INCENDIO DOLOSO AL "SESTO SENSO" SULLA SCOGLITTI-GELA

Incendio doloso al "Sesto senso", un disco-pub pizzeria ubicato tra le contrade Lucarella e Zafaglione, sulla Scoglitti - Gela (nella foto). Il locale, frequentato in massima parte da immigrati, è stato avvolto dalle fiamme nel corso della notte. L’incendio, subito domato dai Vigili del fuoco del distaccamento di Vittoria, ha comunque provocato seri danni al locale. Vista l’ora tarda, il disco-pub pizzeria era deserto. Il gestore aveva chiuso almeno un paio d’ore prima che si sprigionassero le fiamme. Man mano che le indagini vanno avanti, appare sempre pià certa la natura dolosa del rogo. Sentito dai Carabinieri, il gestore della pizzeria andata a fuoco pare abbia risposto di non aver ricevuto minacce o richieste di carattere estorsivo. Non è escluso che l´incendio possa essere stato appiccato da uno degli avventori, quasi sicuramente un immigrato, a seguito di un diverbio con lo stesso gestore e con gli altri clienti. (fonte: corrierediragusa)

IN CASSA INTEGRAZIONE 20MILA LAVORATORI DI 4MILA IMPRESE

Sono oltre 20mila i lavoratori italiani, dipendenti di circa 4mila imprese, che stanno già utilizzando la cassa integrazione (Cig) in deroga. L’ammortizzatore sociale esteso alle aziende che fino allo scorso anno erano escluse per dimensione ovvero attività produttiva, sarà fruibile nelle prossime settimane da altri 80mila lavoratori. L’Inps ha stilato un primo bilancio a metà agosto per fare il punto sulla platea di aziende e lavoratori che hanno fatto domanda di Cig in deroga. Non si tratta in questo caso dei numeri di ore autorizzate, bensì di beneficiari, imprese e dipendenti. Sono in totale poco meno di 15mila le aziende che dallo scorso mese di aprile – cioè da quando la CIG in deroga è stata definita nelle sue nuove caratteristiche – hanno fatto pervenire le domande, per un totale di 104mila lavoratori. Di queste imprese poco più di duemila hanno chiesto e ottenuto l’anticipazione diretta dall’Inps, altre duemila hanno ottenuto l’autorizzazione regionale e in totale sono stati messi in pagamento più di 20mila assegni per altrettanti lavoratori. «Le aziende possono chiedere l’anticipazione dell’erogazione direttamente all’Inps – commenta il presidente dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua – oppure possono rivolgersi alle Regioni che, dopo il decreto di autorizzazione, gireranno la richiesta ai nostri uffici per l’erogazione del sussidio. Solo a fine luglio la macchina è potuta entrare pienamente a regime, dopo la firma delle ultime convenzioni tra le direzioni regionali Inps e le amministrazioni regionali. Grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, aziende, Regioni e Inps, entro fine agosto oltre 100mila lavoratori italiani potranno utilizzare questa modalità di ammortizzatore sociale. Gli uffici Inps assicurano la liquidazione delle domande entro cinque giorni dalla data in cui perviene la richiesta diretta per l’anticipazione o dalla data di autorizzazione regionale».(fonte: corrierediragusa)

 DIFFERENZIATA OK A RAGUSA? IDV: "FALSO, ISTAT NON DÀ PREMI"

Idv smonta le tesi del sindaco Di Pasquale sull’efficienza della differenziata. Iacono: «L’Istat non dà premi, ma numeri»- affermano i dirigenti di Italia dei Vlori. «L’Istat non dà premi ma fa statistiche. E’ del tutto fuorviante la notizia riguardante il premio dato alla città di Ragusa per l’efficienza dimostrata nella raccolta differenziata». La dichiarazione arriva dai gruppi consiliari di Italia dei Valori di Ragusa, Giovanni Iacono, Salvatore Martorana, Ginluca Salonia, Fabio Antoci, Salvo Garofalo e Giuseppe Rosetta. La presa di posizione di Idv, dopo le dichiarazioni del sindaco Nello Di Pasquale rilasciate alla stampa in virtù delle quali si affermava che la città di Ragusa era sta premiata dall’Istat in quanto al «top per la raccolta differenziata». «Se il sindaco Di Pasquale vuole dare notizie complete- afferma il capogruppo provinciale di Idv Giovanni Iacono- deve dire che Ragusa è all’ultimo posto per le centraline fisse di monitoraggio della qualità dell’aria, semmai all’Istat risulta che a Ragusa non si sia misurato mai il limite per la protezione della salute umana. Inoltre si è inadempienti rispetto alle normative vigenti in merito alla zonizzazione acustica. Sulle aree a verde per non indurre al pianto rimando al rapporto Istat …». (fonte: corrierediragusa)