Acqua salata a Santa Croce Camerina. Non si tratta di acqua di mare, ma di quella che scorre nella condotta idrica e che arriva fino ai rubinetti delle abitazioni dei cittadini,

che pagano il prezioso liquido a peso d’oro. A questo proposito un esposto è stato inviato al presidente della Regione Raffaele Lombardo a firma del presidente delle Lega Consumatori Sicilia Angelo Capitummino. Ne dà notizia il presidente provinciale e consigliere nazionale della Lega consumatori Luciano Nicastro. Gli interessati chiedono la revisione della delibera del maggio 2008 con la quale si sono istituite le tre categorie dei residenti, non residenti ed esercenti attività economiche e, in sede del nuovo bilancio, la riduzione del 50% delle tasse dell´acqua,della spazzatura e dei passi carrabili. «L’aumento esponenziale del costo dell’acqua potabile distribuita dal comune di Santa Croce – si legge nell’esposto – sarebbe dovuto alla necessità di introitare le risorse finanziarie occorrenti a garantire il pagamento di 2 milioni 200mila euro annui, per i prossimi 15 anni, alla ditta che ha eseguito i lavori di ammodernamento della rete idrica in città ed ha realizzato la nuova rete idrica nelle borgate a mare». La rivolta degli utenti è stata immediata e si sono susseguite assemblee e proteste. La Lega Consumatori Sicilia ritiene che i cittadini residenti, i villeggianti e coloro che svolgono attività economica nel territorio di S. Croce Camerina, abbiano il diritto usufruire dell’acqua a costi ragionevoli e non discriminatori. «Per cui – si continua a leggere nell’esposto inviato a Lombardo – si considera necessaria la revoca della delibera del sindaco e la conseguente introduzione di una tariffa unica determinata esclusivamente in funzione dei costi sostenuti per la distribuzione dell’acqua». (fonte corriere di Ragusa)