e la viabilità ed i trasporti – ha aggiunto Patroni Griffi - saranno poi istituite le aree metropolitane, che gestiranno i servizi in rete delle grandi città e dei comuni limitrofi. Saranno poi riorganizzate le prefetture e tutti gli uffici decentrati non nei capoluoghi". Ragusa diventerà un territorio più povero in termini di presenza dello Stato e di istituzioni perché la scomparsa della provincia, come ha spiegato il ministro, vorrà dire anche niente prefettura, questura, e tutte le varie ramificazioni periferiche dello Stato. Un modello di sviluppo che cambia, una riorganizzazione con cui bisognerà fare i conti e soprattutto prepararsi. «Piccolo è bello», diceva uno slogan qualche anno fa ma oggi chi è piccolo paga dazio e scompare. (fonte: corriere di ragusa – Nuccio Degennaro)

LA GIUNTA AUMENTA ORE DI LAVORO A EX PRECARI COMUNALI

Il Consiglio comunale ha approvato il regolamento per gli incarichi tecnici, il progetto per il campo di calcio Marco Verde e l’esternalizzazione della refezione scolastica e la modifica della convenzione concernente l’area riservata alle piccole e medie imprese ricadenti nella zona comunale di contrada Marangio. I presenti erano 24 su 30, gli ordini di servizio da esitare 11, quelli approvati con esito favorevole 4. Poi tutti a casa. Anche la Giunta ha lavorato proficuamente. Con un’apposita delibera è stato aumentato il monte ore agli ex precari, oggi stabilizzati. «Mantenendo fede all’impegno assunto con la stabilizzazione – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Nicosia – abbiamo aumentato gradualmente il monte ore lavorativo, in quanto riteniamo prioritario assicurare certezze ai circa centocinquanta lavoratori interessati, il cui contratto è stato aumentato di quattro ore, due fino al 31 dicembre prossimo e due, addirittura, a tempo indeterminato. In tal modo è stato raggiunto un monte di trentadue ore, ossia quasi l’orario pieno. In un momento in cui tutti parlano di tagli e riduzioni, siamo riusciti ad andare in controtendenza e dare più serenità a centinaia di famiglie. Adesso mi aspetto da questi lavoratori quella marcia in più necessaria a garantire dipendenti più motivati ed uffici comunali più solerti e vicini alle (fonte: corriere di ragusa – Giuseppe La Lota)