SICILIA: GDF SCOPRE TRUFFA A UE NEL RAGUSANO, 11 DENUNCIATI

(ASCA-SCICLINEWS) - Scoperta dalla Guardia di finanza di Modica (Rg) una truffa ai danni della Comunita' Europea. Denunciate 11 persone accusate a vario titolo, in concorso tra di loro, per truffa aggravata ai danni dello Stato e dell'Ue, falso ideologico, emissione ed utilizzo di Foi. Nel mirino delle fiamme gialle sono finite una societa' fornitrice di macchine ed attrezzature agricole e diverse altre aziende agricole che con la prima erano in rapporti commerciali e di affari, operanti nel territorio delle province di Ragusa, Siracusa e Catania. Tutte sono state beneficiarie di provvidenze comunitarie erogate nell'ambito delle politiche strutturali e di coesione dell'Unione Europea. I finanzieri hanno accertato che attraverso un gioco di fatture emesse ''in prova'' e-o per ''rinnovo periodo di prova'' la societa' fornitrice avrebbe fatto artificiosamente coincidere l'avvenuto acquisto di beni con il periodo di competenza del bando, e cosi' le aziende potevano presentare la domanda di concessione di contributi Feoga, ottenendo indebitamente i previsti contributi a danno dell'Unione Europea e dello Stato. Per portare a termine il raggiro sarebbero state, anche, rilasciate false fatture e dichiarazioni liberatorie coincidenti con le date degli assegni e degli avvenuti pagamenti. Inoltre, alcune fatture di vendita definitive indicavano i corrispettivi e l'imposta sul valore aggiunto in misura superiore a quelli indicati nelle fatture in prova, allo scopo di avere maggiori indebite erogazioni di contributi Feoga ed anche al fine di consentire l'evasione dell'imposta sul valore aggiunto. Le aziende agricole coinvolte sono state sottoposte ad indagini attraverso controlli incrociati dove sono stati esaminati centinaia di atti relativi ai fascicoli delle 37 aziende agricole sospettate di indebita percezione di provvidenze comunitarie. Complessivamente sono state recuperate somme indebitamente percepite dalle aziende agricole denunciate per 1.343.000 euro. E' stato disposto anche l'inoltro, a tutti gli Ispettorati Provinciali Agricoltura, ai servizi potenzialmente interessati ed al Dipartimento Interventi Infrastrutturali, di una particolareggiata nota informativa per scongiurare l'utilizzo anche in altre sedi, delle stesse fraudolenti procedure. Sono stati, infine, contestati ricavi evasi per 770 mila euro, ricavi non registrati per 22 mila euro, Irap non dichiarata per 743 mila euro, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (Foi) per 18.537 euro con relativa evasione dell'Iva per 3.706 euro (fonte corriere di Ragusa)

MAURO PRESIDENTE DEL CONSORZIO NIVERSITARIO:"MI RIVOLGERÃ’ AL MINISTRO GELMINI"

Giovanni Mauro è il nuovo presidente del Consorzio universitario ibleo. E’ stato eletto all´unanimità stamani nel corso dell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione convocata dal vice Gianni Battaglia. Mauro, ex presidente della Provincia e deputato nazionale di Forza Italia, succede a Giuseppe Drago, esponente politico di spicco dell’Udc, che si era dimesso subito dopo la sentenza della Cassazione per la nota vicenda giudiziaria. Il nuovo Cda del Consorzio, eccetto Giuseppe Drago, rimane identico al precedente. Il presidente della Provincia Antoci, espressione politica dell´Udc, non ha delegato nessuno occupando personalmente il posto spettante all´ente locale. E´ formato da 7 componenti: Giovanni Mauro (presidente), Gianni Battaglia (vice), Franco Antoci, Saverio La Grua, Sebastiano Gurrieri, Innocenzo Leontini e Carmelo Arezzo (Camera di Commercio)consiglieri. L’elezione di Mauro giunge in un momento molto delicato per il Consorzio universitario, che corre il pericolo di sopravvivenza per i prossimi anni. Con questa nomina Giovanni Mauro si rimette al centro della vita pubblica, dalla quale mancava da un anno, ed ha l’occasione per rilanciare l’organismo universitario che può essere un’occasione di grande sviluppo economico, oltre che culturale, per la provinciale iblea. Mauro è già al lavoro. "Il primo adempimento? Risolvere il problema con l´università di Catania- dice- che sta promuovendo tutti gli atti per chiudere i nostri corsi di laurea del primo anno. Questa è l´emergenza, e se non trovo le risposte giuste con il rettore Recca mi rivolgerò direttamente al ministro Maria Stella Gelmini. L´università è un patrimonio acquisito con i denti nel 1994 e non sarà il rettore pro tempore di Catania (fonte corriere di Ragusa G.L.L.)

UN CAMPIONE DI GRANO SBARCATO IN SICILIA SOTTO CONTROLLO

Scattano controlli serrati per i prodotti agricoli importati e giunti presso il porto di Pozzallo. Si comincia con il grano e si continuerà con tutti gli altri generi alimentari. Una task-force composta da tecnici dell´assessorato regionale all’Agricoltura, del Corpo forestale, di Coldiretti, Cia e Confragricoltura, ha effettuato un controllo presso la struttura portuale pozzallese. E´ stato prelevato e successivamente sottoposto a esame il grano che sarà depositato, nei prossimi giorni, in alcuni silos della Regione. Spiega Cosimo Gioia, dirigente generale del dipartimento interventi infrastrutturali dell´assessorato: «Dei prodotti coltivati in Sicilia conosciamo tutta la filiera produttiva, ma non è così per la merce importata. Quello di ieri è il secondo intervento in poco meno di un mese. Il piano dei controlli non riguarderà soltanto il grano, ma tutti i prodotti che sbarcano in Sicilia. Nessun preconcetto o pregiudizio, solo voglia di garantire consumatori e produttori di casa nostra. E´ giusto essere certi della qualità della merce che, arrivando dall’estero, entra in concorrenza con quella locale». L´operazione è stata resa possibile grazie anche all´intervento della Capitaneria del porto di Pozzallo, la quale ha coadiuvato i lavori. (fonte corriere di Ragusa G.M.)