Tutti contro tutti. A distanza di dieci mesi la città sembra tornare in campagna elettorale. Come allora il dibattito sulla situazione finanziaria del comune anche se oggi
la dichiarazione di dissesto finanziario non è solo una ipotesi di lavoro ma una prospettiva concreta. L’appuntamento di lunedi mattina al Viminale con i funzionari della sezione finanze locali sarà decisivo per le determinazioni che il sindaco Antonello Buscema assumerà . «Si è tornato a parlare di alleanze, di giunta tecnica, di azzeramenti, ma questo è un altro livello della discussione dice il sindaco - Io non voglio approfittare dell’emergenza per perseguire una strategia politica. Oggi mi interessa salvare la città dal dissesto». Sono Mpa, Pdl ed Udc a tenere vivo il dibattito con lo scontro in casa Minardo e con l’Udc che non salva né Buscema né i suoi alleati e chiede senza peli sulla lingua le dimissioni del sindaco. « L’amministrazione si assuma le sue responsabilità e decida , dice il direttivo Udc; Buscema e la sua maggioranza hanno le capacità per governare la città ? Si dimettano se sono incapaci». E’ Mommo Carpentieri a parlare per conto del Pdl; Mpa ed il suo leader sono gli obiettivi di Carpentieri che ricorda come Riccardo Minardo sia stato a vario titolo al governo della città per sette anni insieme ai suoi uomini, Enzo Scarso, Giorgio Cerruto e Paolo Garofalo. «O è stato corresponsabile della situazione odierna o l’ha ignorata – dice il vicepresidente della provincia – In entrambi i casi è una responsabilità grave ed oggi Minardo non può permettersi di accusare quelli che sono stati i suoi compagni di viaggio». Riccardo Minardo incassa e rilancia « Al Pdl brucia ancora la sconfitta –dice il parlamentare – Dietro il baby onorevole ci sono i responsabili del dissesto che dovranno rendere conto alla corte dei conti. Ricordo a tutti che il conto consuntivo 2007 attesta un disavanzo di 21 milioni e passa di euro derivati dalla dissennata amministrazione precedente. Sullo sfondo del dibattito lo spettro della mobilità per 158 dipendenti di ruolo e un buon 40 per cento degli addetti delle società esterne, Multiservizi innanzitutto. Il dissesto del comune di Modica sarebbe il primo in provincia dopo quello dichiarato dal comune di Chiaramonte nel 1993 che si è protratto per cinque anni prima del ritorno alla normalità . (fonte corriere di Ragusa D.G.)