I FULMINI DI CARMELO INCARDONA SULLA FORMAZIONE SICILIANA E SUI DIRIGENTI DEL SETTORE

«Sulla Formazione in Sicilia avevo ragione io. La dottoressa Monterosso? Responsabile di quanto accaduto. I dirigenti posti ai vertici dell’amministrazione? Non all’altezza del compito». Il deputato regionale del Pdl Carmelo Incardona rompe il silenzio che durava da molti mesi, attacca l’assessorato che era stato costretto a lasciare e chiama in causa tutti gli apparati burocratici. «La situazione relativa alla Formazione in Sicilia- esordisce caustico Incardona- oggetto oggi di vari articoli di stampa, conferma che quanto da me sostenuto, come assessore regionale alla Formazione, era corretto». Incardona difende l’attivazione della procedura per la pubblicazione della graduatoria. «Vi erano stati inseriti i progetti formativi degli enti fino all’esaurimento dei fondi assegnati ed avevo evidenziato che la ripetizione del piano 2008 avrebbe comportato una ulteriore ingente spesa. Per avere previsto queste cose, puntualmente verificatesi, sono stato additato all´opinione pubblica come colui che voleva incrementare la spesa pubblica per chissà quali fini». …. (fonte: corrierediragusa GLL)

POZZALLO: FONDALI MARINI RICCHI DI REPERTI ARCHEOLOGICI?

È scoppiata la «reperto-mania» a Pozzallo. Tutti a cercare nelle acque marine del Mediterraneo, non solo in prossimità della torre Cabrera, ma anche a poche miglia dal litorale del Primo Scivolo e in località Porto Ulisse, in territorio ispicese, reperti storici quali medaglie, olle, anfore e chi più ne ha, più ne metta. È stato il ritrovamento di alcune anfore, qualche giorno fa, a poche miglia dalla costa ispicese, oltre alla olla (il vaso dove gli antichi romani conservavano le ceneri dei propri cari) rinvenuta dietro un palo della luce, all’interno del porto di Pozzallo, a far letteralmente «scatenare» molti «sub» armati di fucile e di torcia elettrica, i quali sono andati a scandagliare i fondali marini, alla ricerca di qualche reperto storico. I preziosi reperti sono ricercati dai «cacciatori di tesori», come li chiamano quelli della Sovrintendenza ai Beni Culturali, i quali, con molta facilità, riescono a venderli al mercato nero, riuscendo, nella migliore delle ipotesi, a raggranellare una somma considerevole. E non è pure escluso che i Carabinieri di Modica, coordinati dal comandante Alessandro Loddo, stiano indagando su un presunto giro di ricettazione di reperti storici, dopo il «lascito» della olla (da parte di poco ignari collezionisti) all’interno della struttura portuale di Pozzallo. La stessa olla, che pare sia ancora a Modica, è stata analizzata, due giorni fa, dai responsabili della stessa Sovrintendenza di Palermo, i quali certificheranno, nei prossimi giorni, datazione del reperto e se qualcuno ha lasciato delle impronte sul vaso. Un mare «ricco», quello dinanzi Pozzallo. Già negli anni passati, venticinque per l’esattezza, i pescatori rivennero nelle loro reti reperti storici che rappresentano uno spaccato delle civiltà antiche che si sono succedute fra i flutti delle acque marine antistanti la costa iblea. Lungo tutto il litorale, difatti, furono individuati, fino ad una profondità di 25 metri, numerosi siti di interesse archeologico, documentati sia da materiali isolati o da oggetti gettati a mare dalle navi ancorate in occasione di tempeste sia da tracce di relitti antichi. I materiali recuperati, prevalentemente anfore commerciali, cioè contenitori adibiti al trasporto di olio e vino, sono databili dall’età arcaica fino al Medioevo. Ed è notizia certa che altre anfore, nelle acque marine di fronte la città di Pozzallo, riaffioreranno nei prossimi giorni. (fonte: corrierediragusa CC)

CADONO A PEZZI LE PALAZZINE IACP A POZZALLO, SI STACCA PEZZO D´INTONACO

Cadono a pezzi i palazzi dello Iacp di Pozzallo. Un altro pezzo d´intonaco, nei giorni scorsi, si sarebbe staccato da uno dei lotti presenti nel quartiere «167», alla presenza di qualche bambino la cui sola colpa era di trovarsi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Fortunatamente, non è successo nulla. Tanta paura ma nessuno si è fatto male. Il tempo, però, passa e la situazione sta degenerando giorno dopo giorno. Gli inquilini dei lotti stanno davvero perdendo la pazienza. L’arrivo, difatti, della stagione invernale, per molti, è sinonimo di infiltrazioni d’acqua dal soffitto e dalle pareti. Qualcuno teme anche lo sgombero dei locali, da parte delle forze dell’ordine. "Adesso fa caldo – dicono – è non c’è preoccupazione. Ma basterà la prima pioggia per condannarci a sette o otto mesi di freddo e conseguenti malattie in arrivo. Speriamo che l’appello non rimanga inascoltato. Se non si arriva ad una soluzione, in tempi celeri, c’è il rischio che i palazzi cadano giù. Non vogliamo neanche pensare a quali disastri si andrebbe incontro se non si pongono solide basi alle parole di prassi che abbiamo sentito in questi giorni". A tal proposito, il consigliere provinciale dell’Mpa, Pietro Barrera, convocherà, per i primi giorni di ottobre, una conferenza di servizio al fine di chiarire meglio i contorni di questa annosa vicenda. A questo incontro parteciperanno i dirigenti dell’Istituto Case Autonome di Ragusa (è previsto l’arrivo del direttore, Giovanni Cultrera), alcuni esponenti del Pdl di Pozzallo e buona parte degli inquilini dei lotti dello Iacp di Pozzallo, oltre a Barrera e allo stesso sindaco di Pozzallo, Peppe Sulsenti. "Ho ritenuto doveroso – dice Barrera - quale cittadino di Pozzallo ed esponente politico, di farmi carico dell’incontro per non esasperare ancor di più gli animi e sono certo che, in quell’occasione e in quella sede, da un confronto civile e democratico, prevarrà il buon senso e si giungerà insieme alla soluzione dei problemi nell’interesse degli inquilini degli alloggi popolari". (fonte: corrierediragusa CC)