Ben 86 rinvii a giudizio sono stati chiesti dalla Procura a seguito della chiusura della indagini relative all´operazione antidroga "Tsunami". Toccherà adesso al giudice per le udienze

preliminari del tribunale di Ragusa decidere se accogliere o meno le richieste avanzate dalla Procura. Con l´operazione "Tsunami" venne a galla un giro di droga esteso in 12 province d’Italia, con la base operativa in quella iblea, a Vittoria. La droga arrivava anche da corrieri colombiani e tedeschi. Nell´operazione antidroga furono impiegati almeno 300, fra poliziotti e finanzieri con l´ausilio di unità cinofile per arrestare 69 persone con l´accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti: hascisc e cocaina. Crocevia dello smercio Vittoria, Acate, Comiso e Scicli, con estensione anche verso le province di Milano, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Caltanissetta, Salerno, Lecce, Siracusa, Varese, Vibo Valentia ed Enna. Venivano spacciati grossi quantitativi di cocaina ed hashish reperiti nell’hinterland milanese e a Reggio Calabria e trasportati con la complicità di insospettabili corrieri. L’organizzazione vantava «collegamenti» anche con la Colombia e la Germania. La droga veniva smerciata con una fitta rete di spacciatori nei luoghi più disparati. Ci sono voluti due anni di indagini (2004-2006) per individuare gli appartenenti alle due organizzazioni, di cui una gestita da Pasquale Castellino e riconducibile al clan stiddaro «Dominante»; e l´altra riconducibile a Carmelo La Rocca, già in carcere per la strage di San Basilio e a suo tempo reggente del clan «Piscopo». Altri due sodalizi criminali facevano capo a Vincenzo Lo Monaco e Sebastiano Castiglia. Solo a Vittoria sono finite in manette circa 40 delle 69 persone, di cui 6 già in carcere. Anche degli insospettabili commercianti facevano parte dell’articolata organizzazione. Elemento nuovo, rispetto al passato, non c´era un vero leader. I due sodalizi lavoravano in stretta siniergia, evitando qualsiasi guerra fra di loro. . (fonte corriere di Ragusa)