NON SOLO BAROCCO. LA STORIA DI UNA TRATTA FERROVIARIA CHE MERITEREBBE L'ATTENZIONE DELL'UNESCO

L’Unesco ha riconosciuto, di recente, patrimonio dell’umanità la ferrovia del Bernina fra Saint Moritz e Tirano. Questa linea ferroviaria è un esempio straordinario di ingegneria ferroviaria e col suo percorso elicoidale che le permette di superare dislivelli montani di grande impegno viene considerata la strada ferrata più spettacolare del mondo. E’ stata iniziata nel 1903 e completata nel 1910. Ma molti ignorano, fra gli altri gli stessi siciliani, il primato di un tratto della rete ferroviaria siciliana. Un capolavoro di alta ingegneria compiuto in quel di Ragusa all’indomani dell’Unità. Una strada ferrata che da Siracusa, per Noto, unisce Modica a Ragusa, Donnafugata, Comiso Vittoria attraversando un paesaggio incontaminato di vallette, colline, corsi d'acqua. Grazie ad accorgimenti e soluzioni tecniche avanzate supera i dislivelli senza grandi sconvolgimenti e toccata Ragusa Ibla perviene a Ragusa superiore, cinquecento metri più in alto mediante una galleria elicoidale. Il progetto è di un tecnico anglosassone, del quale si è perduta la memoria, che si ispirò alle ferrovie elicoidali elvetiche. Alla fine del percorso sotterraneo che sembra interminabile, Ia vaporiera, inghiotte il vapore, come stupita, e sbuca all'improvviso in una specie di paradiso terrestre. Questa tratta ferroviaria iniziata nel 1891 venne inaugurata nel 1893 alla presenza di Corrado Arezzo di Trafiletti, primo senatore del Regno. Anche questo gioiello merita di essere considerato patrimonio dell'Umanità accanto alla chiese del tardo Barocco. (fonte: Giuseppe Salmè, www.siciliainformazioni.it)

NIENTE SOLDI DALLA REGIONE, ANCHE I COMUNI IBLEI RESTANO A SECCO

Prima i tagli ai trasferimenti di risorse agli Enti locali, ora l’inadempienza della Regione che da due mesi ritarda l’accreditamento della seconda trimestralità. Per i Comuni si annunciano tempi tristi e casse vuote, al punto tale che, in alcune realtà locali, si paventa l’impossibilità di pagare gli stipendi. Questo il quadro sconfortante tracciato dal sindaco di Chiaramonte Gulfi Giuseppe Nicastro, in qualità di coordinatore provinciale dell’Associazione dei Comuni. In una nota inviata al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, all’ Assessore alla Famiglia ed alle Autonomie Locali, Caterina Chinnici e all’Assessore al Bilancio, Giovanni Roberto Di Mauro, Giuseppe Nicastro, in qualità di coordinatore denuncia, per l’appunto, la mancata corresponsione ai Comuni della seconda trimestralità dei trasferimenti regionali, chiedendo loto d’attivarsi con la massima urgenza. «Non è per nulla giusto, ha commentato il coordinatore provinciale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Giuseppe Nicastro, che a metà agosto i Comuni non hanno ancora ricevuto il dovuto dei mesi di aprile, maggio e giugno e debbano subire le difficoltà di ordine politico in cui versa la Regione siciliana e tutto ciò a scapito dei cittadini. Sia il Presidente Lombardo, si gli assessori coinvolti (Chinnici e Di Mauro) devono rendersi conto che il mancato trasferimento di ingenti risorse, a fronte dei tagli che Stato e Regione perpetrano di anno in anno in danno degli Enti locali, metterà a soqquadro le già vuote casse dei Comuni». (fonte: corrierediragusa AN)

MONTEROSSO: CITTADINO IN CATENE PROTESTA CONTRO IL PASCOLO ABUSIVO

Contro il pascolo abusivo, per denunciare l’inerzia delle istituzioni e sollecitare una mobilitazione generale di tutti i monterossani, Domenico Scollo ha deciso d’incatenarsi davanti al Municipio Con questo gesto ha inteso portare alla ribalta il fenomeno delle mucche vaganti che da anni imperversano in diverse parti del territorio monterossano. Domenico Scollo, da semplice cittadino, ha ripreso in mano il testimone della protesta, dopo aver assistito a interminabili battaglie da parte del sindaco Salvatore Sardo, che, alla fine, ha dovuto arrendersi di fronte al silenzio generale di chi avrebbe dovuto sostenere le sue battaglie. Per prima cosa Domenico Scollo, ancor prima di legarsi ha esposto due tazebao. In uno, rivolto alla massime autorità dello Stato, alle forze di polizia ed alla magistratura, si chiede se si sia possibile che si chini il capo, davanti ad uno o due proprietari di mucche che lasciano alla stato brado le mandrie. Nell’altro, invita tutti alla mobilitazione. A rispondere positivamente all’appello di Scollo per primo è stato il Pd locale…. (fonte: corrierediragusa AN)