«Una rivoluzione storica che salverà la Sanità siciliana». Così il capogruppo del Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini riassume il radicale cambio di direzione previsto nel suo

disegno di legge di riforma sanitaria che attende l’ok dell’Assemblea regionale. Dopo l’insanabile frattura all’interno della maggioranza che ha impedito la predisposizione di un’unica proposta di legge come sintesi tra i due modelli contrapposti (quello di Leontini e quello dell’assessore Russo), il Ddl «Leontini» è riuscito a passare in commissione anche grazie ai voti dell’Udc, e martedì approderà in Aula. «Vedremo cosa accadrà, ma sono convinto che abbiamo i numeri per dire addio a un sistema sanitario, quello attuale, fallimentare sotto vari aspetti», commenta il capogruppo del Pdl. In sostanza, la riforma «Leontini» prevede «uno scorporo tra Aziende sanitarie e Aziende ospedaliere, le prime con competenze legate alla medicina del territorio, vale a dire prevenzione, medicina di base, assistenza domiciliare, veterinaria; le seconde, invece, si occuperanno dei ricoveri nelle diverse forme». Questo riordino, prosegue Leontini, consentirà «di evitare gli enormi sprechi cui abbiamo assistito fino ad oggi, di eliminare i duplicati dei reparti e di salvare i piccoli ospedali, come quello di Scicli, che dovranno mantenere la loro competenza nella cura degli acuti». Questa, conclude il deputato Pdl, è «l’unica strada percorribile per rendere realmente efficienti il polo di Ragusa Ompa-Civico, il polo Modica-Scicli e il polo Comiso-Vittoria». (fonte corriere di Ragusa F.T.)