ALITALIA FA SCALO A FONTANAROSSA E LA SAC IGNORA IL MAGLIOCCO

Alitalia fa base a Fontanarossa. La compagnia di bandiera ha infatti insediato nello scalo catanese 168 dipendenti nell’ambito del progetto della creazione di mini hub in tutto il territorio nazionale. La base di armamento comporta la residenza a Catania di piloti ed hostess con evidenti vantaggi per l’operatività dei voli con partenze ed arrivi più puntuali. L’aeroporto catanese registra intanto un meno 3,53 per cento relativamente ai passeggeri in transito. Un dato negativo che testimonia della crisi del trasporto aereo che ultimamente ha registrato il fallimento di alcune compagnie tra cui My Air e Sky Europe, che facevano base proprio a Catania. Il calo di Catania tuttavia è minore rispetto a Linate -8,7, Fiumicino –7,3, Napoli -4,1. Vanno meglio invece Palermo e Venezia che perde appena lo 0,5. L’aeroporto catanese va incontro nel 2010 al rifacimento della pista di atterraggio. Il presidente della Sac, Gaetano Mancini, ha preannunciato la chiusura per un mese dello scalo nel novembre 2010. Rispetto a questa emergenza il presidente Mancini non ha ufficialmente accennato alla possibilità di utilizzo dell’aeroporto di Comiso, dove Sac ha la maggiore compartecipazione, ed ha invece fatto riferimento ad un eventuale utilizzo di Sigonella come avvenne nella circostanza dell’emergenza cenere lavica. La Sac sembra insomma ignorare Comiso e la fungibilità del sistema aeroportuale della Sicilia orientale grazie all’utilizzo dello scalo ibleo la cui apertura è stata annunciata per la fine dell’anno. Per Comiso la eventuale chiusura dello scalo catanese potrebbe essere l’occasione per dimostrare tutte le sue potenzialità. (fonte: corrierediragusa DG)

SEQUESTRATE 300 PAIA DI SCARPE "NIKE" CONTRAFFATTE

Oltre 300 paia di scarpe «Nike» contraffatte e di probabile manifattura cinese e vietnamita sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza. Le calzature taroccate erano contenute in quattro gorsse valige portate a mano da 4 libici che erano appena sbarcati al porto di Pozzallo da un catamarano proveniente da Malta. In un’altra operazione di controllo del territorio, le fiamme gialle dirette dal tenente Dario Domenico D’Oriano, hanno individuato e posto sotto sequestro tre discariche abusive disseminate a Marina Marza, in territorio di Ispica. Nelle discariche a cielo aperto vi erano rifiuti di ogni genere, anche pericolosi. Un biasimevole gesto d’inciviltà da parte di chi si ostina ad imbrattare l’ambiente, attentando altresì alla pubblica incolumità. (fonte: corrierediragusa)

I SINDACI DI MONTEROSSO E SCICLI: "LA REGIONE È INCAPACE"

Si riponevano grandi speranze nel programmato incontro tra l’Assessore regionale alla Famiglia ed alle Autonomie Locali, Caterina Chinnici, e i vertici regionali dell’Anci. Ma ogni attesa è stata delusa. L’assessore regionale, per impegni improvvisi, ha rinviato la riunione a lunedì prossimo. Quindi, i Comuni dell’isola dovranno ancora attendere per capire quando e in che misura la Regione intenderà trasferire alle autonomie locali le risorse finanziarie tanto attese. Da ben due mesi questa situazione d’assoluta incertezza sta mettendo a dura prova anche i Comuni del ragusano. Lo aveva anticipato il Coordinatore provinciale dell’Anci e Sindaco di Chiaramonte Gulfi, Giuseppe Nicastro. Ora i Sindaci di Monterosso Almo e Scicli, Sardo e Venticinque, hanno alzato il tono della protesta, denunciando la totale incapacità della Regione di rispettare precisi obblighi di legge. Tutto è rinviato a lunedì prossimo. Intanto l’Anci – Sicilia, ha fatto sapere che questa data non potrà più essere differita. «L’Anci Sicilia, queste le parole del coordinatore provinciale, Giuseppe Nicastro, in sintonia con le varie realtà locali, ha convenuto che se entro la data del 7 settembre non si registrassero novità di rilievo, nel senso dell’immediato trasferimento ai Comuni della II^ trimestralità del 2009, si metteranno in cantiere iniziative clamorose. Si è anche deciso, anche, di non attendere l’esito della Conferenza Regione – Autonomie in calendario per il 9 settembre, in quanto i tempi, entro i quali definire un’intesa, provocherebbero un’ulteriore e non più tollerabile dilazione nel trasferimento delle somme dovute». Quindi niente rinvii e dilazioni. O subito i soldi o ci si dovrà attendere una vera e propria guerra nei confronti della Regione che da oltre due mesi non trasferisce la seconda trimestralità. Intanto, Giuseppe Nicastro, ha deciso, se lunedì prossimo non si sbloccherà questa vertenza, di chiamare a raccolta i Sindaci della Provincia, per valutare il da farsi, a «prescindere dalle iniziative che ci suggerirà l’Anci – Sicilia». Siamo a questo punto dietrofront ad una vera e propria emergenza istituzionale che potrà rientrare solo se la Regione non proverà ad allungare i tempi. (fonte: corrierediragusa AN)