(AGI) - Ragusa, 31 mar. - La Procura della Repubblica ha emesso avviso di garanzia nei confronti di due veterinari dell'Ausl 7 di Ragusa, accusati di falso in atto pubblico

e omissione di atti d'ufficio, nell'ambito delle indagini sulla morte di Giuseppe Brafa', il bambino di 9 anni ucciso da un branco di cani randagi a Scicli il 15 marzo scorso. I due veterinari, Roberto Turla' e Antonino Avola, sono rappresentati dall'avvocato Enrico Platania, e si aggiungono a quello che era finora l'unico indagato, Virgilio Giglio, proprietario dell'immobile dov'erano custoditi i cani killer, e arrestato con l'accusa di omicidio. Lo si e' appreso oggi durante il sopralluogo eseguito su ordine della stessa Procura a Punta Pisciotto, dove il bimbo fu attaccato dagli animali e dove 2 giorni dopo rimase ferita gravemente la turista tedesca Marija Miculcic, di 24 anni. "Il piccolo Giuseppe fu accerchiato, aggredito, trascinato nella radura e sbranato. Sono evidenti le tracce sull'erba di diverso colore'", hanno detto gli avvocati Enzo Trantino, Salvo Maltese e Ivan Albo, che rappresentano la famiglia del bambino. I carabinieri hanno effettuato rilievi sonori e filmati dei luoghi. Non e' stato possibile, invece, accedere nel canile di Giglio, per l'assenza, causa malattia, del comandante della Polizia Municipale di Scicli, Franco Nifosi', che e' il custode giudiziale dell'immobile sottoposto a sequestro. Questo sopralluogo e' stato rinviato a data da destinarsi.